Il Milan, ad ogni modo, giudica esagerata la richiesta di 40 milioni di euro per il cartellino di Lukaku, ma anche 30 per i rossoneri sono troppi. Il centravanti è di valore, ma è un classe 1993. In Via Aldo Rossi, ha commentato il quotidiano sportivo nazionale, sono convinti che, con il passare delle settimane, le pretese del Chelsea si abbasseranno sempre di più. Fino, magari, ad ottenere il giocatore nuovamente in prestito, dopo quelli onerosi fatti a Inter (7,8 milioni di euro nel 2023) e Roma (5,8 nel 2024).
Per lo stipendio c'è il Decreto Crescita, ma ...
—E per lo stipendio? Il Milan ha la certezza che Lukaku potrebbe contare sul Decreto Crescita perché lo ha avuto quando è arrivato in Italia e non ha mai perso i requisiti per sfruttarlo. E, anche se il Decreto è stato abolito per i nuovi arrivati dopo il 1° gennaio 2024, lui era e rimane un “impatriato”.
Nel Chelsea il suo stipendio è di 12 milioni di euro netti a stagione, ma lo stesso 'Big Rom' sa che per giocare di nuovo in Italia dovrà logicamente scendere e di molto. Lo stipendio che ha avuto all’Inter nella stagione 2022-2023 (8 milioni di euro netti) e alla Roma nella 2023-2024 (7,5 milioni) è però considerato troppo alto per i parametri rossoneri e non c’è la volontà di alzare ulteriormente il tetto fissato a 6,5 milioni di euro per Rafael Leão. LEGGI ANCHE: Calciomercato – Milan, Zirkzee può sfumare: al suo posto un doppio colpo >>>
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