news milan

Conferenza Derby Inter-Milan, Fonseca: “Si vince segnando di più” | LIVE News

Conferenza Derby Inter-Milan, Fonseca: “Si vince segnando di più” | LIVE News - immagine 1
La conferenza stampa di Paulo Fonseca, allenatore rossonero, alla vigilia del derby Inter-Milan di Serie A. Ecco il nostro LIVE testuale
Stefano Bressi Redattore 

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti nel centro sportivo rossonero di Milanello dove, tra poco, alle ore 14:00, l'allenatore rossonero Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa.

+++ DERBY INTER-MILAN, LA CONFERENZA LIVE DI FONSECA +++

—  

Il tecnico lusitano introdurrà i temi principali del derby di Milano di domani sera tra Inter e Milan, partita valida per la 5^ giornata della Serie A 2024-2025. Seguite qui il nostro LIVE testuale.

22/09/2024 - 20:45
INTER
MILAN

Termina qui la conferenza stampa.

Se il Milan cambia mente per alcune situazioni della partita: "Io li vedo come i cavalli che soffrono la corsa dopo essere stati bravi al mattino. Dobbiamo essere sempre gli stessi. Non importa se vinciamo o perdiamo. Non deve cambiare dalle situazioni. Ora mi sembra sia così. È un processo nuovo. Quando cambia l'addestratore del cavallo serve tempo. Loro devono avere la fiducia di dominare il momento. Stiamo crescendo".

Se si aspettava un Pulisic così forte: "Sì, può fare diverse posizioni. È intelligente, me lo aspettavo".

Se la coppia migliore è Pavlovic-Fikayo Tomori: "Ho gestito le tre partite. Vero che col Venezia non abbiamo preso gol con Gabbia, ma è una partita diversa. Col Liverpool ci sono stati altri problemi, abbiamo preso due gol da palla ferma. Non posso fare questa valutazione. Ho fiducia in tutti i centrali e giocatori. Decido in base a partita e avversari".

Se si sente più gattino o leone: "Sempre un leone".

Se è meglio aggredire o stare più bassi: "Non possiamo separare i momenti con e senza palla. In tutte le partite dobbiamo avere palla e quando non l'abbiamo dobbiamo recuperarla velocemente. Ci sono momenti in cui sei obbligato a difendere basso. Nei primi minuti eravamo corti contro il Liverpool, dobbiamo essere così quando abbiamo bisogno.  Non dobbiamo però perdere palla con facilità per evitare di fare questo più tempo possibile".

Chi sono i leader della squadra: "Non voglio individualizzare. Quando non si vince la cosa più semplice è cercare di trovare scuse. Questa è una scusa facile da trovare. Abbiamo giocatori che sono leader, che fanno bene questo ruolo. Il momento è quello che è, ma non è mancanza di guida nel gruppo".

Come si ricostruisce mentalmente la squadra: "Ho fatto questo in settimana. Ho fatto vedere cosa abbiamo fatto bene i primi minuti. Dobbiamo fargli credere in ciò che abbiamo fatto bene. Fargli credere che possiamo fare meglio. Dobbiamo avere fiducia. Il Liverpool è un grande esempio di squadra. Hanno preso gol dopo 3 minuti, ma non hanno cambiato nulla. Hanno giocato sempre allo stesso modo, con la palla. Il momento è diverso sicuramente, loro hanno questa squadra da anni. Un processo che arriva da Klopp, ma i giocatori hanno fiducia. Non perché prendiamo gol o subiamo una traversa tutto deve cambiare. Voglio questo".

PM - Sull'Inter contro il City come esempio: "Non voglio parlare bene dell'Inter".

Sulle voci fuori da Milanello: "A me non sono arrivate. È la verità. Ho 51 anni. Se sento quello di cui voi parlate, non potrei mai lavorare. Almeno non mi importa. Non è importante per me ciò che si dice. Se qualcuno posta qualcosa e dico che non mi piace il pizzetto, sono sicuro che non ti fa piacere. Rimani arrabbiato. Se guardo tutto non posso stare tranquillo a lavorare. L'altro giorno mia moglie era arrabbiata perché qualcuno ha detto che aveva i capelli non belli. Per me non è importante. Ciò che conta è ciò che sento qui".

Sulle parole di Pulisic che dice che non ha tenuto palla nella metà campo avversaria: "Abbiamo avuto palla al 50%. Se il possesso è il problema... Vogliamo poi essere pericolosi. Sono d'accordo. Non abbiamo avuto palla in fase offensiva. Voglio avere la palla per creare le condizioni per attaccare al momento giusto e con lo spazio giusto. Creare tanto contro il Liverpool non penso sia facile per nessuno. Abbiamo avuto 4/5 situazioni in cui potevamo fare meglio. Quando siamo arrivati non abbiamo deciso bene. Salah è stato il giocatore che ha creato meno volte la palla. Però quando l'ha fatto ha fatto due tiri e ha preso la traversa. Sono anche le decisioni".

Come sta vivendo la differenza tra il calcio dei risultati e l'idea di calcio a prescindere: "Io credo in una forma di vittoria. Tante grandi squadre la hanno. In Italia si pensa più al risultato che al gioco. Ma mi hanno preso per cambiare. Io credo che una squadra con la palla ha più possibilità di vincere. Con la qualità dei nostri giocatori dobbiamo avere molto di più la palla e creare di più. Non penso che il calcio migliore sia quando si lascia la palla agli avversari".

Manca testa, cuore e organizzazione, come si ottiene: "Segnando più gol dell'Inter, così si vince una partita".

Se c'è un modo per fare bene sia la fase offensiva che difensiva: "Come mai pensa che nel primo tempo con la Lazio non abbiamo concesso? Perché abbiamo avuto la palla. E quando abbiamo la palla non difendiamo. Poi ci sono tanti motivi per cui avevamo la palla. Eravamo vicini, compatti, ma avevamo la palla".

Se è convinto di aver ricevuto una buona squadra o un'ottima squadra: "Ho ricevuto ciò che abbiamo pianificato e preparato per formare una squadra fortissima. Possiamo diventarlo, ma non lo siamo ora".

Se cambierà atteggiamento tattico: "Ogni partita abbiamo strategie diverse. Sappiamo che affrontiamo una squadra molto forte, abbiamo preparato la partita in funzione dell'avversario che è fortissimo, ma non so dare la palla alle altre squadre. Vogliamo giocare, avere iniziativa. Vogliamo dominare quando possiamo. Abbiamo fatto progressi e abbiamo preparato la partita normalmente, in funzione dell'avversario".

Se ha visto qualcosa in questi giorni che gli fa dire che questa partita può essere quella della svolta: "Non dico bugie. Quando arrivo qui, il giorno prima della partita è normale di solito. Oggi arrivo qui col Derby, partita difficile. Io arrivo con fiducia anche oggi. Se sento che i giocatori sono tristi, non sicuri, ma non è così... Mi sarebbe piaciuto se aveste visto la settimana di lavoro. Non posso arrivare qui e trasmettere qualcosa che non si fiducia. Questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici. È la verità. Perciò vado alla partita con fiducia. Per questo ho fiducia nel futuro. I giocatori, il lavoro e l'atmosfera mi danno fiducia".

Cosa non rifarebbe: "No, rifarei tutto. Faccio ciò che credo. Non posso fare ciò che non credo. Continuo a credere in cosa penso possa essere la squadra".

Come mai non si vede il calcio dominante: "Posso dare tanti motivi per spiegarlo, ma non voglio trovare scuse. Voglio affrontare ciò che sta succedendo col lavoro. Parlando con i miei giocatori per capire ciò che dobbiamo fare. Abbiamo dei buoni momenti, ma non continuità. Stiamo lavorando, sento che la squadra cresce tutti i giorni. Dobbiamo avere continuità per arrivare dove io voglio. Abbiamo bisogno di tempo. È vero che Abraham è arrivato adesso, non abbiamo lavorato tanto con tutta la squadra... Però non voglio entrare nelle scuse, ma concentrarmi su come dobbiamo lavorare".

Cosa si sono detti con Ibrahimovic e se ha ribadito la fiducia: "Ho sempre sentito fiducia nel mio lavoro da parte della società. Non è cambiato niente. Capisco la curiosità di quando Ibrahimovic viene qui, ma non dico ciò di cui parliamo. È sempre vicino, è stato qui normalmente, come le altre volte".

Quanto il suo futuro può dipendere dalla partita: "Non penso a questo, onestamente. La cosa più importante è la squadra e la partita con l'Inter. Io mi concentro come sempre sul mio lavoro, ho lavorato per la squadra".

Se è la più grande occasione o la partita più complicata: "Partiamo per giocare contro una squadra molto forte, ma può essere una partita importante per noi. Mi piace vedere le cose positive. Abbiamo tanto da ottenere da questa partita, se vinciamo otteniamo tanto e può essere un momento importante".

Sulla consapevolezza della squadra nell'affrontare il momento: "Sì, c'è grande frustrazione da parte di tutti, ma consapevolezza che siamo uniti per uscire dalla situazione. La squadra capisce il momento e lavoriamo insieme per fare meglio. La soluzione adesso è lavorare per imparare e fare meglio".

tutte le notizie di