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Shevchenko: “Gattuso l’uomo giusto per questo Milan. Juventus? Si può battere”

Alessio Roccio

Attraverso una lunga intervista riportata questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport' Andriy Shevchenko ha parlato del momento del Milan

Attraverso un'intervista a 360 gradi a 'La Gazzetta dello Sport', l'ex attaccante del Milan e attualmente CT dell'Ucraina AndriyShevchenko ha parlato del momento dei rossoneri. L'ex bomber ha innanzitutto aperto rispondendo a qualche domanda sulla sua nazionale e gli ottimi risultati raggiunti nel 2018.

Sull'Ucraina: "Il 2018 è finito ed è stato molto positivo per noi. La mia squadra gioca meglio: l'impronta che io, Mauro Tassotti e il mio staff volevamo darle comincia a vedersi. Sono molto contento, siamo più organizzati, abbiamo alzato il baricentro e abbiamo molti giovani interessanti".

Sul Milan: "Il traguardo è arrivare al quarto posto, che vale la Champions League. E mi pare che ad ora stia lottando per arrivarci. Sono lì, lottano punto a punto e spero che riescano a farcela, perché quello è il posto del Milan che ricordo. Questo Milan è un progetto e deve costruirsi con calma per tornare in alto prima di tutto in Italia e poi in Europa. La sosta deve aiutare la squadra a riprendere la forma giusta, ci vuole tempo e pazienza. La rosa non troppo ampia ha risentito parecchio degli infortuni: quando ti vengono a mancare giocatori come Bonaventura, Biglia e Romagnoli si sentono".

Su Higuain: "C'è tanta pressione su di lui ed è stato anche sfortunato. Mi riferisco al rigore battuto contro la Juve: certi gol possono cambiare tutto. Per lui fin dall'inizio della stagione c'è stato il fattore 'responsabilità'. E' stato il grande acquisto e in questi mesi ha sempre avuto gli occhi addosso, soprattutto quella sera. Ma non penso al singolo. Guardo alla squadra. Higuain come tutto il Milan devono stare calmi nelle difficoltà: il momento negativo può passare".

Sulla Supercoppa: "La Juve è la squadra più forte del campionato, è quasi impensabile che un'altra squadra la possa preoccupare. Batterla in Serie A è molto difficile, ma in una partita secca può essere più facile. Se il Milan prepara bene la gara e cura i dettagli, può farcela".

Su Gattuso: "Giustissimo confermarlo. Mi piace molto l'atteggiamento della società, sicura, che non balla nei momenti di difficoltà. Leonardo e Paolo stanno lavorando con calma e competenza. Rino è l'uomo giusto per questo Milan e sono contento della fiducia che sta incassando dal club. Con Gattuso la squadra ha ritrovato una sua identità e un senso di appartenenza, dopo tanti anni difficili".

Sul mercato: "Leo e Paolo conoscono la realtà meglio di tutti e poi c'è il blocco del mercato. Lavorare solo coi prestiti non è facile tornare al top. Vediamo come va il nuovo ricorso al TAS".

Su Kakà: "Chi è stato a Casa Milan rimane legato per sempre. Ricky è una persona intelligente e farebbe comodo al Milan, ma non so quale strada voglia intraprendere. In fondo ha smesso di giocare da nemmeno un anno".

Su Ancelotti: "Carlo è un uomo intelligente e questa è la sua forza. Mi piace come gioca il Napoli. Ancelotti ha cambiato qualcosa ma con saggezza e ora la sua squadra è molto competitiva".

Sui fatti di San Siro: "Da milanese adottivo sono molto addolorato. Da tempo non succedevano episodi tanto gravi, ma a volte è difficile controllare certi individui. Di una cosa sono sicuro: Milano è una città sana e civile e lo dimostra la sua storia, anche nel calcio. Il governo deve intervenire e a adottare misure ancora più chiare. In Inghilterra è stato fatto un grande lavoro, penso che si possa fare anche in Italia".

Un desiderio: "Portare l'Ucraina all'Europeo. Abbiamo preso la strada giusta ma c'è ancora tanto da fare. Milan? Con Leo, Paolo e Rino siamo in buone mani e a Gedda chissà..".

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