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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
CALCIOMERCATO MILAN - Agatha Christie, indimenticata scrittrice di libri basati sul genere giallo, scriveva: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Provando a riportare la frase nei tempi attuali, precisamente in casa Milan, si capisce il perché il futuro di Zlatan Ibrahimovic sia ormai scontato e tenda verso un addio quasi certo. Sono state anche più di tre le prove che hanno fatto intuire tutto ciò, non è servito di certo Sherlock Holmes per affermarlo.
Nell'immediato post-partita di Cagliari-Milan, che ha portato il primo gol di Ibra dopo il suo ritorno, il fuoriclasse svedese, interrogato sul suo futuro, ha dribblato subito la domanda facendo intuire da subito come il suo rinnovo sarebbe stato difficile a fine anno. Il numero 21 è stato spesso decisivo fino allo stop causato dal coronavirus, che lo ha spinto ad un ritorno in Svezia dalla propria famiglia. Un ritorno che lo ha inesorabilmente avvicinato all'Hammarby, club di cui detiene il 25% delle quote azionarie. Per i vertici del club scandinavo, la presenza di Ibrahimovic agli allenamenti è stata utile a sondare il terreno per sognare un suo ritorno in patria in grande stile.
Iniziano le chiacchiere e continuano i suoi allenamenti, poi il ritorno in Italia. Una quarantena durata meno del previsto a causa della sua negatività ai tamponi e ritorno a Milanello. Ma le distrazioni non mancano: è di ieri l'ammiccamento dell'attaccante alla Bundesliga, apertamente elogiata dal casse 1981 per la ripresa del campionato.
Oggi, invece, l'ultima bomba sganciata da Sinisa Mihajlovic, uno dei primari 'concorrenti' per l'acquisto di Ibrahimovic già a gennaio. Il serbo, nel corso di un'intervista, si è detto sicuro del suo addio al Milan e del conseguente trasferimento al Bologna o all'Hammarby. Il cerchio si chiude. Ma davvero doveva andare così? Difficile dirlo, perché i 39 anni fanno sicuramente pensare che il suo ritorno non poteva che essere momentaneo ma, di contro, il suo impatto ha fatto capire che ancora il suo contributo alla squadra era più che importante. Due diverse scuole di pensiero ma un'unica strada che sembra già essere imboccata: quella di un addio ormai annunciato.
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