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Barcellona, Laporta: “Messi voleva restare. Ma abbiamo troppi debiti”

Joan Laporta (Presidente Barcellona) | News (Getty Images)

Joan Laporta, Presidente del Barcellona, ha spiegato i motivi del divorzio da Lionel Messi: le sue dichiarazioni sull'addio all'argentino

Daniele Triolo

Joan Laporta, Presidente del Barcellona, ha spiegato in conferenza stampa la rinuncia a Lionel Messi, con il quale sono state interrotte le trattative per il rinnovo del contratto. Ieri, in maniera brusca, infatti, dopo che sembrava in realtà tutto sistemato, il Barcellona ha comunicato l'addio ufficiale a Messi.

"I debiti del club sono importanti e allora abbiamo dovuto analizzare i contratti in essere e dunque tutto questo ci mette in difficoltà per i margini salariali - ha detto Laporta - . Le norme de La Liga ci hanno messo in difficoltà e per questo non abbiamo potuto depositare i contratti che abbiamo discusso con Messi. Risulta che il Barcellona avrebbe dovuto sostenere un'operazione che per il club sarebbe stata diversa da quella che avevamo pianificato. Quando abbiamo dovuto prendere la decisione le cose sono cambiate e non abbiamo potuto fare altrimenti”.

Per Laporta, dunque, i motivi per i quali si è arrivati alla separazione dipendono dalla situazione economica del Barça e dal 'peso economico' del giocatore argentino nel bilancio blaugrana. "Avremmo voluto sostenere questa spesa - ha detto il patron catalano -, ma non abbiamo margini salariali. La gestione precedente è stata difficile e quindi non abbiamo possibilità di sistemare questa situazione e abbiamo deciso di prendere l'unica strada possibile perché altrimenti avremmo messo a rischio il club".

Laporta ha sottolineato: "Messi voleva rimanere al Barcellona, ma nel momento in cui ci siamo parlati, abbiamo capito che non c'era possibilità. Sapevamo del Fair Play Finanziario e dei limiti salariali e abbiamo provato a gestire una situazione che poi non siamo riusciti a risolvere. Leo lascia un'ottima eredità. È stato il giocatore di maggior successo nella storia del club, ha lasciato un segno splendido nella storia del Barça. Il migliore finora. Spero che possiamo superare questa cosa e ora inizia una nuova era. C'è un prima e un dopo Leo. Leo Messi è stato un riferimento. Quella che abbiamo nei suoi confronti è un'eterna gratitudine".

Sulla possibilità che Barcellona e Messi riaprano i negoziati, magari una volta che il club abbia trovato lo spazio salariale necessario, Laporta ha detto: "Non voglio dare false speranze a nessuno, quello che è certo è che le trattative si sono interrotte e il giocatore ha altre proposte. C'è un limite di tempo perché inizia il campionato ma anche per il giocatore che deve fare valutazioni e riflettere sul suo futuro per capire se le altre soluzioni per lui saranno migliori. Abbiamo valutato tutto, anche i pagamenti, Leo era d'accordo, il giocatore è sempre stato presente, pensavamo di poter trovare una soluzione per queste limitazioni, ci sono criteri che in altri Paesi funzionano e abbiamo provato a introdurre questi processi anche qui, poi abbiamo parlato di un contratto di 5 anni che Leo ha nuovamente accettato, abbiamo pensato anche al post Messi".

Laporta ha detto che per avere 25 milioni di euro di stipendio per Messi, il Barcellona avrebbe dovuto liberarne 100. Impresa praticamente impossibile. "La direzione sportiva sta lavorando per ridurre la massa stipendi e ci sono alcuni giocatori con cui abbiamo trovato un accordo, ma con altri non è così facile. Perché Kun Agüero, Memphis Depay o Emerson sono arrivati? Sono venuti al Barça accettando alcune condizioni che sono da apprezzare. L'ingresso di questi giocatori non è paragonabile al rinnovo di Leo Messi".

"Non mi sento affatto in colpa - ha aggiunto Laporta -. Abbiamo fatto di tutto perché Messi continuasse al Barça, in questa situazione finanziaria. Avevamo concordato il contratto. Non mi piace ripetere che abbiamo dovuto sostenere un'eredità finanziaria brutta. C'era un budget molto peggiore di quello che sembrava. Si stava procedendo adeguatamente perché sembrava che La Liga stesse per espandere il "fair play" e avevamo raggiunto un accordo con il giocatore. Stavamo aspettando. Ma c'è stato un momento in cui dovevamo prendere una decisione e l'abbiamo fatto”. Milan, qui le ultime news sul rinnovo del contratto di Kessié >>>

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