Renato Sanches rischia di non arrivare al Milan e Rafael Leão di non rinnovare. Questo per via dei contrasti tra Jorge Mendes, procuratore portoghese di entrambi i calciatori suoi connazionali e la filosofia promulgata dal fondo Elliott Management Corporation per il club di Via Aldo Rossi.
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Calciomercato Milan – Gli strappi di Mendes e il pugno duro di Elliott
Ciò, di fatto, è alla base della brusca frenata nelle trattative per l'arrivo del centrocampista classe 1997 dal Lille, per il quale sembrava fosse praticamente tutto perfezionato. E, logicamente, anche per lo stop ai negoziati per il rinnovo del contratto dell'attaccante, autore di 14 gol e 12 assist nella stagione dello Scudetto, il cui attuale accordo con i rossoneri scadrà il 30 giugno 2024.
Qualche mese fa, Mendes e Milan avevano, di fatto, trovato un'intesa per lo sbarco di Renato Sanches in rossonero. Contratto fino al 30 giugno 2026, stipendio da 3,2 milioni di euro netti a stagione più bonus. Con soddisfazione, enorme, da parte del calciatore lusitano. Il quale, come si ricorderà, non esitava a piazzare 'like tattici' di colore rossonero a foto, news, 'rumors' che lo accostavano al Milan.
Mendes-Elliott, scontro tra titani. Con il mercato del Milan nel mezzo
'Giocando', sui social, anche con l'amico Leão. Il quale, nel frattempo (parliamo di marzo), aveva praticamente detto di sì ad un contratto da 4,5 milioni di euro netti a stagione (rispetto agli 1,5 che prende ora) più bonus, sempre fino al 2026. Poi, però, qualcosa è cambiato. In casa Milan, si è preferito guardare più al campo (c'era un campionato da vincere) che al mercato.
E, poi, sul fronte societario, tutto è cambiato, con l'ingresso in scena del fondo RedBird Capital Partners di Gerry Cardinale e la fase di 'transizione' per il cambio di proprietà del Milan. Che avverrà a settembre: per il momento c'è sempre il fondo Elliott al timone del club rossonero.
Elliott, in questa fase di passaggio, ha ritenuto opportuno proseguire nel solco della sua filosofia gestionale (che sarà ereditata, ad onor del vero, anche da RedBird). Ovvero, no alle aste per i giocatori, no alle commissioni extra-large per i procuratori, no allo sforamento del tetto ingaggi per i calciatori, siano essi già del Milan (quindi per i rinnovi di contratto) o da acquisire (quindi gli eventuali nuovi acquisti).
Non si deroga dai 4,5 milioni di euro netti a stagione più bonus. Quello è l'ingaggio massimo che il Diavolo intende elargire ai suoi top player. Anche Zlatan Ibrahimović, che inizialmente ha rappresentato l'eccezione alla regola (nella stagione 2020-2021 ne ha presi 7 netti), è via via rientrato nei ranghi. Un po' per l'età, un po' per le poche presenze in campo, ma è rientrato nei parametri di Elliott.
Dunque quelle trattative andate in stand-by tra Mendes e Milan, quindi quelle per Sanches e Leão, in attesa di una schiarita dal punto di vista economico, sono riprese con difficoltà. Anche perché Mendes non intende avere a che fare con il pensiero di Elliott sulle commissioni e sul limite agli ingaggi. Non farebbe altro che rimetterci, sia per i suoi assistiti sia dal punto di vista personale.
Allo stesso tempo, le difficoltà si sono presentate anche per via di 'cause esterne'. Leggasi interessi di top club per Sanches (in particolare il PSG) e Leão (lo stesso PSG, quando non sapeva ancora nulla sul futuro di Kylian Mbappé, poi Real Madrid, Manchester City e, soprattutto, Chelsea). Società che non hanno avuto problemi a solleticare gli appetiti di Mendes promettendo laute commissioni a lui. Più ingaggi rispettivamente di 6 milioni (Sanches) e 7 milioni (Leão) netti a stagione per i suoi gioielli.
Bisogna, dunque, dare per persi entrambi i calciatori? Il Milan, per Sanches, sta provando a trovare 'sponda' nel Lille, la cui proprietà in ottimi (e discussi, soprattutto in Francia ed all'interno della UEFA) rapporti con il fondo Elliott. Facendo muro alla strategia di Mendes. Ha chiesto, a conti fatti, di evitare il più possibile di far andare il giocatore a Parigi nel tentativo di farlo ritornare sui propri passi. E di farlo mantenere, quindi, la promessa fatta al Diavolo.
Anche se, naturalmente, serviranno più soldi. Il Milan guarda alle alternative, ovvio, ma spera che Sanches e Mendes possano addivenire ad una decisione più saggia. Per quanto concerne Leao, il Diavolo punta sulla volontà del giocatore di restare in rossonero. Anche se il Milan sa benissimo che non potrà tirare troppo la corda e che se non si arriverà ora al rinnovo di contratto, il calciatore sarà praticamente inserito in automatico in lista di partenza nel gennaio o nel giugno 2023. Renato Sanches al PSG? Il Milan ha già pronto il sostituto >>>
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