Panchina Milan, De Zerbi per il futuro? Clamorosa apertura del Brighton …

Roberto De Zerbi può essere il prossimo allenatore del Milan nel corso della stagione 2023/2024? In merito alla questione è intervenuto Paul Barber, amministratore delegato del Brighton, che ha rilasciato una lunga ed interessante intervista concessa al 'The Athletic'. Durante la quale non solo ha aperto una piccola speranza per il futuro del tecnico italiano, ma ha anche raccontato alcuni retroscena su di lui. Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Allenatore Milan, De Zerbi possibile? Il Brighton apre uno spiraglio ...

"Non vogliamo perderlo, è un allenatore eccezionale, probabilmente già uno dei migliori al mondo, e questo lo renderà attraente. Ma penso che Roberto ami il Brighton , ama il club, le persone, le infrastrutture che abbiamo, e c'è la sensazione che il lavoro che sta facendo sia positivo per lui così come per noi. Ma ciò significa comunque che ad un certo punto in futuro potrebbe scegliere di portare quelle competenze di base che ha altrove – lo capiamo.”

"È l'esperienza più insolita che ho avuto nella mia carriera. Molto spesso il presidente o l’amministratore delegato parla pubblicamente per dare al proprio allenatore una certa copertura, fissando le aspettative a un livello ragionevole nella speranza che vengano superate. Roberto è il contrario. Viene da me e dice: 'Perché parli della top 10, perché non parli della top 6?'. È la prima volta nella mia carriera da club in cui sono quasi incoraggiato dall'allenatore a spingere pubblicamente le aspettative. Crede che questo spingerà i giocatori, lo staff e tutti noi a migliorare ancor".

"Siamo fiduciosi di poter trattenere Roberto, ma ..."

"Roberto sta facendo un lavoro fantastico. L’evoluzione del lavoro svolto da Graham, che è stato eccezionale, oltre al lavoro svolto da Chris, che è stato eccezionale, ci ha portato ad un altro livello. Ciò comporta maggiori rischi, dentro e fuori dal campo. Il rischio in campo è evidente. Abbiamo uno stile di gioco molto aperto e offensivo e talvolta questo non viene scelto.

“Fuori dal campo, perché quello che sta facendo è così attraente, di così alto profilo, così chiacchierato, crea poi rischi per noi in un modo diverso in quanto Roberto diventa molto desiderabile. Ma ne siamo consapevoli e lo dico ormai da anni, meglio facciamo, più alto sarà il profilo delle nostre persone dentro e fuori dal campo e, ironicamente, più vulnerabili diventeremo nel perderle. Ma lo sappiamo e non siamo stupidi. Lo capiamo, ma siamo fiduciosi nella nostra capacità di trattenere le persone. I contratti sono buoni, i meccanismi per garantirli sono buoni. Se le persone vengono cacciate in camicia, non se ne vanno velocemente, o in alcuni casi a buon mercato, e noi cerchiamo sempre un piano che abbiamo in atto per tale eventualità". LEGGI ANCHE: Cessione Milan, la rivelazione: "Contatti PIF-Cardinale: ecco la verità" >>>

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