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Che abisso: il neopromosso Nottingham spende 200 milioni, il Milan campione 50 (getty images)
Che la Premier League sia anni luce avanti rispetto al resto dei campionati europei, compresa la Serie A, di certo non lo scopriamo oggi. Durante questo calciomercato, però, è imbarazzante come le nostre squadre italiane facciano una fatica immensa a spendere e ad investire sul mercato a differenza, invece, di quanto accade in Inghilterra.
Prendiamo in esame due casi: il Nottingham Forest e il Milan. Da un lato c'è un club appena promosso in Premier League, dall'altro una società che ha vinto il campionato nella passata stagione. Chiaramente il blasone delle due squadre non è comparabile, in quanto i rossoneri godono di una squadra molto più forte e di una storia gloriosa rispetto agli inglesi che, nonostante tutto, hanno in bacheca due Coppe dei Campioni. Storia a parte, il mercato di oggi è lo specchio della triste realtà in cui si trova non solo il Milan, ma tutti i club italiani.
Il Nottingham Forest, infatti, ad oggi ha speso ben 118 milioni di euro per rinforzare la propria rosa e a questi andranno sommati i circa 50 milioni di euro che gli inglesi sono pronti a versare nelle casse del Wolverhampton per l'acquisto di Gibbs-White, calciatore che, tra l'altro, in passato era stato accostato anche al Milan. A proposito dei rossoneri, è evidente come invece sia difficile, quasi impossibile, avere tanta liquidità economica a disposizione e, di conseguenza, maggiore libertà per investire il proprio capitale sul mercato.
Il Milan, di fatto, ha acquistato due nuovi calciatori in questa sessione di mercato: Divock Origi e Charles De Ketelaere. Il primo è arrivato a parametro zero dal Liverpool, mentre riguardo il secondo è stato al centro di una trattativa lunghissima proprio perché nelle intenzioni del club di via Aldo Rossi c'era l'intenzione di acquistare il giocatore spendendo la cifra giusta e risparmiando il possibile. Insomma, la differenza è abissale tra la Premier League e la Serie A.
Ciò è frutto di un'arretratezza molto preoccupante del sistema calcio in Italia. I club di Serie A che possiedono gli stadi di proprietà si contano sulle dita di una mano. Altri club, come ad esempio il Milan, stanno riscontrando un intoppo dopo l'altro per la costruzione di un nuovo stadio, segno di come la burocrazia metta continuamente i bastoni tra le ruote rendendo complicato l'iter realizzativo. Inoltre il discorso si allargherebbe anche per quanto riguarda la spartizione dei diritti televisivi. L'ultima classificata in Premier League (il Norwich) nella passata stagione ha incassato circa 40 milioni di euro in più rispetto al Milan campione d'Italia. Questo dovrebbe far riflettere ma, soprattutto, dovrebbe essere un motivo per poter fare in modo di cambiare qualcosa in Italia. E in fretta. Milan, le top news di oggi: Bucchioni in esclusiva. Bennacer va via?
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