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Franck Kessie, centrocampista del Milan, continua a temporeggiare sul rinnovo (Getty Images)
È una calda giornata di fine luglio, l'Italia ha già vinto gli Europeo e Hakan Calhanoglu e Gianluigi Donnarumma hanno già salutato il Milan. Dopo aver perso due protagonisti a parametro zero, i rossoneri sono decisamente scottati e non vogliono che questo scenario possa ripetersi anche nella stagione successiva. Tra i calciatori in scadenza nel 2022 ce n'è uno in particolare che merita l'attenzione di tutti visto lo straordinario impatto avuto per la conquista della Champions. Il protagonista in questione non può che essere Franck Kessie.
Ritorniamo alla calda giornata di fine luglio. Proprio l'ivoriano pronuncia queste parole ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': "Sono orgoglioso di aver scelto il Milan e non è mia intenzione andare via. Anzi, voglio restare per sempre. Ora i Giochi ma quando torno dalle Olimpiadi sistemo tutto. Non ci saranno problemi, io mantengo sempre la parola. La società ha sempre saputo che la mia volontà è quella di restare in rossonero. Ci aspetta una stagione importante. Voglio solo il Milan. Mi piace tanto, quando gli ultrà cantano 'un Presidente, c'è solo un Presidente'. Ecco, io voglio esserlo a vita. Almeno per tutta la durata di quella calcistica. Vorrei andare più avanti possibile nel torneo olimpico con la Costa d'Avorio, poi il Milan mi avrà per tutto il tempo che vorrà".
I tifosi sono in visibilio, nessuno dovrà più subire un addio importante a parametro zero e tutti potranno godersi il giocatore formidabile che ha dimostrato di essere. Tutto bello, sì. Ma solo a parole, i fatti ancora non sono arrivati. Ricostruiamo la storia recente. Dopo il suo ritorno a Milanello non è stato mai fatto nemmeno mezzo passo avanti. Eppure il numero 79 aveva promesso amore eterno e inequivocabile. Perché questo deciso e improvviso passo indietro? Dopo queste parole molti club hanno bussato alla porta dell'ivoriano sfruttando la sua situazione contrattuale e offrendogli di più di quanto il Milan vorrebbe concedergli. Se la società, addirittura triplicando il suo attuale ingaggio, propone una cifra intorno ai 6,5 milioni di euro, club come il Liverpool o il Psg si spingerebbero anche a 8 milioni.
Un elemento disturbante che non può che aver consegnato il coltello dalla parte del manico a George Atangana. L'agente ha incontrato i vertici del Milan diverse volte, ma la situazione di stand-by continua a permanere per un semplice motivo: il Diavolo non arriverà mai a quelle cifre. La linea sostenibile del club impedisce di arrivare oltre certi limiti e, per questo motivo, la strada rimane senza uscita.
O il Diavolo alza la posta in gioco (difficile) o Kessie deve fare un deciso passo indietro e accettare la proposta. Non ci sono altre scelte. Davvero difficile immaginare questo quadro dopo quelle dichiarazioni, ma è altrettanto comprensibile il temporeggiamento di Kessie. C'è però una sola certezza che riguarda la sfera dei comportamenti umani: lasciare il Milan dopo aver dato la parola sarebbe davvero una brutta storia da raccontare. Perché la parola data è sacra e non c'è nulla che dovrebbe intaccarla. Soldi compresi. Milan sempre attivo sul calciomercato: clicca qui per le ultime notizie
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