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Milan, sono i giorni del ‘Condor’: ma l’ultimo colpo da 90 è di sei anni fa …

Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan (credits: GETTY images)

Si avvicinano le ore finali del mercato, quelle di Adriano Galliani: il quale, però, ha smesso da tempo di infiammare il rush finale delle trattative

Daniele Triolo

Domani sera chiude il calciomercato estivo 2016: una sessione che, per ora, ha regalato ai tifosi del Milan molti dubbi e veramente poche soddisfazioni. La squadra rossonera ha acquistato, in difesa, il 23enne paraguaiano Gustavo Gómez, pagato 8,5 milioni al Club Atlético Lanús ed il 29enne laterale sinistro argentino Leonel Vangioni, svincolato dal River Plate; per il centrocampo, sono arrivati il 31enne José Sosa, costato ben 7,5 milioni dal Besiktas, e la scommessa Mario Pasalic, 21enne croato giunto in prestito con diritto di prelazione dal Chelsea; in attacco, il Milan ha versato 9 milioni di euro, più 1 di bonus, al Pescara per il 26enne centravanti italo-peruviano Gianluca Lapadula. Non propriamente una campagna acquisti di prim'ordine, con budget limitato: certamente, distante anni luce da quelle a cui Adriano Galliani, amministratore delegato del club rossonero, aveva abituato i sostenitori milanisti.

Gli ultimi tre giorni del mercato, infatti, sono conosciuti come i giorni del 'Condor', quelli in cui Galliani, approfittando di società che mitigano le richieste per i loro calciatori in esubero, ha solitamente messo a segno operazioni di livello. Nell'estate 2010, per esempio, Galliani riuscì a portare a Milanello Zlatan Ibrahimovic, preso in prestito con obbligo di riscatto fissato a 24 milioni dal Barcellona, e Robinho, pagato 18 milioni di euro al Manchester City, negli ultimissimi giorni di trattative: con quei due pezzi da 90, il Milan riuscì, al termine della stagione, a vincere lo Scudetto. Purtroppo, è dall'epoca che non giungono in rossonero giocatori di quel calibro. Galliani, tenendo fede al suo modus operandi, ha continuato a chiudere operazioni nelle ultime ore del mercato, ma senza soldi e con poca inventiva ha potuto concludere ben poco. Nell'estate 2011, dopo aver dato la caccia al fantomatico 'Mister X', arrivò Antonio Nocerino, per 500mila euro, dal Palermo: il centrocampista campano fu autore, al fianco di Sua Maestà Zlatan, di una stagione da 10 gol in Serie A ed uno in Champions League, ma, successivamente, non ha lasciato il segno nella sua permanenza milanista.

Nell'estate 2012, il 'colpo' fu Bojan Krkic, attaccante spagnolo di proprietà del Barcellona che aveva già fallito nella Roma: inutile dire la fine che fece al Milan. Dodici mesi più tardi, il Milan riportò a casa Ricardo Kakà al termine di una lunga ed estenuante trattativa, ma il ritorno a casa del brasiliano non fu poi così fortunato, e durato l'arco di una stagione. Il 1° settembre 2014, dopo il fallimento della trattativa per il francese Jonathan Biabiany, il cui acquisto dal Parma saltò per problemi al cuore, Galliani, approfittando di un suggerimento di Pasquale Marino, portò a Milano Giacomo 'Jack' Bonaventura, staccando un assegno da soli 7 milioni di euro. Con il senno di poi, un vero affare: tuttora, il centrocampista di San Severino Marche è uno dei punti di forza della formazione rossonera. Arrivato in sordina, ed ora leader: non un'operazione da 'Condor', ma una bella botta di fortuna.

La scorsa estate, infine, dopo aver inseguito la chimera del ritorno di Ibrahimovic, ecco arrivare, nel rush finale di agosto, Mario Balotelli, ennesima minestra riscaldata in salsa rossonera. SuperMario, purtroppo, ha deluso ogni aspettativa. Ed aumentato il livore dei tifosi verso Galliani, al quale, adesso, restano poco più di 24 ore per evitare l'ennesima, feroce contestazione dal pubblico rossonero.

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