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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
CALCIOMERCATO MILAN - Nel corso del mercato di gennaio Zvonimir Boban e Paolo Maldini si sono imposti per concludere l'acquisto di Zlatan Ibrahimovic, reputato l'unico giocatore in grado di far svoltare una squadra evidentemente in difficoltà. Considerando i risultati la scelta si è rivelata più che azzeccata: lo svedese è riuscito a valorizzare giocatori quali Ante Rebic e Samu Castillejo, rimasti fuori dai radar per l'intera prima parte di stagione. Anche i risultati hanno cominciato a sorridere ai rossoneri, catapultati nella lotta Europa League in pochissime settimane.
Nonostante le buonissime prove, l'età è comunque un fardello difficilmente aggirabile per Ibrahimovic, che ad ottobre compirà 39 anni. La sua condizione fisica è ancora ottimale, ma è normale che il giocatore deciderà di fare delle valutazioni a fine stagione. Con la Champions League il suo rinnovo sarebbe automatico ma, a meno di miracoli sportivi, questo scenario non si concretizzerà. Ci sarà da sedersi ad un tavolo con quella che sarà la nuova dirigenza, orfana di Boban e, molto probabilmente, anche di Maldini e Massara. C'è chi vorrebbe una sua riconferma, chi considera la sua carta d'identità troppo ingombrante: ecco quali sono i pro e i contro di una sua possibile permanenza.
A favore di una sua riconferma in rossonero gioca la sua debordante personalità, la tecnica e l'intelligenza tattica. Doti che hanno reso il Milan attuale molto più quadrato e credibile. Oltre ai 4 gol in 10 presenze tra campionato e Coppa Italia, Ibrahimovic ha l'innata capacità di trasformarsi in rifinitore eccellente all'occorrenza: la palla filtrante poi sciupata da Hakan Calhanoglu contro il Genoa ne è la diretta testimonianza. Un giocatore totale, unico nel suo genere, che ancora la maggior parte degli allenatori farebbe carte false per averlo.
Ma non è tutto oro quel che luccica: ci sono anche molti fattori esterni da prendere in esame. Il primo è il probabile arrivo di Ralf Rangnick, tuttofare tedesco dal carattere spinoso. Rangnick, che ricoprirebbe nel Milan il ruolo di allenatore e direttore sportivo, viene descritto come un uomo tutto d'un pezzo non avvezzo ai compromessi. La sua personalità, abbinata a quella di Ibrahimovic, potrebbe essere un mix esplosivo per lo spogliatoio del Milan, un sodalizio che potrebbe essere del tutto controproducente. Una sua permanenza, inoltre, farebbe ritardare di un altro anno l'arrivo di un bomber a cui il Milan dovrà affidarsi nei prossimi anni. La soluzione Ibrahimovic, infatti, sarebbe orientata nel presente, ma non ha nessuno sguardo verso il futuro. Bisognerà vedere quale sarà decisione ritenuta adatta, perché entrambe hanno il suo perché. Ibrahimovic, però, sarebbe scottato dall'addio di Boban, continua a leggere >>>
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