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Milan, Origi: “Voglio far parte della storia, grande accoglienza” | LIVE NEWS

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Divock Origi, nuovo acquisto del Milan in questo calciomercato estivo, si presenta in conferenza stampa a Milanello. Le sue parole in diretta

Stefano Bressi

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello dove tra poco, alle ore 14:00, si presenterà ufficialmente in conferenza stampa Divock Origi, il primo acquisto del Milan in questa sessione estiva di . Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta dell'ex centravanti del Liverpool. Un giovane bomber per il Milan di Pioli? Le ultime news di mercato >>>

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- 7 lug

Termina qui la conferenza stampa.

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Se può essere l'erede di Van Hege: "Grazie per avermi dato questo dettaglio della storia del calcio e anzi guarderò perché mi piace molto. Mi piacerebbe prometterlo, ma la più realistica è che farò del mio meglio. Perché il calcio è uno spettacolo per tutti e la bellezza è che non sappiamo cosa potrà succedere domani. Quello che farò è dare il meglio e spero di scrivere belle pagine di storia".

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Sul rapporto con gli allenatori: "Sono contento della mia esperienza con Klopp, con grandi emozioni e che si è conclusa in modo emozionale. Bellissima esperienza, ma sono pronto ad aprirne un'altra. Il segreto è essere concentrati sul dare il meglio. Così costruisci vere relazioni e veri rapporti. Questo voglio fare: dare il meglio per scrivere altri capitoli".

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Un messaggio a Lukaku e uno ai dirigenti sul perché prendere De Ketelaere: "Ai dirigenti non posso dire nulla perché qualsiasi decisione sarà quella giusta. Lukaku è un grande giocatore ed è bello per la Serie A averlo, per me è bello avere in campionato così tanti giocatori di livello. Voglio giocarci contro".

- 7 lug

Se ha parlato con Pioli o con qualche compagno: "Mi piacciono tutti, ho gradito la calorosissima accoglienza. Si sente quanto siano uniti, soprattutto dopo l'ultima stagione. Ho parlato con il Mister, vogliamo mantenere la riservatezza dei nostri contatti, ma posso dirvi che abbiamo entusiasmo di iniziare insieme e tante ambizioni. Per quanto riguarda la squadra si percepisce unione e passione: il Mister ha fatto un grande lavoro con tutti, infondendo passione e con l'idea che tutti devono dare il massimo. Devo assorbire il più possibile questo spirito per poi iniziare e competere".

- 7 lug

Cosa rappresenta questa tappa della carriera e come mai c'è stata questa empatia con i tifosi del Liverpool e se è felice dell'accoglienza: "Sono molto grato del mio percorso, di aver iniziato e poi aver passato maggior parte della carriera col Liverpool, apprezzo la mia carriera. Secondo me l'importante è massimare il potenziale al servizio del gruppo e dei tifosi. Essere al servizio del Milan e far parte di questa società mi porta a dare il meglio per tifosi e squadra. Speriamo di vincere come vuole la tifoseria e sono contento dell'accoglienza speciale".

- 7 lug

Sulla differenza tra calcio italiano e inglese: "Sicuramente sono campionati diversi. Ho avuto la fortuna e l'opportunità di giocare in contesti nazionali diversi: tedesca, francese, inglese... Sono situazioni diverse e da affrontare in modo diverso. Ogni squadra gioca sulle doti di ogni giocatore. Sono tutti competitivi per ottenere il risultato finale. La tatticità del gioco italiano può insegnarmi molto e voglio dare il mio contributo assimilando tutto".

- 7 lug

Come sta fisicamente e sui gol nei Derby: "Forse dall'esterno è apparsa questa situazione infortuni, ma ho giocato tanto col Liverpool; gli infortuni mi sono serviti per capire il mio corpo e tornare più forte. Controllo meglio il mio corpo poi. Mi sento benissimo e sento di avere il massimo dominio della mia fisicità. Sono pronto mentalmente anche. Difficile dire che ci sia una ricetta per i gol nei Derby, se non quella di prepararsi bene e vivere ogni partita come una sfida, ancor più quelle speciali. Non vedo l'ora di affrontare il Derby perché so che è una sfida speciale, ma non vedo l'ora anche di giocare le altre".

- 7 lug

Quanto è stato importante parlare con Maldini e Massara per accettare: "Sicuramente è stato decisivo. Maldini è il calciatore tra i più grandi al mondo. L'ho sempre seguito e può essere un grande esempio. Massara ha costruito qualcosa di fantastico e si vede dall'esterno, ma si sente anche dall'atmosfera che si respira. Ci sono valori e per me è un grande onore, sono grato di essere qui e di far parte di questo gruppo. Ci sono fondamenta importanti. Sono onorato di avere alla guida dirigenti con questa passione e determinazione, mi consentirà di esprimermi al meglio".

- 7 lug

Se pensa di poter portare al Milan la sua decisività in Champions o altro: "È importante per tutti essere decisivi, ma come dicevo prima è molto importante il processo di sviluppo, di crescita, miglioramento e continuità. Deve esserci continuità. Sia in allenamento o in partita. Per condividere momenti belli con i tifosi. Non si sa quando arriveranno, ma quello è l'obiettivo".

- 7 lug

Quando e perché ha scelto il Milan e chi gli piacerebbe imitare del passato rossonero: "Alla fine della scorsa stagione ho avuto dei dialoghi, ma in quel momento ero concentrato sul Liverpool, ma alla fine ho capito ancora meglio il progetto del Milan, che ho condiviso e per me è stato un onore poter far parte di questa storia. Continua da anni e questa società tramanda il tutto da generazioni. Mettermi al servizio del gruppo è stata una decisione chiara. Non posso che essere contento. Ci sono tantissimi grandi giocatori che hanno giocato al Milan, facendone la storia. Difficile fare un nome. Penso a Van Basten, a Shevchenko, a Inzaghi e tanti altri. Tutti fanno parte della cultura speciale di questa squadra. Penso sia importante fare il proprio percorso, ma inserendosi in questa cultura che fa la storia del Milan: si può prendere ispirazione da qualsiasi giocatore, che possono anche essere di altri ruoli o non calciatori. Devo sempre migliorarmi e crescere".

- 7 lug

Sui gol pesanti di Giroud, caratteristica comune: "Ho seguito il campionato scorso, i gol importanti di Giroud, quelli con l'Inter... Sono tutti gesti che fanno parte della continuità di un processo. Noi attaccanti dobbiamo prepararci a dare il colpo decisivo, ma si fa con un processo: dall'allenamento alla preparazione tecnica e tattica. Recuperare dai problemi... Poi dare il meglio. È il bello del calcio, poi qualcosa succede se hai preparato tutto bene. Io do sempre il meglio, come tutti dobbiamo fare".

- 7 lug

Se ha sentito vibrazioni quando ha affrontato il Milan a San Siro in Champions lo scorso anno: "Assolutamente sì, ho sentito la storia e la cultura, oltre all'entusiasmo. Noi che abbiamo avuto l'onore e il privilegio di giocare alla Scala del calcio, anche quando il primo gol segnato dal Milan ha fatto esplodere lo stadio. C'è un bel rapporto nella squadra".

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