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Ai tifosi del Milan, nominando la possibilità di vedere Guardiola sulla panchina rossonera, brillano gli occhi. E come dar loro torto. Ma non siamo qui a buttare fumo negli occhi o per illudere nessuno, anzi. Guardiola-Milan è una accattivante, meravigliosa suggestione. Che, se casomai un giorno dovesse mai concretizzarsi, diventerebbe un sogno che si tramuta in realtà. Ora sempre di suggestione si tratta e nulla in più. Anche perché ha uno stipendio di 23 milioni di euro l'anno! Per la sostituzione di Pioli dalla prossima estate (ribadiamo, sempre ammesso che, nel frattempo, la situazione in casa Milan non precipiti prima) il club sta pensando a nomi quali Conte (divisivo), De Zerbi (intenzionato a restare in Premier League), Potter. Che non è però la prima scelta. Più probabile che il Diavolo prosegua sulla strada della sostenibilità, sperando nell'esplosione definitiva di uno dei tanti tecnici rampanti annotati sul taccuino della dirigenza. Con l'auspicio che si riveli un novello Arrigo Sacchi o Fabio Capello. Nello specifico uno tra Thiago Motta (Bologna), favorito, poi Raffaele Palladino (Monza) e Francesco Farioli (Nizza). Ai posteri l'ardua sentenza: consentiteci, però, almeno di sognare in grande.