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Ordine: “Mercato, il Milan cerchi veri uomini”

Franco Ordine

Franco Ordine, giornalista de 'Il Giornale', ha analizzato l'attuale momento della società e della squadra rossonera, con uno sguardo all'estate

Daniele Triolo

ULTIME MILAN - Franco Ordine, giornalista de 'Il Giornale', ha analizzato l'attuale momento della società e della squadra rossonera, con uno sguardo all'estate. Queste le dichiarazioni di Ordine: "Va bene: il Milan di oggi è anche un po' maltrattato da arbitri e palazzo. Lo testimoniano il numero industriale di ammonizioni, le squalifiche puntuali e l'eccesso di quella più recente toccata a Lucas Paqueta sospeso per tre turni a causa di una leggera manata sull'arbitro Marco Di Bello, autore lui stesso di un improvvido e ripetuto gesto (mano sul petto del rossonero) per sorvolare sulle vicende dei buu a Tiemoue Bakayoko. D'accordo: ovunque, nel nostro calcio isterico e maleducato, e basterebbe fare un giro ad Appiano Gentile e dintorni, ci sono attriti, dissidi e scontri negli spogliatoi spesso domati da società nelle quali funziona alla perfezione la cortina del silenzio. Ma tutto questo non può e non deve giustificare lo spettacolo indegno offerto per un paio di volte dalla panchina milanista: prima Franck Kessie che tenta di aggredire Lucas Biglia, poi Bakayoko che risponde picche a Gennaro Gattuso e si riscalda come un ottantenne prima di uscire di casa per rimpiazzare l'infortunato Biglia".

"Non è questo il Milan incarnato dalle sagome di Gattuso, Leonardo e Paolo Maldini che hanno vissuto e dato lustro alla storia e alla gloria del club, adesso all'inseguimento di un quarto posto improbabile ancorché possibile dal punto di vista dei numeri - ha proseguito Ordine -. La spiegazione è molto semplice e sta tutta nella qualità umana dei suoi protagonisti e nell'assenza, a Milanello, di punti di riferimento, figure carismatiche. Gattuso ha raccontato che quando lasciò due peli di barba nel lavandino ricevette due sberle da Alessandro Costacurta. Oggi Bakayoko da chi dovrebbe essere messo in riga? Chi può dare una mano al tecnico per rammentare quali sono i comportamenti degni del Milan? L'esempio virtuoso lunedì sera è arrivato da un paio di vecchi senatori (Ignazio Abate e Cristian Zapata) oltre che da un giovanotto troppo spesso ignorato (José Mauri): chi, dei titolarissimi, avrà l'umiltà di apprendere da loro la lezione? Questo è il deficit più inquietante di casa Milan, al netto di quello tecnico che pure è evidente. Perciò nei futuri piani di mercato, Ivan Gazidis e i suoi collaboratori dovranno puntare sugli uomini, possibilmente veri, prima ancora che su calciatori dal rendimento collaudato". Del momento del Milan ha parlato, sui social, anche Ricardo Kaka: continua a leggere >>>

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