Il tecnico rossonero Stefano Pioli introduce i temi principali di Sampdoria-Milan, match valido per la 1^ giornata di Serie A, in conferenza stampa oggi a Milanello. L'inizio è previsto per le ore 14:00. Il Diavolo cercherà i primi tre punti della stagione, già importanti, per iniziare subito con il piede giusto il campionato e rispondere alle squadre che hanno già vinto ieri e quelle che vinceranno oggi. Restate su 'PianetaMilan.it' per non perdere neanche una dichiarazione di Pioli in conferenza in vista di Sampdoria-Milan di domani sera allo Stadio Marassi. Fischio d'inizio programmato per le 20:45. Sarà l'ultima partita della prima giornata di questo nuovo campionato. Intanto sono in arrivo Bakayoko e Pellegri al Milan, questione di ore >>>
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Sampdoria-Milan, Pioli: “Mai stati così forti con me” | LIVE NEWS
Pioli, tecnico rossonero, presenta in conferenza i temi principali di Sampdoria-Milan. Ecco tutte le sue dichiarazioni sulla partita.
- 22 ago
Finisce così la conferenza stampa di Pioli.
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Che sensazioni ha: "Sono emozionato. L'inizio dà sempre emozioni. L'8 luglio pensavo avessimo tempo, invece è volato. Emozionato perché so che siamo in un grande club, con grandi aspettative. Sicuro però del nostro lavoro, della nostra qualità, della nostra voglia di sentirci uniti. Emozionato di ritrovare i nostri tifosi, che saranno un'arma in più. Ci daranno la voglia di andare oltre i limiti. Voglioso di cominciare con entusiasmo".
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Sulla fascia da capitano: "Il capitano è Romagnoli. Se capiterà che non gioca, si sceglierà il vice in base alle annate al Milan. Non credo sia così importante chi porta la fascia al braccio. Credo sia importante avere giocatori che hanno passione. Tutto questo c'è e sono molto positivo".
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La sua griglia di partenza: "Difficilissima. Sono sette squadre che possono vincere lo Scudetto. Ci sarà più equilibrio. L'Inter si è allontanata, anche perché uscita dalla Champions. Di certo restano favoriti, poi gli altri ce la siamo giocata tutti. La Juve è forte, il Napoli anche, noi siamo forti. Pure l'Atalanta. È complicato per tutti. Giocare con queste squadre significa avere scontri difficili dove puoi anche non vincere, per questo sono importanti le altre partite. Domani dobbiamo dimostrare di essere pronti".
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Se pensa che la casella trequartista possa restare vuota: "Bisogna ragionarne il 31 agosto. Domani intanto abbiamo una squadra competitiva".
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Su Kessie: "Ha avuto un'estate particolare. Prima si è sposato, poi ha fatto le Olimpiadi, poco riposo e poi purtroppo si è fatto male. L'ho visto sereno. Stanno parlando con la società e credo ci sia la volontà di entrambi di proseguire insieme".
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Su Calhanoglu e se si cerca un trequartista: "Non stiamo cercando un giocatore simile a lui, ma di migliorare la squadra. Si può fare in ogni reparto. I dirigenti si faranno trovare pronti. Credo che abbiamo già caratteristiche importanti e giocatori di qualità, soprattutto in attacco".
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In che cosa il Milan è più forte e cosa cambierà: "Dovrà essere un Milan padrone di se stesso. Sempre nella partita, anche quando si faranno difficili e ci saranno. Dovremo avere sempre una nostra identità e mentalità. Una squadra che sa di avere qualità. Il mercato non è ancora finito. Vedremo dove saremo e con chi saremo il 31. Abbiamo una mentalità da squadra".
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Su Ibrahimovic: "Fisicamente sta sicuramente meglio. Non ha ancora iniziato con la squadra, la prossima settimana sarà molto importante. Se andrà come tutti ci auguriamo, poi nella sosta rientrerà con noi. Il suo ruolo è sempre quello del leader carismatico e tecnico. Un punto di riferimento importantissimo. Mentalmente sta benissimo e sa che può essere determinante. È motivato e non vediamo l'ora".
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Sulla Sampdoria: "Abbiamo visto la partita con l'Alessandria, difendono molto bene e hanno una grande identità. Sono pericolosi in ripartenza e sulle palle inattive. È un debutto complicato. Abbiamo fatto il massimo e vogliamo iniziare bene".
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Se ha sentito Donnarumma e cosa pensa di Maignan: "Ho ringraziato tutti i giocatori che ci hanno aiutato l'anno scorso. Ora è una nuova stagione. Di Mike sono contentissimo. È curioso e a volte diffidente. Vuole capire, perché a volte proponiamo cose diverse. Sono molto contento. È molto, molto forte e ci darà il suo contributo".
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Se per Tonali è un esame di maturità e cosa gli chiede: "Questa domanda me l'aspetto per tutto il campionato. Dobbiamo superare esami ogni tre giorni tutti noi. Dobbiamo dimostrare di essere a un certo livello. Sono convinto di allenare una squadra forte e che sta crescendo. Da lui ci si aspetta prestazioni da centrocampista completo, ha una gamba che altri non hanno. Ora si muove meglio, deve continuare così. Il tanto lavoro fatto e qualche difficoltà gli è servita per crescere e dimostrerà le sue qualità. Resta un giocatore giovane e quindi è normale qualche errore".
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Su Giroud: "Sicuramente è un grande professionista, di alto livello e spessore. Un giocatore intelligente. Di quelli che fanno giocare bene. Sa come muoversi, sa cosa fare ed è disponibile. Si è inserito bene perché ha voglia di apprendere. Ci porterà tanta esperienza. Dipende dalla singola partita attacco a due o no. Abbiamo fatto amichevoli di alto livello, forse tranne l'ultima. Erano squadre avanti rispetto a noi. Giroud può giocare benissimo con due punte, con il trequartista o con attaccanti esterni. Siamo in continuo sviluppo".
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Se è il suo Milan più forte: "Credo di sì perché i giocatori sono cresciuti e sono consapevoli. Ho trovato giocatori giovani, diversi. Come Leao o Tonali. Sono più maturi e forti. Ci manca qualcosa, perché Ibra e Franck sono fuori, Bennacer non sta benissimo e Florenzi è arrivato ieri. Il gruppo è forte. Non significa che vinceremo tutto, ma che vogliamo vincere sempre. Il campionato è di alto livello, le sette squadre che vogliono vincere sono vicine. Noi siamo arrivati secondi e la quinta a tre punti. Dobbiamo mantenere la nostra mentalità. Poi c'è la Champions. L'abbiamo voluta e dobbiamo provare a essere protagonisti".
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Sulla continuità: "La squadra ha ormai dentro principi di gioco e dobbiamo sfruttarlo. Però non possiamo continuare con lo stesso canovaccio. Nel calcio moderno non si può averne uno solo. Già lo scorso anno variavamo. Il nostro obiettivo e ideale è quello di sfruttare le caratteristiche anche in base agli avversari. Non siamo vincolati a sistemi di gioco, ma a principi. Come giocare un calcio veloce, intenso. Richiede sforzo e spirito di squadra. Veniamo da un percorso importante e dobbiamo confermarci".
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Se sono arrivati giocatori che avevano voglia, come voleva: "Sì, sono contento di chi è arrivato. Hanno tutti vinto, hanno esperienza ad alti livelli. Sanno cosa significa vincere. Sono professionisti e si sono inseriti bene. Un gruppo ancora più motivato. Hanno fatto il meglio per arrivare bene a domani".
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