Tuttavia, prima di sedersi al tavolo per discutere le cifre, è fondamentale affrontare la questione del rendimento sul rettangolo verde. La sua prestazione contro la Fiorentina ha sollevato interrogativi sulla sua leadership e sulla capacità di gestire la pressione, soprattutto in momenti decisivi come il rigore parato da De Gea. Il fatto che Theo abbia preso l'iniziativa di calciare il penalty, nonostante Pulisic fosse il rigorista designato da Fonseca, riflette una mancanza di chiarezza nelle gerarchie.
La dirigenza del Milan deve quindi trovare un equilibrio tra le richieste economiche del giocatore e il suo attuale rendimento. Un dialogo aperto potrebbe aiutare a comprendere le motivazioni alla base della sua discontinuità, specialmente dopo l'allontanamento di Paolo Maldini, che aveva un forte legame con il calciatore.
Risollevare il morale di Theo e trovare un'intesa sul rinnovo sarà cruciale per il Milan. La società deve lavorare per riportare il terzino ai suoi livelli migliori, affinché possa esprimere il suo potenziale e contribuire al successo del club. La collaborazione tra giocatore e dirigenza è essenziale per costruire un futuro solido, in cui entrambi possano trarne benefici.
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