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Cagliari-Milan, Fonseca: “Domani gioca Camarda” | LIVE News

Stefano Bressi Redattore 
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, presenta in conferenza stampa a Milanello i temi principali di Cagliari-Milan: il nostro LIVE testuale

+++ PROLOGO +++

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello dove, tra poco, alle ore 14:30, l'allenatore rossonero Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Milan.

+++ CAGLIARI-MILAN, LA CONFERENZA LIVE DI FONSECA +++

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Il tecnico lusitano introdurrà i temi principali di Cagliari-Milan di domani sera, partita valida per la 12^ giornata della Serie A 2024-2025. Seguite qui il nostro LIVE testuale.

09/11/2024 - 18:00
CAGLIARI
MILAN

Termina qui la conferenza stampa.

Perché Camarda, come l'ha presa: "Per me non è sorprendente. È un ragazzo che lavora tutti i giorni con noi. Tutti nel Milan credono tanto in lui. Lavora bene e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità. Lui dimostra tutti i giorni di averne. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico. Non è sempre un attaccante, spesso sblocca una linea di passaggio tra Pulisic e Reijnders. Penso che Camarda in questo momento sia più pronto di Abraham per fare questo ruolo. Poi devo dire anche che Abraham non sta totalmente bene. Sta molto meglio, ma non molto bene. A Madrid ha avuto un momento di difficoltà. Non è al 100%. Ho totale fiducia in Camarda, si è allenato oggi molto bene. Ha l'età che ha, ma ha una grande maturità. Per me l'importante è che non ha paura di niente. Arriva qui tra gli altri e mi sembra un giocatori che si allena con intensità, coraggio. Ieri abbiamo avuto il problema di Morata e non ho avuto un dubbio".

Su Musah che può giocare ovunque: "Il successo delle squadre si fanno con questo tipo di giocatori. Sono sicuro. Musah è molto importante, aveva già fatto una bella partita con il Napoli, poi gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto di nuovo molto bene. È sempre pronto a sacrificarsi e ad aiutare. Ha qualità che mi piacciono. Per me è stato decisivo. Non ne ho parlato perché mi fanno domande su Rafa Leao, volevo..."

Su Jovic: "È nel progetto, ma non sta bene. Si allena, ma ha dolore. Oggi abbiamo provato di nuovo, continua con questo dolore forte. Per lui è limitante e non sarà con noi".

PM - A che punto è il Milan per affrontare al meglio anche le squadre che giocano un calcio a uomo: "Quando abbiamo una partita con il Real Madrid abbiamo l'intenzione di cercare gli spazi perché li abbiamo. Per giocare con squadre come il Real Madrid dobbiamo avere un gioco posizionale buono, per giocare contro altre squadre abbiamo bisogno di altre cose. Perché con marcature individuali non c'è spazio. Poi altre cose che non voglio dirle. Però il modo di affrontare deve essere diverso. Penso che con il Monza e con il Napoli abbiamo già fatto tante cose buone, abbiamo bisogno di continuare a migliorarle".

Un bilancio dei primi 4 mesi: "Molto soddisfatto, un orgoglio essere qui. Difficile, ma molto orgoglioso. Soprattutto motivato. Vedere il lavoro che abbiamo fatto, la crescita della squadra... È motivante".

Quanto è difficile gestire il momento di un giocatore e se domani gioca Abraham: "In questo momento è difficile scegliere i giocatori. Ne abbiamo tanti. Chukwueze è in un buon momento. Posso spiegargli che è una scelta tattica e non per le loro prestazioni. Adesso abbiamo più possibilità di cambiare in funzione delle partite. Per esempio abbiamo giocato l'altra partita con Pavlovic, che era con attaccanti più fisici. Adesso serviva velocità e ha giocato Fikayo Tomori, ora posso scegliere in funzione delle partite. I giocatori lo capiscono e io lo spiego. Lo dico perché in mezz'ora sapete tutto. Domani giocherà Camarda".

Se si deve entrare con la testa giusta a Cagliari: "Sono sicuro che non siamo d'accordo su Monza, ma l'atteggiamento è stato giusto. Abbiamo giocato con più difficoltà, ma la squadra ha giocato con la cattiveria e la testa giusta. Domani mi aspetto lo stesso. A volte non è questione di atteggiamento, ma difficoltà della partita. Lo Stoccarda ha avuto l'atteggiamento giusto con l'Atalanta, ma ha trovato una squadra difficile da affrontare. Difficile affrontare squadre che difendono così".

Se è il caso di cambiare qualcosa nella squadra in vista di Cagliari: "Avrei cambiato se fossi sicuro del risultato. Se puoi darmi un consiglio. Noi giochiamo con tre centrocampisti. Fofana, Reijnders, Pulisic, adesso anche Musah, addirittura 4. Sempre con 3 abbiamo giocato".

Sul CT della Spagna che ha detto che giocherà sicuramente la prima o la seconda partita in Nazionale: "Non so come mai l'ha detto. C'è un protocollo per cui dopo una contusione si deve fermare 10 giorni. Per me è strano. Le indicazioni che ho è che per 10 giorni non deve fare niente. Non è un'opzione per noi, è obbligatorio. Non so come possa dirlo".

Se pensa di avere una squadra da coppa: "Onestamente non ho pensato a questo. Mi piace pensarlo, ma mi piace anche che la squadra capisca che il campionato è la priorità e dobbiamo avere lo stesso atteggiamento e lo stesso coraggio per vincere le partite qui. La Serie A è la nostra priorità. Vero, abbiamo giocato sempre bene con le grandi, dobbiamo fare lo stesso con le altre. Di questo sono preoccupato".

Se ha la percezione che i tifosi gli vogliono più bene: "È normale. Per me non è cambiato niente. Devo seguire la strada in cui credo. Non è perché ho vinto col Real Madrid, magari se domani non vinco torna come prima. Devo essere sempre equilibrato. Oggi ho detto che non sono tra quelli che quando vince guarda tutto e quando perde no. Io sono sempre uguale, non guardo niente. Seguo la mia strada".

Come si spiega come mai nelle due partite in cui erano più sfavoriti hanno sfoderato queste prestazioni vincendo: "Magari possiamo avere diverse spiegazioni. Primo devo dire che questo tipo di partita sono una grande motivazione per i giocatori. Affrontano queste partite più motivati. Per questo sono più preoccupato oggi prima del Cagliari che prima del Real Madrid. Poi sono partite totalmente diverse. Quando si gioca con il Real Madrid la cosa peggiore è non avere coraggio. Ci sono spazi, ma tante squadre quando giocano queste partite hanno paura e pensano a difendere. L'importante è trasmette ai giocatori che c'è spazio per giocare e controllare la partita. Quando poi si inizia a fare, porta fiducia alla squadra. Per questo ho detto che a volte è più difficile giocare con Monza o Cagliari, in queste partite non abbiamo spazio. Domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio e la squadra quando sta in questo contesto ha coraggio, controlla le partite, gioca insieme".

Come ha vissuto Rafa Leao la situazione delle panchine: "Buono, come sempre. Non posso dire tutto, ma noi allenatori cerchiamo di avere differenti strategie. Ho cercato di averne una con lui e magari non è stata la migliore. Ora ne ho provata un'altra e ha avuto qualche effetto. Siamo così. Mai avuto problemi con lui, al contrario. Ha accettato bene le situazioni, ha avuto la reazione che voglio. Per me va tutto bene, mi aspetto continui così. Magari se questo è il risultato possiamo vederlo più volte in panchina, vediamo".

Quanto conta domani per la corsa Scudetto: "Importante per tutto. Penso che non dobbiamo sbagliare queste partite. Non possiamo perdere punti in questo momento. Arriviamo dopo una buona partita, non avrebbe senso la vittoria col Real Madrid se poi non vinciamo col Cagliari, ma sarà totalmente diversa come partita. Per caratteristiche dell'avversario. Sarà importantissimo domani".

Se si aspetta qualche gol in più da Rafa Leao: "Ha avuto molte situazioni di uno contro uno negli ultimi 30 metri. Magari nove o dieci. Le ultime scelte può migliorarle ed è chiaro per tutti che può migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare su di lui per migliorare queste questioni, importanti per lui e per la squadra".

Sulle parole di Morata su Rafa Leao e se la sua prestazione è frutto delle ultime settimane e se gioca: "Domani giocherà dal primo minuto. Ha fatto una buona partita. Ho detto che può fare meglio dopo la partita, prendendo decisioni migliori. Ha avuto tante situazioni. Però ha fatto una buona partita. Dobbiamo capire tutti che domani sarà diversa per lui, con marcature individuali e senza questo spazio che ha avuto con il Real Madrid, sarà una partita diversa. Mi aspetto che però resti allo stesso livello".

Se Musah in quella posizione può diventare una costante e come sta Morata: "È stata una strategia per questa partita, non so se possiamo farlo in altre. Magari sì, magari possono giocare anche altri in questa posizione. Però è stata una strategia per questa partita, per le caratteristiche del Real Madrid, dei suoi giocatori, per come volevamo difendere. Magari abbiamo bisogno di fare lo stesso in altre partite. Morata è stata una situazione strana. Ieri ha avuto uno scontro con Pavlovic durante un esercizio. All'inizio non pensavo fosse un problema così, non è pronto anche se sta bene. Non può giocare domani".

Se la partita di martedì che resta nella storia cambi la consapevolezza della squadra: "Penso che anche prima della partita la squadra aveva la consapevolezza di ciò che possiamo essere. Di come siamo cresciuti. Ovviamente dopo una partita con il Real e come abbiamo vinto porta più fiducia ai giocatori. Però come ho detto tutte le partite sono importanti. Non penso che sia stata più importante di domani. Dobbiamo capire il momento, l'avversario e le competizioni. Dobbiamo tornare alla nostra competizione, che è diversa. Avendo l'atteggiamento giusto per fare un buon risultato".

Quanto è importante non vanificare Madrid domani: "Penso che sia importante tenere le cose buone. Con questo spirito e questo coraggio. Però è importante anche capire che sarà una partita diversa. Dovremo essere un'altra squadra per giocare col Cagliari, sarà totalmente diversa. Il giorno dopo ho smesso di pensare a Madrid e ho iniziato a pensare a Cagliari, dobbiamo avere l'atteggiamento giusto".