Adesso che il Decreto Crescita passerà ufficialmente alla storia, cosa succederà al Milan ed agli altri club del nostro Paese in sede di calciomercato? Semplice: avranno meno 'armi' per lottare contro altre realtà, altri campionati e società economicamente meglio strutturate. Se, grazie al DC, in questi anni in Serie A sono arrivati giocatori importanti, grazie a una fiscalità agevolata che consentiva ai club di rimanere entro un certo 'range' di spesa ed ai calciatori di ottenere uno stipendio netto più elevato, ora scordatevi tutto questo. I giocatori top, a parità di regime fiscale, sceglieranno altri palcoscenici e campionati più ricchi, come la Premier League. Anche rinnovare i contratti dei campioni attualmente in rosa nelle società italiane diventerà più difficile. Far quadrare i conti, restare dentro i parametri minimi per evitare l'indebitamento renderà arduo offrire stipendi da top player. Inoltre, inevitabilmente, si comprerà meno all'estero (non conviene più) e maggiormente in Italia. Direte: "È un bene". Certo, m va considerato come i giocatori italiani di buon livello siano davvero pochi al momento. E quei pochi rischiano di costare molto più di quanto già tanto costano ora. Per un mercato interno sempre più drogato.
CALCIOMERCATO MILAN