Milan, Pioli: “Cresciuti tanto,Kessie è sereno” | Conferenza pre Salernitana

Termina qui la conferenza stampa.

Su Perotti e Ribery: "Sono sempre stati di qualità e hanno trovato giocate vincenti. Vanno controllati bene".

Sull'avere la rosa completa per una settimana di lavoro: "Alza il livello e sono fattori importanti".

Se domani può dare una spinta in più e qual è il segreto per tenere alta la concentrazione: "Sarà difficile e complicata, dobbiamo fare scelte giuste. Il fatto di non sapere come giocheranno gli avversari ci obbliga a essere lucidi. Dobbiamo essere preparati a ogni situazione di gioco".

Se è più curioso, eccitato o emozionato: "Tiro fuori un quarto. Preoccupato. Prima delle partite lo sono sempre. Cerco di stimolare i giocatori a dare il massimo. Poi il resto viene di conseguenza".

Se il Milan è tra le prime 16 squadre d'Europa: "No, perché non siamo passati ai giorni e al momento le 16 più forti d'Europa stanno giocando e noi siamo fuori. Oggi sicuramente siamo molto più forti di quando abbiamo iniziato i gironi. Questo sicuramente e mi sarebbe piaciuto affrontare ora certi tipi di impegni. Però dobbiamo crescere tanto e lo stiamo facendo e sarà importante tornare a giocare in Champions l'anno prossimo".

Su Maignan: "Devo dire che mi stupisce poco perché quando gli avevo parlato prima di arrivare al Milan e durante l'estate era determinato e curioso. Voleva mettersi a disposizione, lavorare tanto e migliorare. Fa di tutto per spronare i compagni e sono situazioni importanti per una squadra che rimane giovane".

Se si può approfittare degli impegni europei delle altre: "Mancano tante partite, tutti siamo allo stesso livello e tutti sappiamo che bisogna vincere tante partite".

Cosa pensa dei giudizi che danno sempre il Milan come sfavorito: "Rispetto tutte le opinioni, ma noi dobbiamo trovare convinzione nelle nostre qualità e nel nostro modo di stare insieme. Troveremo forza così".

Su Lazetic: "Chiaro che appena arrivati i giocatori fanno dei test che ci dicono la condizione. Pur avendo lavorato alla riprese del campionato con la Stella Rossa è indietro, ha bisogno di lavoro personalizzato per non incorrere in infortuni. Ha bisogno di ancora una settimana o dieci giorni. Ha belle caratteristiche, ma dobbiamo ancora scoprirlo".

Sui tanti corner battuti ma i pochi gol segnati: "Bisogna migliorarli lavorando, cercando di avere più qualità e precisione per chi va a calciare e tempi di attacco alla porta migliori".

Le differenze tra Kessie e Bennacer: "Sono completi, possono interpretare la fase di costruzione e quella difensiva. Bennacer ha una potenza esplosiva nei primi metri che gli consente di saltare l'uomo e non farsi superare. Kessie ha grande fisicità".

Su Messias: "Il livello di condizione di tutti è buono in questo momento. La testa è buona al momento. Messias sta bene, mi aspetto tanto da lui perché ha qualità per determinare in modo più incisivo e concreto. Sta facendo bene".

Sullo spirito di adattamento e la competizione interna: "Per noi è importantissima e non abbiamo preparato o pensato a una partita di secondo piano. Per un allenatore è fondamentale la disponibilità di tutti i giocatori. E io ce l'ho. C'è grande partecipazione e dobbiamo insistere se vogliamo mantenere alto il livello".

La distanza tra calcio italiano e calcio inglese: "Credo sia stato un risultato netto quello di martedì, ma solo nel risultato. L'Inter ha dimostrato di essere vicina a una delle migliori d'Europa. La differenza è ampia, anche economicamente. Possono fare investimenti superiori a noi e dobbiamo avere idee, qualità e inventiva. Le inglesi sono le più forti, ma le italiane stanno crescendo bene".

Allo Scudetto ci crede tanto, il giusto o non ci pensa e se pensa sia necessario trovare continuità con le piccole: "Noi pensiamo di fare il massimo per vincere la prossima partita. È il nostro unico pensiero. Una partita alla volta, vogliamo cercare di vincerle tutte per migliorare la classifica dell'anno scorso. Bisogna vincere tante partite, non è importante con chi, ma pensiamo a domani".

Su Rebic: "Sta meglio, anche il minutaggio con la Sampdoria lo ha aiutato a trovare ritmo e lucidità. Per me è entrato bene, poi gli è mancata la giocata vincente, ma si è fatto trovare presente. È importante e ci darà il proprio apporto".

Su Kessie: "L'ho visto sereno e concentrato come lo è sempre stato. La situazione è positiva, ma parlo di tutto il gruppo. Sono volenterosi e compatti. Dobbiamo dare il massimo e non ci sono problemi".

Come gestire la rosa a disposizione ora che si gioca meno: "Per noi è normale dare il massimo giorno per giorno. Sanno che possono mettermi in difficoltà facendomi vedere in allenamento intensità e qualità. Non abbiamo tante partite, ma dopo domani avremo tre partite molto vicine. L'importante è che stiano bene e siano pronti. Poi farò le scelte".

Sull'entusiasmo e sulle difficoltà della partita: "Nei miei giocatori vedo positività e fiducia. Concentrazione per le nostre situazioni ed è la cosa importante. Sappiamo benissimo che la stagione è lunga e che dobbiamo spingere al massimo. Le incognite per domani ci sono tutte, ma siamo preparati bene. Non sappiamo come giocheranno gli avversari, ma siamo pronti ad affrontare ogni posizione degli avversari. Sarà importante l'approccio e la qualità delle scelte".

Su Ibrahimovic: "Sta meglio e tornerà a correre presto, ma è prematuro dire quando tornerà. Dobbiamo solo dare il massimo, mancano tante partite e dobbiamo restare concentrati".

Sul match da primi: "La classifica non è veritiera ancora, perché Inter e Atalanta devono recuperare le partite. Non siamo concentrati sul primo posto, ma sul dare continuità alle prestazioni. Se sono positive, il risultato è positivo. Le pressioni ci sono, ma siamo pronti a reggerle".

Qual è il parametro per cui sceglie Brahim Diaz o Kessie: "Sono due giocatori diversi. In primis c'è la condizione fisica dei giocatori. Poi le caratteristiche per interpretare al meglio la partita. Andrò sulle nostre valutazioni per schierare una squadra con energie e compatta".

Cos'è cambiato dal Derby vinto: "Ogni partita ha una lettura particolare. Abbiamo capito che se stiamo nella partita, anche mentalmente e nei momenti difficili, abbiamo le carte in regola per vincerle. È una consapevolezza che bisogna avere, sapendo che le partite vanno affrontate con consapevolezza".

Le differenze della Salernitana rispetto all'andata: "Significa più incognite del solito. Abbiamo sviluppato una settimana più sulle nostre situazioni. Il cambio di allenatore molto recente ci impedisce di sapere come scenderanno in campo. Conosciamo i giocatori, ma sono molto diversi da quelli dell'andata. Partita da affrontare con attenzione e concentrazione".