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Gerry Cardinale, proprietario del Milan sul calciomercato | AC Milan News (Getty Images)
Una stagione che si è conclusa da poco. L'edizione odierna del Corriere dello Sport parla dei bilanci e dei ricavi delle squadre di Serie A, prendendo in esame anche il calciomercato. Da un lato, tre squadre in finale, una in semifinale e una ai quarti garantiscono alla Serie A un volume di entrate Uefa (oltre 300 milioni in totale) come non si vedeva da moltissimi anni. In più, la riapertura degli stadi, dopo le restrizioni, ha regalato un’affluenza record. La Serie A ha attratto complessivamente 11,2 milioni di spettatori: +62% rispetto ai 6,9 milioni di un 2021-’22 falcidiato dalle capienze ridotte. A questi vanno aggiunti i ricchi incassi delle serate di Champions: circa 9 milioni a partita, per Milan e Inter, l’incasso dei turni a eliminazione diretta.
Juventus, Inter, Milan e Roma, però, devono pure rispettare i paletti del settlement agreement con l’Uefa, impegnandosi a portare il rapporto tra i costi della rosa e i ricavi sotto limiti prefissati, cioè sostanzialmente a pareggiare il bilancio entro pochi anni. Napoli e Milan, Atalanta e Fiorentina sono sicuramente in una posizione migliore rispetto a Juventus, Inter e alle romane, perché non hanno debiti.
Il Milan, continua il Corriere, si avvia a chiudere il bilancio in utile. Non accadeva dal 2006. La semestrale (al 31 dicembre) appena chiusa con 10 milioni di profitto prospetta un bilancio ‘22-’23 in utile molto significativo. La cassa dovrebbe essere di circa 70-80 milioni di euro. Alcuni di questi soldi saranno destinati al calciomercato, mantenendo per gennaio 2024 una riserva che mancava l’anno appena trascorso. La disponibilità di cassa consente di puntare profili di qualità. LEGGI ANCHE: ESCLUSIVA - Le parole di Pellegatti sul calciomercato del Milan
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