Amici di 'PianetaMilan.it', a Milanello poche ore fa, si è tenuta la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia del derby Inter-Milan, partita della 21^ giornata della Serie A 2022-2023. Ecco tutte le parole del tecnico rossonero, in vista di un derby molto importante. Leao, salta il rinnovo per 'colpa' del Chelsea? Il motivo >>>
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Derby Inter-Milan, Pioli: “Domani opportunità, siamo compatti” | PM NEWS
- 4 feb
Termina qui la conferenza stampa.
- 4 feb
"Non fare del bene se non sei pronto all'irriconoscenza", se le critiche di ora fanno riflettere dopo lo Scudetto dell'anno scorso: "No, perché nello sport devi sempre dimostrare. Avendo vinto lo Scudetto non vuole dire non poter essere criticato. Però mi porta a far meglio".
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Se alla fase difensiva mancano le letture: "In alcune situazioni sì, ma va più sul generale e sul lavoro di squadra".
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Come si mantiene l'equilibrio tra grinta e accortezza e caratteristiche offensive: "Dobbiamo essere equilibrati".
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Pioli come Ulisse per superare Scilla e Cariddi, quale sarebbe la mossa coraggiosa da fare e chi è lo Scilla e il Cariddi dei nerazzurri: "Un mio professore diceva che non esistono scorciatoie per la fatica. Dobbiamo far fatica. Per i nomi non lo so..."
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Se la situazione Skriniar può averli infastiditi: "Non lo so e non mi importa".
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Cosa teme di più degli avversari: "Abbiamo grande rispetto, ma abbiamo già dimostrato di potercela giocare. Abbiamo lavorato per poter tornare alla vittoria dimostrando chi siamo. Serve determinazione e attenzione".
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Se ha parlato con Ibrahimovic e se lui ha parlato con il gruppo: "Io ci parlo sempre, credo che abbia parlato con i compagni. Non credo abbia fatto una riunione, ma sa toccare i tasti giusti".
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Come ha lavorato sulla testa dei giocatori: "Stimolandoli a dare il massimo. Ci siamo allenati sui tempi effettivi da 55-60', che sono anche tanti. Non possiamo pensare di non farli tirare. Le partite con loro si decidono sugli episodi, noi dobbiamo lavorare quello. Ci vorrà lucidità e cuore, che abbiamo".
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PM - Se l'unica cosa che si è rotta è la convinzione si sia rotto qualcosa: "Si è inceppato qualcosa, sì. Bisogna avvolgere il nastro, è quello che voglio fare. Senza dimenticare le nostre caratteristiche e qualità".
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Sugli infortuni e come recepisce il gruppo: "A Dubai abbiamo avuto infortuni quando avevamo bisogno di mettere benzina. Avere piccoli infortuni come quelli di Bennacer e Fikayo Tomori può succedere, ma si gioca tanto. Poi è la qualità che è mancata".
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Se è vero di un centrocampo a tre: "Non lo so, anzi lo so, ma non lo dico ora".
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Dopo essere andato in crescendo di obiettivi, ora è la zona Champions, come cambia la mentalità tornando indietro: "La zona Champions è un obiettivo importante, non è scontato solo perché siamo arrivati negli ultimi due anni. Basta vedere la classifica di qualsiasi campionato europeo per capire che è il Napoli che sta facendo qualcosa di impressionante ed è difficile riprenderlo. Noi dobbiamo vincere per arrivare in alto. Poi c'è la Champions, obiettivo importante".
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Se hanno rivisto una loro partita: "Non credo ci fosse bisogno. Parliamo di un mese fa, non sei anni fa. Sappiamo chi siamo e cosa possiamo dare. Siamo concentrati sul tornare".
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Se sarebbe accettabile un pareggio: "Per mentalità non puoi pensare di pareggiare. Ti avvicini al risultato negativo. Vogliamo vincere e fare una grande partita, poi loro stanno certamente bene".
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Sulle voci di frizioni nello spogliatoio: "Troppo facile la risposta, non è così. Sarebbe facile se avessi litigato con qualcuno. Se qualcuno si stesse tirando indietro. Invece è il contrario. È un gruppo che sta lavorando per tornare al proprio livello. Nessuno ha avuto atteggiamenti negativi. Siamo un gruppo compatto, consapevole che si deve fare di più".
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Se farà risentire i commenti dopo il derby scorso: "Chi vince festeggia, chi perde sta zitto e subisce. Cerchiamo di cambiare l'ordine delle cose".
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Se ha avuto la sensazione che i giocatori non ricevessero le indicazioni: "È un insieme di situazioni individuali e di reparto che abbiamo analizzato e vanno sviluppate meglio. Gli errori ci sono stati, troppi gol subiti e dobbiamo migliorare".
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Quanto può essere utile Ibrahimovic e come mai non è in lista Champions: "La sua importanza è sempre stata tangibile. Ieri ha fatto solo dieci minuti e oggi no. Le due partite col Tottenham arrivano presto purtroppo per lui e non abbiamo garanzie sul suo rientro. Non sappiamo quando sarà al 100%. Io mi auguro torni presto ai propri livelli, soprattutto per ciò che sta facendo. Non tutti lo farebbero. Non avendo la garanzia non potevo fare altre scelte".
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La frase più bella sentita da un suo giocatore in questa settimana: "L'unione d'intenti non è mai mancata, non l'abbiamo ritrovata. Ciò che è successo in questi tre anni non è una casualità. Abbiamo scelto di lavorare e giocare in un certo modo. Ora abbiamo scelto di migliorare gli errori".
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Se il suo Milan è finito: "Le critiche non sono eccessive, ci stanno tutte. Quando le cose non vanno sono il primo a mettermi in discussione. Io sono concentrato e motivato per fare meglio. Le ultime prestazioni non sono alla nostra altezza. Rimango però convinto di allenare un gruppo speciale per gli atteggiamenti visti in questa settimana. Un gruppo normale avrebbe altri atteggiamenti in questa situazione. Noi abbiamo unione d'intenti. Non simo finiti, ma dobbiamo dimostrarlo".
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Se il divario che c'è è così netto al momento: "Arrivano meglio sicuramente, hanno fatto meglio nelle coppe l'anno scorso, in campionato noi. Abbiamo ancora la possibilità di dimostrare di essere meglio in campionato".
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Cosa fare per non ripetere la partita di pochi giorni fa: "È facile fare un'analisi di quella partita. In gare così importanti gli episodi possono decidere le gare. Noi abbiamo subito tre situazioni da palla inattiva. Abbiamo studiato e dobbiamo fare meglio".
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Come sta la squadra: "Ho sempre pensato e credo tutt'ora che si gioca per come ci si allena. A noi ultimamente non è riuscito. Questa settimana però è stata ottima per l'attenzione e il lavoro".
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Se c'è una partita simbolo che vorrebbe rivivere domani: "Combacia anche la data col Derby dell'anno scorso. Al di là della partita simbolo, domani è una grande opportunità e dobbiamo coglierla".
- 4 feb
Su una settimana di lavoro completa: "Sì, abbiamo preparato un piano partita. Anche e soprattutto visto le ultime partite e vista la Supercoppa, era tanto che non ci allenavamo per una settimana. Ci siamo buttati nel nostro lavoro con determinazione. Ci servirà domani".
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