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Zaniolo-Milan, perché sì: talento, accelerazioni e... l'esempio di Theo (getty images)
Negli ultimi giorni si sta parlando tanto di un possibile trasferimento al Milan di Nicolò Zaniolo. Un calciatore che ha sempre fatto parlare di sé, non soltanto per ciò che ha fatto dentro i campi da gioco ma anche per vicende extra-calcistiche. Nonostante alti e bassi, il suo possibile acquisto da parte del Milan potrebbe avere tanti punti a favore. Analizziamone alcuni.
Nicolò Zaniolo è un profilo che si sposerebbe perfettamente con quella che è la linea strategica di RedBird. Si tratta di un giocatore giovane in quanto ha soli 23 anni, ma è come se fosse in Serie A da tantissimo tempo. Certo, i due infortuni ai crociati hanno rallentato la sua crescita, ma il giocatore sembra ormai essere vicino a quello che era poco prima di fermarsi per due anni. Di Zaniolo ha colpito molto la sua convocazione in nazionale da parte di Mancini prima ancora che esordisse con i giallorossi. Proprio con la Roma, il centrocampista fece prima il suo esordio in Champions League contro il Real Madrid, poi in Serie A. Tanti punti a favore, si diceva. Zaniolo conosce perfettamente il nostro campionato e ha già giocato in Nazionale e in tutte le competizioni UEFA per club, fatta eccezione per la finale di Supercoppa. Tra l'altro, nella passata stagione, decise la finale di Conference League contro il Feyenoord.
Zaniolo è un calciatore dinamico, che può ricoprire più ruoli dal centrocampo in avanti ed è abile con entrambi i piedi. Fa della forza fisica e della velocità le sue armi migliori, caratteristiche che si sposerebbero perfettamente con lo stile di gioco proposto da Stefano Pioli. Il suo acquisto potrebbe essere sottovalutato da tanti che considerano Zaniolo un giocatore 'non da Milan' o per il quale 'non spendere cifre assurde'. Schierato in alto a destra o nel ruolo di trequartista, il numero 22 della Roma potrebbe dire la sua nel Milan.
Tanti puntano il dito contro Zaniolo per il suo carattere che, a detta di molti, causa problemi all'interno dello spogliatoio. Inoltre spesso si sono sentite voci extra-calcistiche sul suo conto, ma c'è un precedente che potrebbe far rasserenare i tifosi del Milan e la critica in generale. Anche Theo Hernandez, prima che si trasferisse in rossonero, era indicato da molti come un 'bullo' o un 'poco di buono'. In realtà il terzino rossonero si è dimostrato un grande professionista e una persona educata. Certo, magari poteva risparmiarsi qualche frecciata di troppo durante la festa scudetto nei confronti dell'Inter, ma oltre a quell'episodio non si ricordano chissà quali brutti gesti. Magari il discorso potrebbe essere simile o uguale anche per Zaniolo qualora dovesse trasferirsi al Milan. 'Milan, non sei manco da Europa League': ecco chi l'ha detto >>>
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