"Oggi la squadra lo segue meno, fa parte dei cicli - ha proseguito Criscitiello -. Il Milan deve decidere entro febbraio chi sarà il prossimo allenatore e se Thiago Motta piace a Giorgio Furlani ma molto dipenderà anche dal suo prosieguo del cammino, ai milanisti e a tutti i dirigenti (Zlatan Ibrahimović compreso) l'unico nome in testa è quello di Antonio Conte. L'allenatore è troppo importante e lo è di più se hai una squadra composta da tanti giovani".
"Se Furlani alzerà il telefono con Conte non lo rimpiangerà"
—"Pioli è arrivato alla fine del film, siamo ai titoli di coda e Conte è pronto a sposare per 2-3 anni il progetto rossonero - ha chiosato Criscitiello sul futuro del Milan in panchina -. Certo, qualcuno dovrebbe chiamarlo altrimenti all'appuntamento non può presentarsi da solo. Se Furlani alzerà il telefono non rimpiangerà la chiamata, anche perché un grande dirigente si vede nelle scelte dei grandi allenatori che non portano ombra ma luce a chi è al piano di sopra. Il Milan non ha bisogno di altre scommesse in panchina, servono certezze. Di scommesse ne sono state fin troppe in campo". LEGGI ANCHE: Mercato, Milan e Roma si contendono un gioiello >>>
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