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Alessandro 'Billy' Costacurta (Hall of Fame Milan): carriera e aneddoti

Alessandro Costacurta

  • Nazionalità:italiana
  • Età:57 (24 aprile 1966)
  • Altezza:1.86 m
  • Peso:75kg
  • Piede:destro
  • Valore di mercato:0 mln

TROFEI VINTI

Campionato italiano
7
Milan (1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004)
Super Coppa Italiana
5
Milan (1988, 1992, 1993, 1994, 2004)
Coppa Italia
1
Milan (2002-2003)
Champions League
5
Milan (1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007)
Super Coppa Europea
4
Milan (1989, 1990, 1994, 2003)
Coppe Intercontinentali
2
Milan (1989, 1990)

PROFILO

HALL OF FAME AC MILAN

CAMPIONI ROSSONERI: ALESSANDRO COSTACURTA

Chi è Costacurta: breve bio

Nato in provincia di Varese e cresciuto calcisticamente nell'AC Milan, viene inserito stabilmente in prima squadra a partire dalla stagione 1986-87, dopo il prestito al Monza. Esploso con Arrigo Sacchi, passerà tutta la sua carriera con la maglia rossonera, toccando 663 presenze totali e vincendo - tra le altre cose - 7 scudetti e 5 Coppe dei Campioni/Champions League. Con Tassotti, Baresi e Maldini ha fatto parte di una delle migliori difese della storia del calcio. Dopo una carriera vincente e longeva, si è ritirato nel 2007  all'età di 41 anni, congedandosi con un gol trasformato su calcio di rigore.

Che ruolo faceva Costacurta? Le sue caratteristiche

Considerato uno dei migliori difensori italiani di sempre, Costacurta è stato un centrale duttile, capace di agire sia da libero sia da centrale puro. Più che per le doti atletiche, Billy spiccava per l'abilità nell'impostazione della manovra, per senso della posizione e per la prontezza con cui applicava il fuorigioco (elemento chiave della difesa a zona di Arrigo Sacchi). Era dotato di buona tecnica, grande intelligenza tattica ed eccellente tempismo negli interventi, qualità che - unite alla grande concentrazione e determinazione - lo hanno proiettato nell'Olimpo dei migliori difensori della storia del Milan. A fine carriera ha anche occupato il ruolo di terzino, con immensa intelligenza tattica.

VIDEO - GLI IMMORTALI, COSTACURTA

Quanti anni ha giocato nel Milan Costacurta?

Costacurta ha esordito in rossonero nel 1986, in Coppa Italia. Dopo quelle due presenze, è stato mandato in prestito al Monza in Serie C1 nel campionato 1986-87.  Una volta ritornato, è sempre rimasto al Milan, per le successive 20 stagioni, dal 1987-88 al 2006-07.

Quante presenze e gol ha fatto Costacurta con il Milan?

Ha totalizzato 663 presenze totali con il Milan, di cui 458 in Serie A. Complessivamente ha segnato 3 gol, l'ultimo nella sua partita d'addio al calcio giocato, in campionato, contro l'Udinese (su rigore).  E' il terzo giocatore per numero di presenze nella storia del Milan, con 458 partite di campionato e 663 in totale; davanti a lui soltanto Paolo Maldini (902) e Franco Baresi (719).

Perchè il soprannome di Costacurta è Billy?

Costacurta è sempre stato un grande appassionato di basket: la sua abilità nella pallacanestro gli è valsa il soprannome di 'Billy', allora sponsor dell'Olimpia Milano a cavallo tra gli anni 1970 e 1980. Da allora anche i compagni di squadra lo hanno sempre chiamato così.

Che squadra tifa Billy Costacurta

In Italia la squadra per cui tifa Costacurta è ovviamente il Milan, club con cui ha scritto pagine importanti della storia del calcio, all'estero simpatizza invece per l'Arsenal, motivo per cui - in carriera - a rifiutato un trasferimento ai rivali cittadini del Tottenham.

Record

  • Esclusi i portieri, è il secondo calciatore più anziano a essere sceso in campo in Serie A e uno degli otto che sono scesi in campo a oltre 40 anni compiuti (gli altri sono Pietro Vierchowod, Paolo Maldini, Javier Zanetti, Francesco Totti, Silvio Piola, Sergio Pellissier e Zlatan Ibrahimović).
  • E’ anche il calciatore più anziano ad aver mai segnato in Serie A (a 41 anni e 25 giorni)
  • all'età di 40 anni e 213 giorni è diventato pure il calciatore di movimento più vecchio mai sceso in campo in Champions League. Il record assoluto appartiene al portiere Marco Ballotta, che l'11 dicembre 2007 ha giocato la partita Real Madrid-Lazio a 43 anni e 253 giorni.
  • Al Milan ha stabilito il record assoluto di partite consecutive senza sconfitta (58) nei cinque principali campionati europei (dal 26 maggio 1991 al 14 marzo 1993. Stiamo parlando di un arco temporale di 1 anno, 9 mesi e 16 giorni).
  • VIDEO - COSTACURTA: "IL PIU' FORTE CON CUI HO GIOCATO E'..."

    Vita privata Costacurta: la moglie Colombari e il figlio

    Nel 1994 Costacurta ha sposato Floriana Lainati, da cui si è separato due anni più tardi, ottenendo nel 2003 dalla Sacra Rota l'annullamento del matrimonio. Nel 1996 l'ex difensore del Milan, già in fase di separazione, inizia un corteggiamento serrato a Martina Colombari, allora 21enne. Lei, vincitrice 5 anni prima di Miss Italia ed ex fidanzata di Alberto Tomba, cede alle avances del 30enne Costacurta, sposandolo anni più tardi, il 16 giugno 2004. Da queste seconde nozze nasce il 2 ottobre dello stesso anno Achille, unico figlio della coppia.

    Mi vedevano come quella che aveva rubato il marito a un’altra e non mi parlavano. Ci rimanevo male

    Così Martina Colombari ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera l'inizio complicato della loro love story e il suo rapporto con le altre wags dello spogliatoio rossonero. L'accoglienza delle mogli e compagne degli altri calciatori non fu, infatti, delle migliori.

    La crisi e i tradimenti

    Malgrado siano sempre stati molto riservati e restii a parlare delle loro vicende in pubblico, Martina Colombari in un'intervista a Oggi ha raccontato così un momento molto delicato della loro vita:

    Dopo una decina d’anni che eravamo insieme. Fu una crepa vera, mi sentivo trascurata, non mi corteggiava più. Non ero più la regina di casa. Ci siamo allontanati ed entrambi abbiamo avuto un’altra storia. Poco più che un capriccio, una curiosità, alla fine ci siamo ritrovati. Quando siamo tornati insieme, il mio trono era di nuovo lì.

    Oggi Alessandro Costacurta e Martina Colombari stanno ancora felicemente insieme.

    I tormenti di Achille Costacurta, tra problemi e cronaca

    Achille, il loro unico figlio, nato il 2 ottobre del 2004, è stato protagonista di qualche episodio di cronaca. Nel 2021, i genitori hanno raccontato di aver affrontato un percorso con uno psicologo a causa delle continue liti con il figlio: “Chiedere un aiuto esterno da un esperto o uno psicologo, nei momenti di difficoltà, non è qualcosa di cui ci si debba vergognare”, hanno spiegato al Fatto Quotidiano.

    Sempre in quell’anno Achille Costacurta era stato protagonista di un episodio spiacevole: dall’ospedale di Parma dove era ricoverato, aveva accusato dei poliziotti di averlo picchiato senza motivo. "Mi hanno picchiato e perforato il timpano e mi devo operare solo per averli chiamati ‘sbirrazzi’. Basta abuso di potere", disse.

    Nel 2003, Achille Costacurta è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale: il giovane avrebbe dato un pugno al volto a un vigile intervenuto dopo una sua sfuriata su un taxi. L'aggressione ha portato al giovane una denuncia a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

    Quello stesso anno, Achille e Martina Colombari, decidono di partecipare a Pechino Express come la coppia "Mamma e figlio", venendo eliminati alla sesta puntata.

    Il Costacurta allenatore

    Come allenatore, nella stagione 2007-2008 Costacurta è diventato un collaboratore tecnico del Milan, lavorando con mister Carlo Ancelotti e il vice-allenatore Mauro Tassotti.

    Il 3 luglio 2008 ha conseguito il patentino professionista di prima categoria UEFA Pro.

    Nell'ottobre dello stesso anno ha intrapreso la prima esperienza da allenatore, sostituendo Giuseppe Brucato alla guida del Mantova, in Serie B. Ha esordito con una sconfitta contro il Rimini, 1-0, il 28 ottobre 2008. Subentrato con la squadra a metà classifica, si è dimesso il 9 febbraio 2009, dopo quattro vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte, che avevano fatto scendere il Mantova ai margini della zona retrocessione.

    Cosa fa Costacurta oggi

    Dopo aver ricoperto nel 2018 la carica di vice-presidente FIGC, a giugno 2019 si parla di un suo possibile rientro al Milan come dirigente, ma è lui stesso a smentire:

    Avrei accettato un incarico come direttore tecnico, solo quello. Ma quel posto è già occupato da Paolo (Maldini, ndr). Poi sono felice per Boban, anche lui tornato a casa. E' uomo di spessore culturale e grande preparazione. Con Maldini sono come fratelli.

    Oggi Alessandro Billy Costacurta è un apprezzato commentatore tecnico e opinionista di Sky Sport. 

     

    La carriera completa

    Esordio e numeri totali

    L’esordio in gare ufficiali avviene il 24 agosto 1986 (Milan-Sambenedettese 1-0, Coppa Italia), mentre quello in Serie A è datato 25 ottobre 1987 (Verona-Milan 0-1) e in Coppa dei Campioni il 7 settembre 1988 (Vitocha Sofia-Milan 0-2) .

    Le stagioni disputate al Milan sono state 21, 1985-86 e dal 1987-88 al 2006-07. Nella stagione 1986-87, per fare esperienza viene inviato in prestito al Monza, in serie C1. Le presenze totali in gare ufficiali con la casacca rossonera sono state 663, mentre le reti segnate sono state 3.

    L'esplosione con Sacchi allenatore

    Tornato al Milan per la stagione 1987-1988 dopo la parentesi al Monza, trova Arrigo Sacchi sulla panchina rossonera , e a fine stagione il Milan conquista il suo 11º scudetto. Tuttavia, chiuso da Filippo Galli, Costacurta raccoglie solo 7 presenze in campionato e una in Coppa Italia.

    La stagione 1988-1989 fu quella della svolta. Infatti, Costacurta superò Galli nella gerarchie di Sacchi e divenne titolare di una difesa con Tassotti, Baresi e Maldini destinata a fare la storia del calcio mondiale. A fine anno le presenze in campionato saranno 26 e per Costacurta arrivò il trionfo in Coppa dei Campioni 1988-1989, nella finale contro la Steaua Bucarest (4-0 al Camp Nou di Barcellona, dove giocò 74 minuti prima di essere sostituito da Filippo Galli).

    La seconda Coppa dei Campioni consecutiva

    Nel 1989-1990, Costacurta vinse la Coppa Intercontinentale 1989 contro l'Atlético Nacional, la Supercoppa UEFA 1989 contro il Barcellona di Cruijff e la seconda Coppa dei Campioni consecutiva contro il Benfica. In campionato, invece, il Milan finì secondo a causa della sconfitta contro il Verona nella penultima giornata, nel corso della quale fu espulso (insieme a Sacchi e ai compagni di squadra Rijkaard e Van Basten) per insulti rivolti a uno dei guardalinee. In quella stagione inoltre realizzò il suo primissimo gol in Serie A, quello ai danni dell'Inter nel derby di ritorno perso dai rossoneri per 1-3.

    Nel marzo1991, pochi mesi dopo aver conquistato la Coppa Intercontinentale 1990 e la Supercoppa UEFA 1990, il Milan fu squalificato per un anno dalle competizioni europee per il ritiro arbitrario della squadra dal campo - operato dai dirigenti rossoneri e dovuto allo spegnimento di uno dei riflettori dello stadio Vèlodrome -, perdendo quindi così anche la relativa sfida di Coppa dei Campioni contro l'Olympique Marsiglia.

    VIDEO - COSTACURTA, TACKLE, INTERVENTI E CHIUSURE DIFENSIVE

    Con Fabio Capello allenatore

    Nella stagione 1991-1992 Fabio Capello sostituì sulla panchina del Milan Arrigo Sacchi, nel frattempo diventato CT della Nazionale italiana. Gli schemi ferrei di Sacchi furono abbandonati in favore di un 4-4-2 improntato su una maggiore libertà. Dopo un inizio altalenante la squadra volò in testa alla classifica, conquistò lo scudetto senza subire sconfitte, merito anche di Costacurta e di una difesa solidissima.

    La stagione 1992-1993 si aprì con la vittoria della Supercoppa italiana 1992 contro il Parma e proseguì con la vittoria dello scudetto e il raggiungimento della finale di Champions League. Nell'ultimo atto della competizione, giocato a Monaco di Baviera, i ragazzi di Capello persero 1-0 contro l'Olympique Marsiglia, nonostante una grande partita di Costacurta.

    Sempre sotto la guida di Capello il Milan vinse la Supercoppa italiana 1993, il terzo scudetto consecutivo e raggiunsero la finale di Champions League 1994. Pur privi di capitan Baresi e di Costacurta, squalificati, i rossoneri conquistarono il trofeo battendo per 4-0 il Barcellona nella finale di Atene.

    L'inizio della stagione 1994-1995 fu favorevole con la vittoria della Supercoppa Italiana 1994, ma il prosieguo non fu altrettanto felice. Il Milan perse a Tokyo la Coppa Intercontinentale contro gli argentini del Vélez Sarsfield, anche a causa della giornata negativa (condita da un'espulsione) di Costacurta, e anche la finale Champions League, la seconda della gestione Capello, contro gli olandesi dell'Ajax.

    Dopo la vittoria dello scudetto nella stagione 1995-1996, Fabio Capello lasciò il Milan, mettendo fine ad un ciclo di trionfi incredibile.

    Gli anni bui del Milan

    Seguirono così le stagioni 1996-1997 e 1997-1998, negative per il Milan, terminate all'11º e al 10º posto, e fuori dalle Coppe europee sia pur dopo costose campagne acquisti; la squadra rossonera fu contestata dai tifosi durante Milan-Parma del 10 maggio 1998, occasione in cui Costacurta indossò la fascia di capitano al posto dello squalificato Maldini.

    Lo scudetto con Zaccheroni allenatore

    Per la stagione 1998-1999 la società decise di rifondare la squadra affidandosi al tecnico Alberto Zaccheroni, fautore di un gioco improntato sul 3-4-3. Zaccheroni rivoluzionò la squadra, partendo proprio dalla difesa. Dopo alcuni esperimenti, come N'Gotty centrale di destra e Ayala perno centrale, il tecnico finì col decidere per la linea difensiva che avrebbe vinto il 16º scudetto della storia rossonera, ovvero Sala–Costacurta–Maldini, che debuttarono insieme in Bari-Milan, nona giornata del campionato. Costacurta, che all'inizio della stagione veniva etichettato come un giocatore da pensionare, vinse subito le diffidenze ritornando atleticamente competitivo e sfoggiando ottime prestazioni.

    Da Terim ad Ancelotti

    La stagione 2001-2002 non iniziò nel migliore dei modi per Costacurta. Con l'arrivo di Fatih Terim, il difensore rossonero perse il posto da titolare sia per la poca alchimia con l'allenatore che per la rapida ascesa di Martin Laursen nel ruolo di difensore centrale. Costacurta non trovò così la continuità, tanto da essere spesso relegato in panchina o in tribuna. Ma con l'avvento di Carlo Ancelotti, chiamato sulla panchina rossonera al posto dell'esonerato Terim, Costacurta ritornò nei piani tattici del Milan e, dopo poche prestazioni, riuscì a riconquistarsi il posto da titolare.

    VIDEO - COSTACURTA, L'ARTE DI DIFENDERE

    Dal master in economia al ritorno al Milan

    Nel luglio 2002, con il contratto in scadenza, Costacurta si congedò dal Milan e si recò negli Stati Uniti per frequentare un master in economia. Nel frattempo il Milan, impegnato ai preliminari di Champions League con lo Slovan Liberec ebbe un'improvvisa carenza di difensori per infortuni e l'amministratore delegato della società Adriano Galliani richiamò (ad insaputa della squadra) Costacurta dall'America per riportarlo a Milano e rinnovargli il contratto alla vigilia della gara di ritorno coi cechi. Ritornato in Italia, Costacurta si disse entusiasta della nuova avventura rossonera, dichiarando inoltre che se non fosse arrivata la chiamata del Milan si sarebbe certamente ritirato dal calcio giocato.

    Il ritorno in campo

    Dopo mesi di preparazione atletica, il 29 ottobre fece il suo esordio stagionale, giocando titolare la quinta giornata di Champions League persa per 2-1 in casa del Lens. Il 3 novembre ritornò a giocare anche in campionato, sempre da titolare, in Milan-Reggina (2-0). Con la presenza di Nesta al centro della difesa rossonera, Costacurta non fu più il difensore centrale titolare. Tuttavia riuscì a ritagliarsi un ruolo importante, giocando nell'inedito ruolo di terzino destro. In quella posizione giocò titolare la finale di Manchester all'Old Trafford vinta contro la Juventus ai calcio di rigore, nonostante venisse da una contusione al polpaccio sinistro. Quattro giorni dopo Costacurta vinse anche la Coppa Italia contro la Roma. Costacurta saltò la Supercoppa UEFA 2003, vinta dal Milan contro il Porto.

    L'Intercontinentale e il rigore maledetto

    Nel mese di dicembre prolungò il suo contratto con i rossoneri fino al 2005 e, dopo settimane di apprensione, annunciò che la squalifica nell'Intercontinentale 1994 non avrebbe influito sulla sua futura partecipazione alla Coppa Intercontinentale 2003. Il 14 dicembre 2004, complice l'infortunio di Nesta, fu schierato titolare nell'Intercontinentale. Il match terminò col risultato di 1-1, e così furono i rigori a dare la vittoria ai sudamericani per 3-1, con l'ultimo tiro rossonero fallito proprio da Costacurta, il cui penalty fu smorzato dal terreno e parato da Roberto Abbondanzieri. In compenso, il 2 maggio 2004 vinse il suo settimo scudetto a due giornate dal termine del campionato grazie allo 1-0 contro la Roma.

    Dopo una stagione favorevole, in cui fu protagonista di una seconda giovinezza, all'inizio della stagione 2004-2005 Costacurta cominciò ad avere poco spazio, essendo chiuso da Nesta, da Maldini e dal nuovo arrivato Stam. Disputò diverse partite, ma non scese in campo nella finale di Champions League 2004-2005 persa ai rigori contro il Liverpool.

    Nel gennaio 2005 rinnovò il suo contratto con il Milan fino al 2006. Anche nel corso della stagione 2005-2006 Costacurta offrì ottime prestazioni, giocando tra l'altro anche la semifinale di ritorno contro il Barcellona che sancì l'eliminazione del Milan dalla Coppa. Rinnovò il suo contratto fino al 2007, anno del suo ritiro dal calcio giocato.

    All'inizio della stagione 2006-2007 fu impiegato titolare in entrambe le gare del preliminare di Champions League contro la Stella Rossa che qualificarono i rossoneri alla fase a gironi della competizione.

    L'ultima partita di Costacurta prima del ritiro

    Disputò la sua ultima partita in carriera il 19 maggio 2007, a 41 anni, a San Siro in Milan-Udinese (2-3), segnando su rigore l'ultimo gol della carriera (terzo in Serie A, a più di quindici anni di distanza dal secondo), prima di uscire dal campo ricevendo una standing ovation da parte dai tifosi rossoneri. Con questo gol, Costacurta diventò il calciatore più anziano ad aver mai segnato in Serie A: con i suoi 41 anni e 25 giorni batté il precedente primato di Silvio Piola, che in Novara-Milan del 7 febbraio 1954 segnò a 40 anni, 6 mesi e 9 giorni. Qualche giorno più tardi, il 23 maggio, pur non scendendo in campo, conquistò la Champions League ai danni del Liverpool, l'ultimo trofeo in maglia rossonera.

    VIDEO - COSTACURTA, IL SUO ULTIMO GOL IN ROSSONERO

     

    Con la Nazionale italiana

    Con l'Italia Costacurta disputò, tra il 1986 e il 1990, 8 partite con la Nazionale Under-21, partecipando a due Europei di categoria (1988 e 1990).

    Nel giugno del 1990, nonostante fosse reduce da ottime stagioni con la maglia del Milan, il C.T. Azeglio Vicini non lo incluse nella rosa che disputò i Mondiali 1990 in Italia, preferendogli nello stesso ruolo Giuseppe Bergomi. Il 18 dicembre 1990 fu convocato in Nazionale maggiore per la sfida contro Cipro valida per le qualificazioni all'Europeo 1992, ma Vicini non lo fece mai scendere in campo.

    L'esordio con Sacchi ct

    Il 13 novembre 1991, il nuovo commissario tecnico Arrigo Sacchi, già suo tecnico al Milan, lo fece esordire, a 25 anni, in Italia-Norvegia (1-1) disputata a Genova. Il 4 giugno 1992, invece, realizzò il suo primo gol in nazionale, in Italia-Irlanda (2-0) disputata a Boston (USA Cup).

    Il Mondiale di USA '94

    Costacurta partecipò così da titolare al Mondiale 1994, formando con il capitano Baresi la coppia difensiva centrale dell'Italia. Esordì il 18 giugno 1994 in Italia-Irlanda (0-1), prima gara della fase a gironi, in cui fu il migliore degli azzurri. Quando Baresi si infortunò nella seconda partita del girone, contro la Norvegia, Sacchi consegnò a Costacurta le chiavi della difesa azzurra tra lo scetticismo generale dell'opinione pubblica che non lo considerava all'altezza del compito. Costacurta rispose sul campo, sfoggiando ottime prestazioni. Nella semifinale vinta contro la Bulgaria, in cui si riconfermò uno dei migliori azzurri, rimediò un'ammonizione per un fallo su Stoičkov e, essendo diffidato, fu costretto a saltare la finale contro il Brasile. Per Costacurta fu la seconda finale saltata per squalifica in meno di tre mesi (dopo quella di Champions League con il Milan).

    Euro '96

    Dopo l'epilogo del mondiale che vide l'Italia sconfitta ai calci di rigore, Costacurta giocò titolare anche l'Europeo 1996. Nella partita inaugurale del torneo (Italia-Russia 2-1), fu schierato dal primo minuto come difensore centrale in coppia con Apolloni. Nella seconda partita della fase a gironi, quella contro la Repubblica Ceca, la coppia difensiva non riconfermò le ottime prestazioni sfoggiate nella gara inaugurale: Apolloni fu espulso dopo solo mezz'ora di gioco, mentre Costacurta non riuscì a contenere le offensive dei cechi. Nell'ultima partita della fase a gironi, quella contro la Germania che sancì l'eliminazione degli azzurri, Costacurta fu schierato dal primo minuto, giocando una buona partita.

    Con Cesare Maldini ct

    Con l'arrivo di Cesare Maldini sulla panchina azzurra e l'esplosione dei difensori Cannavaro e Nesta, Costacurta conservò il posto da titolare e partecipò sia al Torneo di Francia nel 1997 che al Mondiale transalpino del 1998. Al Mondiale francese risultò uno dei migliori giocatori italiani. L'Italia raggiunse i quarti di finale che la videro opposta alla Francia padrona di casa, e Costacurta realizzò il terzo calcio di rigore della serie necessaria per assegnare la vittoria, allorquando la partita si protrasse oltre i tempi regolamentari e quelli supplementari sullo 0-0. Tuttavia, gli errori di Albertini e Di Biagio fecero sì che a passare il turno fossero gli avversari, in forza del punteggio di 3-4. Costacurta lasciò la Nazionale dopo il Mondiale, concludendo la sua carriera in azzurro con 59 presenze e 2 reti.

    CARRIERA CLUB

    StagioneSquadra
    Campionato
    CompPresReti
    Coppe Nazionali
    CompPresReti
    Coppe Continentali
    CompPresReti
    Altre Coppe
    CompPresReti
    Totali
    PresReti
    lug-set 1986MilanSerie A00Coppa Italia2020
    set 1986-87MonzaSerie C1300Coppa Italia10310
    1987-88MilanSerie A70Coppa Italia1080
    1988-89MilanSerie A260Coppa Italia70Coppa Campioni70Supercoppa Italiana10410
    1989-90Milan Serie A261Coppa Italia30Coppa Campioni80Supercoppa Uefa + Intercontinentale3 (2+1)0401
    1990-91MilanSerie A250Coppa Italia30Coppa Campioni40Supercoppa Uefa + Intercontinentale3 (2+1)0350
    1991-92MilanSerie A301Coppa Italia60361
    1992-93MilanSerie A310Coppa Italia60UCL100Supercoppa Italiana10480
    1993-94MilanSerie A300Coppa Italia20UCL110Supercoppa Ita+Uefa+Intercontinentale4 (1+2+1)0470
    1994-95MilanSerie A270Coppa Italia30UCL60Supercoppa Ita+Uefa+Intercontinentale4 (1+2+1)0400
    1995-96MilanSerie A300Coppa Italia30Coppa Uefa70400
    1996-97MilanSerie A300Coppa Italia30UCL50Supercoppa Italiana10390
    1997-98MilanSerie A290Coppa Italia80370
    1998-99MilanSerie A290Coppa Italia30320
    1999-2000MilanSerie A270Coppa Italia20UCL50Supercoppa Italiana10350
    2000-01MilanSerie A180Coppa Italia20UCL90290
    2001-02MilanSerie A210Coppa Italia30Coppa Uefa70310
    2002-03MilanSerie A180Coppa Italia50UCL100330
    2003-04MilanSerie A220Coppa Italia50UCL80Coppa Intercontinentale10360
    2004-05MilanSerie A140Coppa Italia30UCL50220
    2005-06MilanSerie A150Coppa Italia30UCL30210
    2006-07MilanSerie A31Coppa Italia50UCL30111
    Matteo Ronchetti Direttore responsabile