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Milan, il mercato non decolla: 120 milioni spesi, ma pochi risultati

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Dagli investimenti estivi alle correzioni invernali, il bilancio è deludente: il Milan rischia di restare fuori dall’Europa per gli acquisti
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Il rischio di chiudere la stagione fuori dall’Europa non è figlio solo del campo. Il Milan paga anche un mercato che, finora, ha deluso le aspettative. Gli investimenti messi in campo tra estate e inverno sono stati importanti – circa 120 milioni di euro – ma il rendimento complessivo dei nuovi acquisti non è stato assolutamente all’altezza. Su dieci innesti complessivi, nessuno ha realmente convinto su tutta la linea. E ora, con l’annata che si avvia verso un finale complicato, in casa rossonera è tempo di riflessioni profonde.

Estate, solo Abraham si salva

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Come riferito dal Corriere dello Sport, la sessione estiva doveva rappresentare l’inizio di una nuova fase. Sono arrivati cinque nomi di peso: Emerson Royal, Pavlovic, Morata, Fofana e Tammy Abraham. Di questi, l’unico ad aver lasciato un vero e proprio segno è l’attaccante inglese, autore di una decina di reti tra campionato e coppe. Fofana, dopo un inizio incoraggiante, ha subito un netto calo di rendimento, mentre Morata è stato un flop conclamato: zero impatto, ambientamento mai riuscito e addio anticipato con destinazione Turchia.


Male anche i due difensori: Pavlovic ha alternato prestazioni incerte a errori pesanti, mentre Emerson Royal è diventato spesso il bersaglio dei tifosi, complice una difficoltà evidente nell’adattarsi al ritmo e all’intensità della Serie A.

Inverno, altri soldi e pochi risultati

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Anche a gennaio, il Milan ha provato a raddrizzare la rotta con altri cinque acquisti, ma i risultati non sono stati all’altezza degli sforzi. Il nome di punta è stato Santiago Gimenez: 28,5 milioni più bonus per portarlo via dal Feyenoord. L’avvio è stato promettente, poi il buio. Da due mesi l’attaccante messicano non segna più, anche perché il sistema di gioco di Conceição sembra penalizzarlo, non sfruttando le sue doti da finalizzatore puro.

A deludere maggiormente è stato però João Félix, arrivato in prestito secco dal Chelsea. Il portoghese tornerà a Londra a fine stagione, dopo un’esperienza rossonera priva di impatto: nessun gol, nessun assist in campionato, appena una rete in Coppa Italia all’esordio. Una comparsata di lusso che non ha giovato né al giocatore né al club.

Tra gli altri, Kyle Walker era partito bene, ma la sua parabola è rapidamente calata, fino all’infortunio al gomito che lo costringerà a stare ai box nel momento più delicato della stagione. Warren Bondo e Riccardo Sottil – con il francese pagato 10 milioni al Monza – hanno visto il campo col contagocce, senza mai trovare continuità.

Prospettive: urge rivoluzione

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In totale, dieci innesti che hanno inciso poco, se non nulla, sul rendimento della squadra. I numeri parlano chiaro e il campo ha confermato i dubbi: il Milan 2024/25 è figlio di un mercato disfunzionale, disallineato dalle esigenze del tecnico e della squadra.

Con la stagione che si avvia alla conclusione tra più ombre che luci, il club si prepara a voltare pagina. In estate arriverà con ogni probabilità un nuovo direttore sportivo, chiamato a gestire un mercato che dovrà essere profondamente rivisto, tra uscite necessarie e scelte più coerenti con la visione tecnica.

L’obiettivo, per non ripetere gli errori, sarà costruire una squadra che funzioni davvero. Perché i milioni spesi non bastano, se non portano risultati. LEGGI ANCHE: Udinese-Milan, le parole di Sergio Conceicao alla vigilia della sfida>>>