Con l'acquisto di Pulisic, il Milan si è portato a casa il calciatore statunitense più popolare nel proprio Paese, e per distacco. La 'rosea' ha ricordato come sui social, tra 'Instagram', 'Facebook', 'Twitter' e 'TikTok', l'ormai ex fantasista del Chelsea collezioni più followers di tutti gli altri calciatori statunitensi del momento messi insieme.
Un innesto, dunque, doc, nel Milan americano di Gerry Cardinale e del suo fondo RedBird Capital Partners, proprietario dei rossoneri da quasi un anno. Dopo le sinergie commerciali con i New York Yankees di baseball, l'ingresso di Randy Levine (Presidente della franchigia) nel Consiglio d'Amministrazione del Milan, la collaborazione con Billy Beane, 'guru' degli algoritmi, ecco l'arrivo di Pulisic.
Miniera d'oro per il commercio, forte trequartista in campo
—Dal punto di vista commerciale, ha fatto notare il quotidiano sportivo nazionale, l'operazione Pulisic è una miniera d'oro dal potenziale enorme per il Milan. Chi pensa, però, che sia soltanto un affare per le casse del club si sbaglia di grosso. Con lui, infatti, il Milan di Stefano Pioli ha alzato il tasso tecnico. Ora ha a disposizione fantasia, dribbling, assist e gol anche tra destra e trequarti, non più solo a sinistra con Rafael Leão.
Pulisic, presentatosi al Milan con la voglia di vincere titoli, prenderà la maglia numero 11, lasciata libera da Zlatan Ibrahimović. «Pulisic è americano, la nostra proprietà è americana e anche la tournée negli U.S.A. è rivolta a quel mercato. Però a me lui piace perché è un giocatore molto forte", ha detto il Presidente rossonero Paolo Scaroni, che ha sintetizzato il suo acquisto come meglio non avrebbe potuto. Milan, ecco il vice Leao. Ma ad una condizione >>>
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