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Diogo Dalot, terzino destro del Manchester United, nell'ultimo anno all'AC Milan (Getty Images)
L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' mette il punto sulla questione Diogo Dalot. Il portoghese non ha nessun dubbio: vuole tornare a vestire la maglia del Milan. E' giusto dire 'vorrebbe', perché il cartellino del giocatore è nelle mani Manchester United. Il club inglese, per ora, non apre alla soluzione prestito con diritto di riscatto proposta dai rossoneri. Per questo motivo vorrebbe godersi le prestazioni di un giocatore che è maturato tanto nel suo anno in Serie A. Queste sono le intenzioni, ma la realtà dei fatti è ben altra.
Dalot, arrivato soltanto per fare esperienza, ha trovato un ambiente che adesso non vuole più lasciare. E lo si era capito a Bergamo, nell'ultima di campionato, quando il classe 1999 è stato uno dei più scatenati dopo la qualificazione in Champions League. Quei baci alla maglia non erano solo di facciata. Perché dunque tornare a Manchester per fare la spola tra panchina e tribuna? Sarebbe un peccato dare un taglio ad una crescita evidente che lo ha portato anche all'esordio con la maglia del suo Portogallo agli Europei. Nessuno aveva dubbi sulle sue qualità, serviva solo una squadra che potesse tirargliele fuori. Una possibilità che il Milan gli ha dato e che continuerebbe a dargli.
La formula, come accennato in precedenza, è quella del prestito con diritto di riscatto. Così si eviterebbe di valorizzare un calciatore che poi comunque farebbe ritorno in Inghilterra. Al momento la trattativa vive una fase di stallo, ma la volontà del giocatore in questi casi e la cosa che conta di più. E il volere di Dalot è forte e chiaro. Il rinnovo di Franck Kessie procede a rilento: il Liverpool ne approfitta? Offerto un super contratto
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