'La Gazzetta dello Sport' ha individuato un problema nel calciomercato del Milan. I rossoneri, spesso, non riescono a vendere bene
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha individuato un problema in come il Milan ha condotto il suo calciomercato in questi anni: la società rossonera, spesso, non è riuscita a vendere bene i suoi calciatori. Troppi addii a zero, tantissimi soldi persi. I quali, se incassati, avrebbero consentito di risanare prima il bilancio e di investire qualcosa in più in entrata.
Secondo quanto riportato da 'Transfermarkt', per esempio, il valore dei cartellini di Gianluigi Donnarumma, Alessio Romagnoli, Franck Kessié e Hakan Çalhanoğlu, tutti andati via gratis dal Milan, ammonterebbe, oggi, a 130 milioni di euro. Ma anche in passato altri calciatori (da Lucas Biglia a Giacomo Bonaventura) hanno salutato il Diavolo da svincolati.
Calciomercato Milan: troppi soldi persi negli anni passati
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Quando poi il Milan è riuscito a piazzare qualche suo giocatore in uscita nel calciomercato, non ha quasi mai ottenuto cifre alte. Nell'ultimo triennio, per esempio, Paolo Maldini e Frederic Massara sono riusciti a vendere Jens-Petter Hauge all'Eintracht Francoforte per 10 milioni di euro, ricavandone una plusvalenza di 5. Soldi, però, investiti per Junior Messias.
La cessione di Lucas Paquetá all'Olympique Lione per 20 milioni di euro, a settembre 2020, non era bastata a realizzare una plusvalenza. E i 5 milioni di euro arrivate nelle casse rossonere la scorsa estate, grazie al passaggio del brasiliano al West Ham ed alla percentuale di rivendita che il Milan aveva mantenuto, di fatto non hanno influito in entrata.