Milan, il popolo vuole Conte allenatore ma il club ha altre tre idee

'Tuttosport' oggi in edicola ha evidenziato come, a 'Casa Milan', siano giorni di grande riflessione per la scelta dell'allenatore che, nella stagione 2024-2025, prenderà il posto di Stefano Pioli in panchina. Le vibranti proteste della piazza contro Julen Lopetegui, uomo prescelto dalla dirigenza, non avrebbe lasciato indifferente Gerry Cardinale.

Il managing partner del fondo RedBird e proprietario del Milan sarebbe rimasto impressionato, infatti, dalla sommossa popolare contro Lopetegui. Lo stesso dicasi per i dirigenti che, inevitabilmente, avrebbero 'freddato' i discorsi già avviati con il 57enne tecnico basco. Già sabato sera, dopo Juventus-Milan, filtrava la notizia di un rallentamento sulla questione.

Milan, i tifosi invocano Conte. La società 'non lo vede'

Il Milan, dunque, valuta ora le alternative per la panchina. Non ha depennato dalla sua lista i profili di Mark van Bommel e Paulo Fonseca. Qui, adesso, per 'Tuttosport', c'è anche in ballo la fermezza decisionale del management del Milan, Zlatan Ibrahimović (che stava convergendo su Lopetegui) compreso.

Bivio vicino per il Diavolo. La prima strada è quella della coerenza, ovvero andare avanti con la scelta di Lopetegui andando contro il volere popolare, oppure mollarlo e andare su un altro nome tra quelli al vaglio. C'è un nome che il popolo del Milan invoca per il ruolo di nuovo allenatore ed è quello di Antonio Conte.

Finora, secondo il quotidiano torinese, il salentino non sarebbe mai stato contato, né direttamente né indirettamente, dal club di Via Aldo Rossi. È vero che l'ultima parola spetta a Cardinale ma, a meno che le cose non cambino in maniera netta, Conte non rientrerebbe nei piani alternativi del Milan. Rappresenterebbe, infatti, un'ideologica inversione a U dei dirigenti rossoneri.

Un profilo che piacerebbe alla piazza? De Zerbi

Un allenatore che, invece, incontrerebbe il favore della piazza rossonera è Roberto De Zerbi del Brighton. Si è formato nel Milan come calciatore, ha i colori rossoneri che gli sgorgano nelle vene, non ne ha fatto mai mistero e sarebbe tutt’altro che insensibile a una chiamata ufficiale da parte del Milan.

Il suo contratto con il club inglese, ad oggi non rinnovato, prevede una clausola risolutoria da 14 milioni di euro e un investimento simile potrebbe portare ad avere un budget inferiore sul mercato. Ma c’è una corrente di pensiero che dice: meglio investire su un allenatore capace e rinunciare a un giocatore piuttosto che il contrario. LEGGI ANCHE: Milan, quale allenatore? Spiraglio per De Zerbi, ma non solo: la nostra esclusiva >>>

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