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Profiling – Pellegrini, ‘El Ingeniero’ per sistemare il Milan

Lorenzo Romagna

Ecco il profiling di Manuel Pellegrini: 'El Ingeniero', come viene soprannominato in patria, pronto a sistemare la situazione in casa Milan

Nome: Manuel Luis Pellegrini Ripamonti

Età: 62 anni (16/09/1963)

Nazionalità: cilena

Squadra: Manchester City

Ruolo: allenatore

Storia: Manuel Pellegrini, per i più pignoli Manuel Luis Pellegrini Ripamonti, nasce a Santiago del Cile il 16 settembre del 1963. Inizia la sua carriera da giocatore nell’Audax Italiano B e ci resta fino all’età di 20 anni, quando viene acquistato dal Club Univeridad de Chile. E’ nella squadra bianca-blu che si mette in mostra, diventando la bandiera del club fino al 1985, stagione in cui decide di ritirarsi all’età di 33 anni. Un anno più tardi intraprende la carriera da allenatore nell’Universidad de Chile e resta in patria per ben 10 anni, allenando le squadre di Palestino, under 20 cilena, l'Higgins e Universidad Catolica. Per altre 5 stagioni peregrina per il mondo e siede anche sulle prestigiose panchine del San Lorenzo e del River Plate, squadra in cui inizia a mostrare tutte le proprie abilità da tecnico grazie alla vittoria del titolo Clausura. Nel 2004 arriva, quindi, la chiamata del Villareal. Le apparizioni sulla panchina del ‘sottomarino giallo’ sono ben 247 e in Spagna riesce a conquistare una semifinale di Champions League nella stagione 2005-2006 e un secondo posto in Primera División nel 2007-2008. Nel 2009, poi, la separazione e l’approdo sulla panchina vagante del Real Madrid, in cui però delude parecchio: seconda posizione in campionato dietro al Barcellona (nonostante i 96 punti conquistati), eliminazione agli ottavi di Champions League dal Lione e eliminazione dalla Coppa del Re ai sedicesimi. Dopo l’esonero dalle ‘merengues’, è il Malaga a credere ancora in lui, ingaggiandolo nel novembre 2010 con uno stipendio di 3,5 milioni di euro a stagione. Anche con la squadra bianco-azzurra non conquista titoli, ma la sua squadra gioca un buon calcio ed è sulla bocca di tutti. Non a caso, il tecnico cileno, riesce a conquistare per la prima volta nella storia del Malaga la qualificazione in Champions League nella stagione 2011-2012. Al termine del campionato, nel maggio del 2013, si dimette e approda sulla panchina del Manchester City. Nella bacheca dei ‘citizens’ porta un campionato inglese e due Coppe di Lega inglesi. Al termine della stagione, però, come già annunciato dal club inglese, verrà sostituito da Pep Guardiola.

Caratteristiche tecniche: Partiamo dai numeri. La sua media punti è di 1,79 e la percentuale di partite vinte in carriera è del 52,3% (Fonte: transfermarkt.it). Due i moduli preferiti del tecnico cileno: il 4-2-3-1 e il 4-2-2-2 di brasiliana memoria. Il primo lo ha utilizzato spesso a Malaga, dove è riuscito a portare la qualificazione in Champions League per la prima volta nella storia del club, mentre il secondo è quello che attualmente attua nel City. Due schieramenti tattici, dunque, alquanto offensivi. Questo sarebbe uno dei motivi per il quale Pellegrini continua ad essere accostato al Milan e Berlusconi, da sempre fautore del gioco d’attacco. I suoi schemi si basano spesso su triangolazioni e rettangoli particolari, dove è richiesto grande sacrificio degli attaccanti esterni e una grande abilità nella gestione del pallone da parte dei due centrocampisti centrali.

Mercato: “Mi piacerebbe allenare in Italia”, parole che non lasciano spazio ad interpretazioni fantasiose. L’attuale allenatore del City lo ha ammesso senza mezzi termini. A 62 anni ha ancora tanta voglia di allenare e non disdegnerebbe affatto una panchina italiana. Negli ultimi giorni è stato accostato con insistenza al club rossonero, soprattutto se dovesse restare al timone Silvio Berlusconi. La verità, però, è che una decisione non sarà presa prima di giugno, considerando le ultime vicende di casa rossonera e con un Berlusconi ancora indeciso sulla cessione del club.

Curiosità: - In patria viene soprannominato ‘El Ingeniero’, dato che il tecnico è laureato in ingegneria.

- Pellegrini ha anche origini italiane: il nonno paterno era di Picerno.

- Curioso il retroscena rivelato dal ‘The Sun’. Pellegrini sembra essere un grande sostenitore della vita all'aria aperta. Secondo il cileno, infatti, i propri giocatori potrebbero rendere meglio in campo se, invece di giocare alla play-station o guardare tv, passassero più tempo a contatto con la natura.