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- 12 lug
Termina qui la conferenza stampa.
- 12 lug
Se c'è un portiere che lo affascina a parte Maignan: "Ci sono tanti portieri. Ter Stegen mi piace molto, è molto forte. Anche se è dell'Inter, però, Handanovic nei migliori anni è stato fortissimo e uno dei miei modelli. Courtois e Oblak... Questi, ognuno ha le proprie caratteristiche. Ce ne sono tanti, non ce n'è uno che seguo".
- 12 lug
Come se la cava con i piedi: "Dipende dal gioco. Con l'Atalanta non giocavamo dal basso. Mi devo abituare sicuramente. Però tanto è dettato dal gioco e da come si muovono i compagni. Puoi essere bravo, ma se non si muovono bene vai in difficoltà perché non hai giocate. Aiuta il sistema di gioco. So cosa vuole il Mister e cercherò di adattarmi. Sono un portiere fatto e devo essere veloce ad adattarmi".
- 12 lug
Cosa può dare lui a Maignan e agli altri: "Antonio è grande, quindi è lui che deve dare a me. Lo ascolto e basta. Maignan non so, mi sembra già molto inquadrato. Non credo abbia bisogno di altre cose o altri consigli. Però secondo me si può aiutare dando ritmo agli allenamenti, stimolandolo. Queste sono le uniche cose che posso dargli, ma è già un portiere importante, formato e non è un ragazzino. Già molto maturo. Ha già vinto campionati. Un portiere importante. Io posso dare solo quello. Andare forte in allenamento ed essere affidabile".
- 12 lug
Se aveva altre offerte per essere titolare, se Ruben ha dimostrato personalità e se si è parlato di Pulisic: "Al momento di Pulisic non abbiamo parlato, abbiamo fatto solo allenamento. No, non avevo offerte perché avevo questo accordo da tempo. Siamo andati diretti su questa strada. Sentire il Milan era già troppo importante. Ruben si vede che è un giocatore importante, con fisicità importante. Non lo conosco bene ancora, ma ci darà una mano anche per la sua esperienza".
- 12 lug
Se è curioso di allenarsi con qualcuno dei compagni e se c'è una partita che vorrebbe giocare: "Non perché voglio fare il... Però voglio vedere Maignan da vicino, sono sincero. Anche con Mirante penso di poter imparare. Mi darà una grossa mano. Da portiere mi verrebbe da dire Rafael Leao, ma poi bisogna vedere se ti fa piacere giocarci. Più il giocatore è di livello, più è stimolante. Sono tutti di livello e per me va benissimo. Per me giocare anche Bologna-Milan alla prima va benissimo. Anzi no perché è fuori casa. Una qualsiasi a San Siro va bene".
- 12 lug
Se Pioli gli ha chiesto qualcosa di particolare: "Ci siamo sentiti spesso in questi anni, perché abbiamo vissuto un'esperienza particolare ed è rimasto quel legame. Ho il vantaggio di conoscere l'allenatore, ma non mi ha chiesto cose particolari dal punto di vista umano. Devono arrivare i Nazionali, poi ci sarà tempo per parlare. Pioli parla molto, ti confronti molto e ti spiega bene le cose".
- 12 lug
PM - Come mai ha deciso di venire al Milan una volta diventato titolare: "Io ho giocato titolare solo le ultime dieci. La scelta era già stata fatta. Per me era difficile dire di no, per tante cose. Ho dato tutto lì. Sono contento di aver fatto quel percorso, dalle giovanili alla prima squadra. È stata la scelta giusta per tutti. Hanno tanti portieri e non credo si strapperanno i capelli. Penso sia giusto così".
- 12 lug
Se pensa di poter dare una mano giocando ogni tanto: "Sicuramente nelle tre competizioni c'è bisogno di tutti, non solo in campo. C'è bisogno di spingere il gruppo. Devo essere pronto. Se non si gioca per sei o sette mesi devi fare bene quando ti buttano dentro e poi non hai un'altra occasione spesso. Devi esser bravo".
- 12 lug
Come ha visto Maignan in questi anni e come sarà la convivenza: "Quando è arrivato due anni fa, quando abbiamo giocato una delle prime partite in campionato avevo detto al mister che era fortissimo. Dopo l'addio di Donnarumma era difficile rimpiazzarlo. Però io gliel'ho detto subito che fosse un portiere importantissimo. Mi ha confermato anche lui questo. Io mi sono sempre adattato e mi sono sempre trovato benissimo. Non sono giovanissimo, ma posso imparare tanto da lui. Io sono vecchia scuola, lui è molto moderno. Molto diverso. Voglio cercare di rubargli queste cose. Io ho le mie caratteristiche. Se e quando dovrò giocare, devo fare ciò che posso fare io. Non fare quello che fa lui. Lui è lui e io sono io, però voglio imparare".
- 12 lug
Se ha pensato al cerchio che si chiude, lui che ritrova Pioli dove Astori è cresciuto: "Col Mister abbiamo vissuto quella esperienza bruttissima. Lui ha fatto tutte le giovanili qui, ma dico la verità: non ci ho pensato. Me lo porto sempre dentro. Mi ha insegnato tanto. Sapeva come dirti le cose e al momento giusto. Era capitano e noi eravamo giovani. Poi ho conosciuto la sua famiglia ed è una persona che ci portiamo dentro. Tra me e il Mister c'è questo legame anche per quell'anno vissuto insieme. Sono contento di tornare a lavorare con lui".
- 12 lug
Se viene al Milan con le caratteristiche di essere serio e sempre pronto: "Non penso di eccellere in grandi qualità, ho fatto gavetta. Mi sono portato dietro i valori, nessuno mi ha mai regalato niente. Per me era un sogno arrivare in Serie A ed esserci per il decimo anno di fila è un sogno".
- 12 lug
Se si è trovato al momento giusto col Milan: "È l'ultimo step della mia carriera. Essere qui è un sogno. Non lo dico solo per far vedere. Non è una frase fatta. Devo ancora realizzare. Sapevo da un po' del mio cambio, ma penso sia il momento giusto. Penso di essere maturato molto negli ultimi due o tre anni".
Oggi, mercoledì 12 luglio 2023, il Milan di Stefano Pioli presenta, in conferenza stampa a Milanello, uno dei suoi nuovi acquisti. Si tratta del portiere italiano Marco Sportiello, classe 1992, prelevato a parametro zero dopo l'esperienza all'Atalanta e messo sotto contratto fino al 30 giugno 2027. Restate con noi, dunque, per il LIVE testuale della conferenza di Sportiello: non perdetevi neanche una sua dichiarazione, in diretta! Milan, in rialzo le quotazioni di un bomber >>>
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