'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come siano 22, in tutto, le operazioni di mercato della Juventus che hanno generato delle plusvalenze considerate 'sospette' e che, per questo motivo, sono sotto la lente di ingrandimento della Procura di Torino. Anche grazie alle rilevazioni degli ispettori della Consob.
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Mercato Juventus, ben 22 affari sospetti: uno lo ha fatto con il Milan
Il grosso, ha evidenziato la 'rosea', è rappresentato da nomi di giovani calciatori, taluni anche sconosciuti, che hanno però movimentato, a livello contabile, svariati milioni di euro. Sei di queste 22 operazioni contenute nella relazione finanziaria del bilancio chiuso al 30 giugno 2019; poi ce ne sono 12 in quella dell'anno seguente 2020 e le rimanenti 4 in quella del bilancio chiuso al 30 giugno 2021.
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—Si tratta, di fatto, di operazioni di mercato di scambi tra Juventus e altri club quasi contemporanee, senza (o quasi) spostamenti di soldi. In altri casi, ci sono dubbi sul valore del cartellino dei calciatori. Potrebbe essere stato gonfiato per garantire una plusvalenza maggiore a livello contabile. Ma cosa c'entra il Milan in questi affari di mercato della Juventus? Il club rossonero risulta negli atti degli inquirenti per un'operazione fatta con i bianconeri nell'estate 2018.
Nella fattispecie, quella che vide Leonardo Bonucci (pagato 42 milioni di euro dal Milan nell'estate 2017), tornare alla Juventus dopo appena una stagione in rossonero e Mattia Caldara, centrale approdato in bianconero dall'Atalanta, fare il percorso inverso per finire al Milan di Gennaro Gattuso. Un'esperienza che, si vedrà in seguito, sarà totalmente negativa tanto per la società di Via Aldo Rossi quanto per il ragazzo.
Lo scambio Bonucci-Caldara agli atti degli inquirenti
—Entrambi, all'epoca, furono valutati 35 milioni di euro: il cartellino di Bonucci, di fatto, valeva quella cifra dopo un anno di ammortamento nel bilancio del Milan, ma il valore di quello di Caldara, che la Juve aveva acquistato dall'Atalanta nel gennaio 2017 per 19 milioni di euro, di fatto fu pompato. Altri nomi importanti e operazioni pesanti trovano, poi, spazio, negli atti della Procura di Torino sugli affari sospetti di mercato della Juventus.
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