Il tecnico rossonero Stefano Pioli introduce i temi principali di Milan-Cagliari, match valido per la 2^ giornata di Serie A, in conferenza stampa oggi a Milanello. L'inizio è previsto per le ore 14:00. Il Diavolo cercherà altri tre punti, già importanti, dopo quelli all'esordio, per iniziare subito con il piede giusto il campionato e rispondere alle squadre che hanno già vinto ieri e quelle che vinceranno oggi. Restate su 'PianetaMilan.it' per non perdere neanche una dichiarazione di Pioli in conferenza in vista di Milan-Cagliari di domani sera a San Siro. Fischio d'inizio programmato per le 20:45. Sarà l'ultima partita della seconda giornata di questo nuovo campionato. Le Top News di calciomercato sul Milan: attesa per Bakayoko, Faivre obiettivo numero uno
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Milan-Cagliari, Pioli: “Dobbiamo emozionare ed emozionarci” | NEWS
Pioli, tecnico rossonero, presenta in conferenza i temi principali di Milan-Cagliari. Ecco tutte le sue dichiarazioni sulla partita.
- 28 ago
Se l'Italia di Mancini può essere un modello anche per la Champions: "Speriamo di ottenere gli stessi risultati. Sicuramente nell'entusiasmo siamo simili. Il passato storico non deve essere un peso, ma uno stimolo. Giocheremo ogni partita di Champions al massimo".
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Che Cagliari si aspetta: "Sicuramente nelle partite precedenti non ha aspettato, ma ha provato a fare calcio offensivo e pressione alta. Penso sia normale all'inizio, quando la classifica non mette pressione. Quando prepariamo le partite non sappiamo quale sarà il suo atteggiamento. Dovremo interpretare bene le posizioni. Qualche spazio si può trovare. La maturità di una squadra è quella di leggere le situazioni".
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Se sul rinvio del portiere si può tenere giocatori più alti: "Sì, anche perché non c'è fuorigioco".
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Sul Milan sfavorito in Champions, se è pronto a entrare nella leggenda: "Dobbiamo intanto essere pronti domani. Poi abbiamo voluto fortemente la Champions. Sappiamo che è la competizione più importante e faremo di tutto per essere competitivi e protagonisti in un girone difficile".
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Su Bennacer: "La condizione è piaciuta, è pronto per giocare. Poi vedremo che scelte farò. Bisogna aspettarsi prestazioni importanti perché sa riempire il campo. Ha tutto".
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Sulla sosta Nazionali: "Si sapeva che ci sarebbe stata la sosta. Milan sempre attento ai protocolli, mai avuti problemi ai rientri. Noi andiamo avanti rispettando ciò che ci viene detto".
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Su Tonali: "Quello che ho detto per Brahim, vale per Sandro. Volere a tutti i costi il Milan significa aver capito di essere in un ambiente ideale. Essere orgoglioso dei colori indossati tutti i giorni. Fanno la differenza queste cose. Sentiamo la responsabilità, ma è anche un piacere difendere questi colori. Mi aspettavo questa crescita, ha tutto per essere completo e un tuttocampista. Crescita costante, ma ha avuto momenti difficili ed è normale. Bisogna conviverci e lavorare per migliorare. Ha fatto tutto questo e ora è più lucido. Ora è completo".
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Se ha trovato Brahim Diaz più cresciuto: "Certamente, veniva dall'estero ed è giovane. Anche altri. Siamo tutti cresciuti. Abbiamo voglia di fare, giocare e migliorare. Dobbiamo mantenere lo spirito e l'entusiasmo".
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Se Krunic può essere l'uomo in più: "Credo che quest'anno, ma anche l'anno scorso, abbiamo bisogno di tantissimi titolari per essere sempre competitivi. Penso che alla fine avrò tanti titolari. Dobbiamo alzare il livello. Krunic è un titolare perché è intelligente, partecipa a entrambe le fasi con molta intelligenza. Io farò scelte partita per partita e dovranno farsi trovare pronti".
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Se i lanci dal portiere sono una caratteristica di Maignan o si sarebbero provate lo stesso: "Dipende dagli avversari. Maignan ci dà questa possibilità. Noi vogliamo palleggiare, ma poi dipende. Dobbiamo fare le scelte giuste".
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Se si aspetta più gol dalla trequarti e come stanno Kessie e Ibra: "Per quanto riguarda i gol, noi dobbiamo creare tanto. Poi chi arriva non è importante, anzi più siamo imprevedibile e più sarà difficile prendere contromisure. Zlatan e Franck stanno migliorando, spero siano pronti dopo la sosta e che dalla prossima settimana lavorino col gruppo".
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Se spera di avere Bakayoko in panchina e sulla pressione dei tifosi: "Non è del Milan, quindi non posso dire niente. Non siamo giovani. Solo come anagrafica. Siamo una squadra esperta e i nostri tifosi faranno solo bene".
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Come migliorare l'ultimo quarto di campo: "Leggendo meglio le situazioni. Se c'è la profondità cercarla, altrimenti no. Avere la superiorità numerica. Va al di là del singolo, è una lettura di squadra. Poi se arrivano o no certi giocatori, noi i giocatori di qualità li abbiamo. Troveremo squadre che si chiuderanno e che ci verranno a prendere, le squadre mature sanno capire. Non so se il Cagliari giocherà come a maggio, dovremo essere bravi a leggere la partita. La crescita deve arrivare con la lettura delle situazioni che cambiano velocemente in campo".
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Sul problema San Siro: "Vogliamo risolverlo. Sarà difficile ripetere i risultati in trasferta, quindi migliorare il rendimento in casa, soprattutto con i tifosi, sarà il nostro obiettivo".
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In cosa il Milan può migliorare: "D'estate abbiamo lavorato bene e abbiamo fatto amichevoli di livello. La squadra ha giocato con padronanza, cercando sempre di essere in controllo. La cosa più importante è provare a essere più pericolosi. Non sempre creiamo occasioni da gol chiare. Dobbiamo far meglio nell'ultimo quarto di campo, la più importante".
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Come sta Pellegri e sui tifosi: "Buone condizioni, ma non ottimali. Stiamo facendo le valutazioni per lavorare con continuità. Non sarà convocato. Sta abbastanza bene, gli servirà la sosta. Per quanto riguarda i tifosi, la vera magia dell'anno scorso è che noi sentivamo i tifosi anche se lontani. Penso sia stato reciproco. È stato bellissimo lunedì, è stato bellissimo stamattina a Milanello e sarà bellissimo domani allo stadio. Dobbiamo mantenere questa compattezza. Per far sì che la stagione sia esaltante".
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Se ha paura di perdere Kessie: "Pensiamo solo a domani. Ragioniamo così. Per quanto riguarda il mercato e i rinnovi, mancano ancora giorni importanti. Le valutazioni si fanno alla fine".
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Se pensa che è cambiata l'idea che le altre hanno del Milan: "Noi dobbiamo avere sempre entusiasmo. Lo abbiamo tutti i giorni e verrà semplice così mantenerlo. Dobbiamo essere così. Dobbiamo emozionarci e fare emozionare. Quello che pensano gli avversari non lo so, ma noi siamo cresciuti. Se l'anno scorso eravamo la sorpresa, ora dobbiamo confermarci".
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Com'è cambiato il Milan dallo 0-0 di maggio: "Siamo cresciuti tutti in consapevolezza, abbiamo presente le caratteristiche e il modo di giocare. L'importante è che la squadra entri in campo con idee chiare e le porti avanti, anche con le difficoltà, che ci saranno. L'importante è avere compattezza, intensità e qualità".
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Cosa lo stuzzica sulla crescita della squadra e su Ronaldo: "Mi stimola molto la voglia dei giocatori di lavorare e migliorare. Ogni partita ci fa crescere e ogni partita dà spunti. Le partite le prepariamo in un certo modo, ma poi vanno capite. Capire cosa fare. La partenza di Cristiano Ronaldo è inaspettata, ma non cambiano le gerarchie. Sette squadre forti".
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Su come è importante pensare solo alla partita: "È la priorità e l'abbiamo fatto tutta la settimana. Abbiamo iniziato bene, ora dobbiamo continuare. Affrontiamo una squadra difficile, ben strutturata".
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