Ha poi continuato aggiungendo: "Io non so neanche chi sia questa Rafaela Pimenta, non so come ce la siamo ritrovata come procuratrice e intermediaria e come si sia inserita in questo affare. Abbiamo chiesto ai meneghini di cambiare e risolvere questa situazione, ma loro non hanno più voluto sentirne e hanno abbandonato l'operazione"
Prosegue raccontando altro: "Li abbiamo chiamati sia prima che a ferragosto, non ricevendo alcuna risposta. I dirigenti erano irritati, avevano chiuso già l'accordo con la Pimenta, ma lei non è mai stata la procuratrice di mio figlio, potete verificare se non ci credete. Lei non aveva alcun'autorizzazione da parte nostra.
Non c'è stato nessun problema di soldi con l'Inter, l'Udinese voleva venderlo e loro erano interessati. Non abbiamo neanche avuto la possibilità di chiacchierare dell'aspetto economico coi nerazzurri, per loro è tutto finito dopo che ho spiegato che la Pimenta non era l'agente di mio figlio. Non so perché si siano comportati in tale maniera, non sono un esperto in questi affari.
Noi abbiamo parlato di questa situazione con Mr Pozzo che per fortuna ci ha creduto e ha capito la vera versione. Ai bianconeri mio figlio è felice, quindi restare non sarà un problema. Abbiamo un ottimo rapporto con la società, se in futuro l'Udinese riceverà un'offerta importante che sia vantaggiosa anche per noi, valuteremo assieme. Quello che posso confermare è che non avevamo alcun accordo con nessun'altra squadra, l'affare non è saltato per questo motivo". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, le ultime novità sul colpo Ekitike
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