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Jesús Suso, esterno offensivo del Milan (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - C’era una volta il Milan di Suso. Una squadra che era totalmente dipendente dallo spagnolo, il quale era capace di accendere la luce in qualsiasi momento con una giocata, di fare la differenza. Suso era il leader tecnico e non solo di quella squadra. Tutti i palloni passavano da lui, tutte le azioni partivano dai suoi piedi. Poi qualcosa è cambiato. Il Milan ha provato a fare un passo oltre Suso, di fatto semplicemente rinforzando gli altri tasselli della formazione, mentre Suso ha fatto un passo indietro, calando vistosamente nelle prestazioni.
I risultati, tuttavia, non sono stati e non sono ancora oggi troppo soddisfacenti. Decisamente meno rispetto a quando il Milan risultava essere Suso-centrico. Allora qualcuno potrebbe anche far notare che, evidentemente, i rossoneri sono ancora dipendenti da Suso, solo che qualcosa non funziona: lui non brilla e il Milan non lo cerca. Una situazione da risolvere il prima possibile, magari già entro la fine dell’anno. Anche perché con il 2020 potrebbe davvero essere troppo tardi per il numero 8 milanista.
Il nuovo anno potrebbe infatti riportare in rossonero Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è un altro a cui piace essere accentratore del gioco e lo spagnolo potrebbe pagare ulteriormente. Non solo nel gioco, ma stavolta anche nell’utilizzo. Con Ibra, soprattutto nel caso in cui non venisse ceduto Krzysztof Piatek, infatti, potrebbe arrivare un cambio di modulo. Il Milan potrebbe passare alle due punte davanti, con lo svedese in coppia con uno tra il Pistolero e Rafael Leao. A pagare con un 3-5-2 sarebbe, ovviamente, Suso, che quindi è chiamato a una svolta definitiva in queste ultime gare prima di Natale, così da convincere il Milan a puntare ancora su di lui.
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