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Gerry Scotti (credits: GettyImages).
"Questa decisione era nell’aria, non so se sia meglio il tira e molla degli ultimi tempi o sentirsi dire le cose come stanno. Forse è meglio così". Con queste parole il noto presentatore televisivo di Mediaset, Gerry Scotti, annuncia, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il suo dispiacere per il mancato rinnovo contrattuale di Gigio Donnarumma. "Io dico - continua Gerry Scotti alla Rosea - stiamo costruendo un bel progetto, se mancano le fondamenta, se un giocatore così basilare non è completamente soddisfatto non va bene. Meglio la certezza di un no. Cosa farei ora? Lo venderei e investirei bene il ricavato, la società finora si è mossa alla grande sul mercato. Non mi sembra il caso di fare ripicche nei con- fronti di un ragazzo così giovane. Una volta superato lo shock spenderemo bene i soldi. o sono una bandiera a Mediaset da 35 anni, ehm (sorride, ndr), mi sento un po' come Totti e Maldini, ma mi rendo conto che oggi il mondo è di quelli che al momento giusto sanno andare da un’altra parte. Non è bello, ma è così. Ho 60 anni, faccio parte dell’ultima generazione che crede nelle bandiere, ma i miei figli si innamorano di un campione e lo seguono in tutte le squadre. Ronaldo e Messi sono in controtendenza, hanno dimostrato fedeltà ai loro club e sono i più amati".
""Un messaggio a Donnarumma? Gli auguro tutto il bene del mondo e di vincere tutto ciò che può, ma gli ricordo che Gigi Buffon è diventato un grande dopo aver accettato di giocare in serie B con la Juve. Gigio si deve ricordare che perdere la luce dei riflettori è un attimo, al Milan è sempre stato amato, in futuro chissà... Dove lo vedrei? L’Inghilterra è triste, lo vedo bene in Spagna - ha rivelato Gerry Scotti - più Real che Barcellona. La Juve? Non l’ho nemmeno nominata (ride, ndr)! In 'The winner is' Donnarumma vincerebbe? No, è un talent dove emerge chi va fino in fondo a ciò che crede" ha poi concluso il volto storico dell'emittente televisiva di Berlusconi.
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