Il Milan, quindi, opererà in maniera differente in sede di calciomercato. Punterà calciatori stranieri bravi, di talento e prospettiva, ma con stipendi non eccessivamente elevati. O su giocatori italiani, per ricostruire una dorsale tricolore come quella degli anni Novanta. L'auspicio è che poi tutti esplodano in maglia rossonera. Nel caso di mancato rinnovo di qualcuno dei suoi big, con conseguente cessione al miglior offerente, provvederà a sostituirli degnamente o con un giocatore il cui identikit risponda allo straniero di cui sopra, oppure puntando sui calciatori italiani. Anche se, va detto, nel nostro Paese - al momento - di giocatori veramente buoni, 'da Milan', non ce ne sono tantissimi. Furlani, con Geoffrey Moncada e Antonio D'Ottavio, poi, investiranno sullo scouting e sul vivaio. Il lavoro fatto negli ultimi anni (Lorenzo Colombo, Jan-Carlo Simic, Kevin Zeroli, Francesco Camarda) sta dando effettivamente i suoi frutti.