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CALCIOMERCATO

L’esperto: “Milanisti, basta sognare gli arabi: il Newcastle deve vendere”

Sandro Tonali Newcastle
Tanti tifosi del Milan sognano l'arrivo degli arabi. Eppure c'è chi ha una proprietà araba, come il Newcastle, e non se la passa bene ...
Daniele Triolo Redattore 

Una buona parte dei tifosi del Milan sogna, da tempo, l'ingresso degli arabi in società: sia come eventuali nuovi proprietari al posto del fondo statunitense RedBird di Gerry Cardinale sia come soci di minoranza. Nell'immaginario collettivo, infatti, gli investitori arabi sono quelli disposti a spendere, sul mercato, per rinforzare la squadra e i sostenitori rossoneri non vedono l'ora che il Diavolo torni - stabilmente - a competere per i più importanti trofei, in Europa e nel mondo. Alessandro Giudice, giornalista del 'Corriere dello Sport', è intervenuto nelle ultime ore sul suo account ufficiale del popolare social network 'X' mettendo, però, in guardia sui facili entusiasmi inerenti l'eventuale arrivo di proprietà e/o soci mediorientali nel calcio nostrano.

"Il Newcastle (proprietà PIF) ha tentato invano di cedere la rivelazione 19enne Yankuba Minteh. La stellina in prestito al PSV ha rifiutato il trasferimento al Lione. Il Newcastle aveva un bisogno disperato dei 40 milioni di euro per non violare il PSR (Profit and Sustainability Regulation) imposto dalla Premier League. Ora rischia penalizzazioni di punti (ipotesi peggiore) o blocco del mercato in entrata (best case) in assenza di cessioni", ha esordito l'esperto sul delicato tema.


"Il Newcastle sta tentando di fare qualche scambio con il Milan"

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"Si dice stia cercando di fare qualche scambio col Milan (Kieran Trippier in rossonero, uno tra Fikayo Tomori e Malick Thiaw in bianconero, n.d.r.), che non ha di questi problemi. Spero che ciò faccia riflettere i tanti tifosi di Milan e Inter (e anche alcuni opinionisti) che sognano acquirenti arabi, mediorientali, insomma ricchi, nella convinzione ingenua che ciò consentirebbe di comprare chi vogliono, spendendo senza limiti".

"Nulla di più fallace, perché la realtà è del tutto diversa - ha concluso Giudice -. Per guadagnare competitività servono ricavi in crescita, costi sotto controllo, conti in ordine. Non serve a nulla un azionista facoltoso". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Duello con la Juventus per un top degli Europei >>>

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