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Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
"NEWS MILAN - "Ve lo chiedete lì in Italia, ma anche qui in Polonia ci stiamo domandando la stessa cosa: e se non fosse altro che un 'One Season Wonder'? Così, in confidenza, ci ha detto qualche giorno fa Maciej Siemiatkowski, giornalista sportivo polacco operativo su 'WP SportoweFakty', in merito la situazione, difficile, che sta vivendo in rossonero Krzysztof Piatek.
"Anche in Polonia, infatti, sembrano essere molto preoccupati della piega, impensabile, che sta prendendo la stagione del numero 9 del Milan, passato dall'essere un fenomeno in rampa di lancio appena qualche mese fa a grande, enorme punto interrogativo che aleggia in settimana a Milanello e poi, puntualmente, la domenica a 'San Siro'.
"Un 'One Season Wonder', nel gergo calcistico, è un giocatore che, dal nulla, esplode in una particolare stagione, facendo intravedere lampi di genio, di classe, che convincono la società di appartenenza di aver trovato un nuovo campione, salvo poi, altrettanto rapidamente, far ritorno nell'anonimato dal quale era misteriosamente scappato.
"Piatek, in Polonia, i suoi gol li aveva fatti, ma è la stagione d'esordio nel calcio italiano, con i 30 centri tra Genoa (19) e Milan (11) nel 2018-2019 che lo ha fatto imporre all'attenzione del grande pubblico. Quel Piatek segnava in ogni modo: di destro, di sinistro, di testa, da rapace dell'area di rigore o con pregevoli esecuzioni di classe. Palla a Piatek era uguale gol: equazione semplice.
"In questa stagione, invece, ogni volta che la sfera finisce a Piatek, i tifosi del Milan cominciano a pregare che, come d'incanto, il polacco ritrovi quel fiuto del gol perso chissà dove: il centravanti, infatti, non ne indovina una. Magari il movimento di preparazione alla conclusione è anche lodevole: poi, però, in fase di finalizzazione, Piatek sistematicamente sbaglia. Ed i suoi errori sono costati punti pesanti al Milan in questa stagione da dimenticare.
"Appena 3 gol siglati dal polacco, di cui 2 su calcio di rigore (uno ininfluente ai fini del risultato) ed uno solo su azione, più di un mese fa a 'San Siro' contro il Lecce, nonostante Stefano Pioli, da quando è arrivato, gli abbia concesso quasi sempre fiducia da titolare nel suo 4-3-3 al posto di un evanescente Rafael Leao. Logico che la società, per la sessione di calciomercato di gennaio, stia pensando di prendere un altro attaccante.
"Il nome sulla bocca di tutti è quello di Zlatan Ibrahimovic, fuoriclasse vero nonostante un po' avanti con l'età. Nel caso in cui Ibrahimovic dicesse di sì ad un ritorno al Milan, ovviamente verrebbe per fare il titolare. A quel punto, che fine farebbe Piatek? 'Rumors' di mercato riferiscono di una sua partenza, con la formula del prestito, verso altri lidi. Anche perché ora si è clamorosamente svalutato e cederlo a titolo definitivo in questo momento sarebbe deleterio per il bilancio del Diavolo.
"Riteniamo, però, che sia doveroso per il Milan, con o senza Ibrahimovic, cercare di restituire Piatek alla miglior forma: il polacco non può aver dimenticato, come per magia (nera), la doppietta al Napoli in Coppa Italia, il guizzo in area piccola contro la Roma all'Olimpico, la splendida volée sul campo dell'Atalanta, il destro chirurgico dello 'Stadium' contro la Juventus, per citare alcune delle sue prodezze. È imperativo che quei fischi riservatigli a 'San Siro' in occasione della sostituzione durante Milan-Napoli di sabato sera tornino ad essere applausi scroscianti.
"Qualora arrivasse Ibrahimovic, Piatek non potrebbe che beneficiarne: lo svedese, infatti, è in grado di far giocare meglio tutti i compagni di reparto per la sua abilità, oltre che nel fare gol, anche nel sapere essere un vero e proprio regista offensivo. Con Ibrahimovic, presumibilmente Piatek avrebbe qualche rifornimento di qualità in più, e tante chance di poter battere a rete nelle migliori condizioni.
"Nel caso in cui, invece, Ibrahimovic non arrivasse, comunque Piatek dovrà essere ulteriormente stimolato, dall'ambiente rossonero, a caricarsi il Milan sulle spalle come tanto egregiamente aveva fatto per 3-4 mesi nella passata stagione. La risalita del Diavolo in classifica non può prescindere dalle sue reti e, anche a livello personale, se davvero il suo obiettivo è quello di valere 60-70 milioni di euro prima di cambiare nuovamente squadra, dovrà mettersi in testa che la strada intrapresa rischia di farsi davvero lunga ... Emergono novità, però, sul futuro del polacco: continua a leggere >>>
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