Bologna-Milan, Pioli: “Contento del mercato. Tutti insieme davanti è possibile” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza stampa.

Tra quelli che già c'erano, qualcuno è arrivato diverso e cresciuto: "Tutti, perché la scorsa stagione ci ha insegnato tanto, anche perché il nostro percorso ci ha unito e insegnato. Sanno cosa vogliamo e cosa dobbiamo fare per ottenerlo".

Se la riconquista della palla molto alta sarà un marchio di fabbrica: "Lo è sempre stato, anche se non è quella la soluzione a tutto. Ci piace consolidare il possesso, per essere pericolosi".

Le cose migliori che ha visto in preparazione e cosa su cui lavorare: "Dopo un solo mese, i meccanismi non possono essere perfetti. Penso che abbiamo lavorato bene e scenderemo in campo con idee chiare. Le partite ci diranno dove insistere di più. C'è molto da fare, non abbiamo cambiato solo giocatori, ma cambieremo posizioni, pur senza cambiare principi".

"Il povero cerca, il ricco conserva, l'intrepido tiene", se è intrepido l'aggettivo giusto: "Non possiamo fare a meno di tre caratteristiche: idee, qualità e sacrificio. Se uniremo queste tre caratteristiche, ci toglieremo soddisfazioni".

Se sarà più sereno ad affrontare le onde alte: "Più facile imparare dalle sconfitte e i momenti negativi che dalle vittorie. La serenità non l'ho mai persa e non ho mai perso la fiducia nei miei giocatori. Ci ha aiutato a superare il momento difficile. Servito a tutti, non solo io, ma anche i marinai. Si sono stretti uno con l'altro buttando fuori l'acqua e la barca ha ripreso bene. Parte un nuovo campionato, abbiamo grande responsabilità. Abbiamo un popolo che ci segue e vogliamo essere felici insieme".

Su Mazzone: "Da allenatore non ci siamo mai affrontati, però per noi allenatori è stato un esempio di passione, serietà e competenza. Rimane un esempio di una persona e un allenatore molto capace. Mi piaceva particolarmente per la capacità di entrare nella testa dei giocatori. Diversissimo da me, ma mi piaceva come comunicava. Non posso che ricordarlo con grande rispetto, positività e fare le condoglianze. Ha toccato tutto il mondo del calcio".

Come ha ritrovato Adli, dove è migliorato e in cosa può migliorare: "L'ho trovato motivato, come è sempre stato nonostante sia stato scelto poco da me. Fa molto gruppo anche. Se vuole lavorare in quella posizione, dal punto di vista difensivo - non solo contrasti, ma anche posizione - deve migliorare. Può fare la mezzala, poi vedremo come si svilupperà la situazione".

Sul calendario iniziale molto complesso: "Il calendario degli altri non mi importa, il nostro per gli avversari che incontreremo è un po' difficile. Anche per questo abbiamo rinforzato la rosa. Il calendario è questo e lo affronteremo al meglio".

Se Krunic come play da vertice basso è un po' poco sfruttato: "Parlo tanto con i miei giocatori, ho parlato anche con lui. Preferisce giocare vertice basso che mezzala. È molto intelligente e la sua posizione permette di essere più liberi a Reijnders e Ruben, siamo ben bilanciati".

PM - Se è possibile vedere Pulisic, Chukwueze, Leao e Giroud tutti insieme: "Sì, devono stare tutti bene e tutti devono essere in grado di sacrificarsi. Non avrò difficoltà e quando è possibile la proverò".

Su Bennacer e quali sono le alternative a Krunic: "Bennacer prosegue la sua riabilitazione, procede bene, ma è ancora lunga. Lì ho provato Krunic e come sostituto Adli, che dà buone risposte. Penso che Reijnders per caratteristiche possa farlo, anche se dovrebbe fare meno inserimenti, cosa che a lui piace".

Se ci sono indisponibili e la condizione dei nuovi: "Okafor non è ancora al 100%, ma sta meglio. Musah e Chukwueze hanno fatto un'estate particolare, volevano cambiare squadra. Sono entusiasti tutti quelli arrivati. Un aspetto importante. Preparazione quindi un po' sotto la norma. Non penso ci metteranno tanto a recuperare una condizione ottimale. Non abbiamo defezioni, siamo tutti disponibili".

Come cambia il suo lavoro visti i tanti cambiamenti e se la rosa così va bene: "È il bello del mio lavoro, poter cambiare e affrontare cose nuove. Per me è solo una fortuna affrontare cambiamenti e una nuova sfida. Mancano dieci giorni, abbiamo giocatori in uscita, vedremo cosa succederà. Al momento sono contento. I ruoli che cercavamo li abbiamo trovati".

Cosa si aspetta dal nuovo campionato e se ha una favorita: "Ieri ho visto le prime partite, il calcio è sempre in evoluzione e ci si aspetta cose nuove. In Italia gli allenatori variano di partita in partita. Sarà difficile trovare la strategia giusta. Anche noi potremmo proporre qualcosa di diverso. Le prime quattro posizioni sono sempre state combattute da cinque o sei squadre".

A che punto è il collaudo: "C'è sia emozione per il debutto che curiosità. Perché è la prima che conta. Le partite fatte sono servite tantissimo. Però sono le partite che contano 3 punti che dicono a che punto si è. Dobbiamo diventare i migliori possibili. Cresciamo di giorno in giorno. Difficile parlare di percentuali. In questo mese di preparazione, anche se qualcuno è arrivato dopo, ho visto partecipazione e coesione. Mi aspetto tanto, anche se è la prima".

Sui tanti giocatori stranieri: "Parlare di giocatori stranieri e italiani nel 2023 penso sia bizzarro. Siamo stati una squadra che ha sempre puntato all'inclusività. Dobbiamo avere giocatori forti e penso che li abbiamo".

Se domani è importante per indicare la strada: "Importante partire bene, ma non sarà domani a indicare la strada. Non parte un nuovo Milan, ma un Milan rinnovato. Dobbiamo provare a fare la partita il meglio possibile".

Se l'arrivo di un nuovo attaccante serve come alter ego di Giroud o per far crescere Colombo altrove: "Può succedere tutto, può essere che restiamo così. Sono contento di Okafor in quel ruolo, anche se ha bisogno di essere provato. Colombo è cresciuto, merita spazio".

Se è il Milan più forte e se domani c'è più curiosità o emozione: "Difficile, sono contento di chi è arrivato, ma abbiamo cambiato tanto. Sto chiedendo uno sforzo a chi è rimasto per far inserire i nuovi e a chi è arrivato sto chiedendo di sforzarsi per inserirsi. Ringrazio chi è andato via per ciò che hanno dato. Ora è un'altra stagione, saranno i risultati a dire di che livello siamo. Vogliamo essere competitivi".

Sulla necessità di rinforzarsi con giocatori intelligenti realizzata o no: "I dirigenti hanno ascoltato i miei consigli per quanto riguarda caratteristiche e ruoli su cui puntare. Posso solo ritenermi soddisfatto. Mancano ancora dieci giorni. Siamo pronti e attenti a valutare tutte le situazioni. Ora la concentrazione è solo rivolta a domani. Abbiamo fatto una preparazione che è andata bene e ora vogliamo far bene".