Non giocare gli ha pesato. Ibra non ha cambiato idea, secondo 'La Gazzetta dello Sport'. Vuole giocare ancora, vuole andare agli Europei 2024 con la Svezia. Ha parlato con Adriano Galliani e la soluzione di andare un anno a Monza gli piace. Un club ambizioso, in cui potrebbe essere leader e aiuto per i giovani.
Ibra, in fin dei conti, sta aprendo un centro padel a Segrate. A Milano ha interessi imprenditoriali, i suoi figli giocano in zona. Meno attraente, invece, un futuro negli Emirati, in Arabia, ancora meno negli Stati Uniti. Stasera, dopo Milan-Verona, il Diavolo celebrerà due Ibra: quello di ieri, del biennio 2010-2012, e quello di oggi, dell'abbondante triennio 2020-2023.
Ibra, 18 mesi da fenomeno al suo ritorno in rossonero
—Il miglior Ibrahimovic della seconda carriera al Milan è quello dei primi 18 mesi, dei due campionati del CoVid chiusi in doppia cifra, della doppietta in un derby Inter-Milan 1-2 commentata con il messaggio a Romelu Lukaku: “Milano non ha mai avuto un re, ha solo un dio”.
Lo Zlatan più emozionante, bello e 'umano', però, ha chiosato il quotidiano sportivo nazionale, è quello dei primi sei mesi del 2022. È rimasto mesi senza il crociato anteriore del ginocchio sinistro, si è fatto più di 20 iniezioni, si è svuotato il ginocchio una volta a settimana per entrare, ogni tanto, negli ultimi 20 minuti per difendere palloni e lasciare il suo marchio sullo Scudetto. Milan, folle suggestione di mercato >>>
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