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Conferenza Milan-Como, Conceicao: “Da mesi si parla solo di futuro” | LIVE News

Stefano Bressi Redattore 
Sergio Conceicao, allenatore rossonero, presenta in conferenza stampa a Milanello i temi principali di Milan-Como: il LIVE testuale

+++ MILAN-COMO: LA CONFERENZA DI CONCEICAO LIVE +++

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Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello, dove tra poco, alle 13:30, andrà in scena la conferenza stampa di Sergio Conceicao, allenatore rossonero, alla vigilia di Milan-Como, partita valida per la 29^ giornata della Serie A 2024-2025. Restate con noi, dunque, per il LIVE testuale della conferenza del tecnico portoghese. Qui tutte le dichiarazioni in diretta!

15/03/2025 - 18:00
MILAN
COMO

Termina qui la conferenza stampa.

PM - Se Theo Hernandez può essere un quinto e se Tammy Abraham in coppia con Gimenez è una soluzione: "Dipende dalla strategia della partita. Mi piace giocare con due giocatori davanti. Adesso partire dall'inizio penso di no. Per quanto riguarda Theo Hernandez, non posso castrare la sua capacità offensiva. Devo lasciarlo andare e trovare equilibrio per farglielo fare. Così che possa dare ciò che ha dato a Lecce, essendo decisivo".

Come sta Ruben e se può essere il giocatore del finale di stagione: "Lo conosco, non l'ho mai avuto. Non è ancora al 100%, ma mi piace molto. È forte e arriva bene in area avversaria. Fisicamente è un mostro e spero di averlo disponibile. L'anno scorso ha fatto 10 gol".

Se Sacchi gli ha risposto: "Ho una stima grande. Magari i messaggi sono da giovani, non li vede. È stato un mio allenatore, ha fatto la storia e lo abbraccio".

Se si capisce perché il Milan subisce sempre gol molto simili: "Quando l'avversario fa gol c'è spesso un errore. Collettivo o individuale. Ovunque, non solo qui. Si deve lavorare sui dettagli. Abbiamo fatto una riunione video per analizzare. A volte dobbiamo capire come fermare i contropiede, a volte anche in parità numerica possiamo farlo. Abbiamo giocatori veloci. Stiamo lavorando per questo. Sono contento di lavorare su situazioni che prima era difficile affrontare solo in video, adesso sul campo è diverso. Vedono lo spazio, sanno cosa devono fare. Non si sistema da un giorno all'altro, perfetto non si è neanche dopo anni, ma stiamo facendo questo".

Quanto è vicino a trovare la soluzione tattica per il Milan e sulle difficoltà di Gimenez: "In queste settimane abbiamo avuto tempo di lavorare su altro, ma sugli attaccanti abbiamo fatto lavoro specifico per la loro posizione. L'equilibrio è questione di squadra: come reagisci quando perdi palla, soprattutto se sei alto; ma anche dove devi stare vicino all'attaccante avversario; la copertura difensiva... Non attacca solo l'attaccante, si comincia dal portiere. Dobbiamo lavorare su ogni reparto e stiamo lavorando per raggiungere l'equilibrio: essere pericolosi e non concedere possibilità".

Se ha il rammarico di non essere arrivato a inizio stagione per poter lavorare da subito con tempo e sulle ottime prestazioni di Rafa Leao ultimamente, ma migliori quando subentra: "Siete molto esperti e bravi come giornalisti, arrivate in modo simpatico al punto. Il rammarico non c'è. Quando sono arrivato conoscevo il calendario. C'erano già principi di gioco chiari. Non mi piace individualizzare su Rafa Leao, che però è uno dei migliori giocatori del campionato e uno dei migliori al mondo può diventarlo. Ha detto che è disponibile in ogni momento, abbiamo un rapporto fantastico e vuole aiutare la squadra sempre, sia che giochi titolare che se subentri".

Se è una motivazione in più provare a battere il Como visto che Fabregas è stato accostato al Milan anche: "Se la motivazione partisse da lì, sarei malato. No. Assolutamente no. La motivazione arriva dal voler vincere una partita. Sarà difficile, contro un bravo allenatore e una squadra di qualità. Dobbiamo fare 3 punti, poi contro chi non conta. Dobbiamo studiare i loro punti forti e le loro debolezze, partendo da lì e facendo il nostro lavoro. Concentrandoci comunque su di noi. Noi giochiamo contro il Como, non io contro l'altro allenatore, non conta".

Su questa settimana in cui si è parlato solo del futuro: "Ormai è un mese e mezzo. Non una settimana. Da sempre. Io posso controllare solo ciò che facciamo in allenamento. Sono abituato a tutto. A volte sembra una mancanza di rispetto, ma è il calcio".

Sulle sconfitte dopo le rimonte: "Cerchiamo di lavorare sotto tutti i punti di vista. Fisico, tattico ed emozionale. L'abbiamo fatto e sono molto soddisfatto di questa settimana, com'ero anche la scorsa settimana. Con il Lecce avevamo creato occasioni chiare, hanno segnato al primo tiro. Nel secondo tempo abbiamo creato tanto e potevamo fare anche più di 3 gol. Le altre comunque hanno qualità e bravi allenatori. Qui in Italia nessuna partita è facile. Una volta era diverso, ora è più equilibrato e difficile".

Se la Champions League è ancora fattibile: "Lottiamo tutti i giorni per avere una rivoluzione e un'evoluzione come squadra. Solo così i risultati migliorano. Pensiamo al presente, domani affrontiamo un bel Como, non c'è bisogno di pensare troppo avanti. Lavoriamo tutti i giorni e hanno piacere nel farlo. A volte lavoriamo davvero forte e sono contenti. Il gruppo sta bene, cerchiamo di mettere in campo ciò che facciamo in allenamento. Voi non lo vedete, ma mi hanno dato risposte straordinarie in allenamento. I conti li facciamo alla fine".

Quanto sta servendo la settimana libera e che risultati ha visto: "Molto importante. Siamo nella seconda settimana senza impegni ed è stato importante lavorare su alcune situazioni di gioco e a livello fisico, ne avevamo bisogno. La risposta dei ragazzi è stata fantastica come spirito. Mi piace vedere lo spirito che hanno, anche nella partitella. Sono allegri e contenti, stiamo lavorando su cose su cui non avevamo mai lavorato tutti insieme".