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Conferenza Fonseca: “Ho già visto lo spazio per i nuovi trofei” | PM News
+++ MILAN, FONSECA È IL NUOVO ALLENATORE +++
—Lo scorso 13 giugno il Milan ha annunciato il sostituto di Stefano Pioli sulla panchina rossonera: il nuovo allenatore del Diavolo è Paulo Fonseca, classe 1973, che, in carriera, ha allenato anche Lille, Roma, Shakhtar Donetsk, Porto e Sporting Braga. Per lui, contratto triennale, con scadenza fissata al 30 giugno 2027.
+++ IL PRIMO CONTATTO CON IL MONDO MILAN +++
—Sabato 6 luglio, a distanza di quasi un mese dal suo annuncio, Fonseca è arrivato a Milano per prendere contatto con il suo nuovo ambiente di lavoro. Si è recato con il suo staff a Milanello (dove vivrà per il primo periodo) ed è apparso carico e motivato per questa sua nuova esperienza professionale.
+++ LA PRIMA CONFERENZA STAMPA +++
—Oggi, alle ore 11:00, Fonseca proferirà anche le prime dichiarazioni ufficiali in qualità di nuovo allenatore del Milan. Lo farà in occasione di una conferenza stampa convocata, ad hoc, a 'Casa Milan', a poche ore dal raduno del Diavolo - per la stagione 2024-2025 - nel centro sportivo di Milanello. Qui di seguito il nostro LIVE testuale con le parole di mister Fonseca.
+++ CONFERENZA STAMPA, LE PAROLE DI FONSECA +++
Sui diversi attaccanti che ha allenato: "Dipende dai giocatori che abbiamo. Dalla struttura con cui vogliamo giocare. Al LOSC ho giocato senza attaccanti. In diverse zone giochiamo in modo diverso. Dipende dalle caratteristiche che abbiamo. Sappiamo che vogliamo giocare negli ultimi 30 metri. E l'attaccante che vogliamo è un giocatore che deve giocare senza spazio e negli ultimi 30 metri".
Se ha un motto: "Onestamente creiamo sempre nella squadra qualche frase o parola. Ma devo pensarci, non ci ho pensato al momento. È questione di sensazione. Devo conoscere bene i giocatori per creare la situazione".
Sui romanisti che hanno un ottimo ricordo di lui, nonostante sia una piazza ambiziosa e cosa vuole a Milano che non ha fatto a Roma: "Sono squadre diverse. Non voglio passare del passato. Sappiamo tutti che non è una piazza facile. Sono stato molto felice a Roma, ma ora è il passato. Per i tifosi del Milan, ciò che voglio è avere rispetto. La voglia di costruire una squadra che lasci orgogliosi i tifosi in modo chiaro, onesto e sincero. Così vivo".
Sulla scelta di vivere a Milanello: "Ora sono concentrato sul lavoro, non c'è la mia famiglia. Possiamo rimanere più ore e così non perdo tempo di viaggio. È più pratico ora ed è bellissimo".
Se bisogna aspettarsi un attaccante simile a Zirkzee: "Non mi piace molto parlare perché non abbiamo chiuso. Però penso sia chiaro chi vogliamo e che caratteristiche deve avere".
Se c'è qualche singolo che può essere valorizzato più degli altri: "Abbiamo tanta qualità e tante soluzioni per diverse posizioni. Saranno tutti importanti per me. Una delle cose più importanti è veder crescere e imparare chi lavora con me. Se impariamo, la squadra migliorerà. Ho la preoccupazione di far progredire e migliorare tutti".
Sulle caratteristiche dei centrali e se Kalulu è più centrale o terzino: "Abbiamo la possibilità di avere Kalulu che gioca in due posizione. Sono soddisfatto di avere quasi tutti i difensori per cominciare il lavoro. Io di norma comincio con la fase difensiva e per me è importante averli tutti. È positivo avere Kalulu in grado di fare tanti ruoli. Non è molto offensivo, ma dipende da come giocheremo. Sono soddisfatto dal fatto che può fare più posizioni".
Se ha parlato con Cardinale: "Sì, penso sia stato importante. La cosa più bella che ha detto è che il Milan vuole vincere oggi, ma anche domani. Hanno un progetto futuro. Abbiamo sempre contatto. Un contatto normale, ma è stato importante".
La prima stella è stata vinta da uno straniero, se è uno stimolo: "È una motivazione".
PM - Sulla Champions League: "Vogliamo andare il più avanti possibile. Sappiamo che è difficile. Abbiamo l'ambizione di vincere ogni partita. Abbiamo bisogno di fortuna. Avremo l'ambizione di vincere anche quella".
Centrocampo a 2 o a 3: "Non voglio fare paragoni. Qui c'è la tendenza a fare uomo su uomo. Possiamo farlo, ma non sono uno che fa in tutto il campo uomo su uomo".
Se serve un centrocampista difensivo: "Non è un problema individuale, ma settoriale e collettivo. Voglio una squadra più aggressiva e più alta a difendere. Se miglioriamo questo, miglioriamo la difesa e non prenderemo tanti gol".
Quando ci sono stati i primi contatti e quanto è utile la presenza di Ibra: "Molto importante, Zlatan è utile per tutti, soprattutto qui al Milan. Penso che quando abbiamo parlato, ciò che è stato importante è stata l'unione di idee. Ciò che vogliono e ciò che posso portare. Siamo tutti fiduciosi su presente e futuro. Perché le nostre idee sono comuni".
Sui giovani italiani e come agirà con Milan Futuro: "Il campionato è fortissimo. Penso che la Serie A sia tra i campionati più difficili al mondo. Con caratteristiche proprie. So che c'è la preoccupazione di avere più giocatori italiani. Siamo un esempio con Milan Futuro, penso che stiamo preparando bene il presente e il futuro. Ho già guardato e conosco giocatori di qualità italiani. Per me non ci sono problemi a far giocare giovani italiani se hanno coraggio e qualità. Penso che li abbiamo".
Cosa si porta dietro dalla prima esperienza in Italia e quanto è maturato: "Non so se lo sapete, ma ho una grande passione per l'Italia. Ho avuto una grande esperienza a Roma. Il campionato è molto particolare, ma penso che la mia esperienza a Roma è stata molto importante per decidere di tornare qui. Ovviamente sono contesti diversi. Conosco bene il campionato e le caratteristiche del campionato".
Sugli infortuni passati: "Non ero qui, quindi non so i motivi. Però ieri abbiamo iniziato a parlare con MilanLab. Sappiamo che con tante competizioni ci sono più infortuni. Sono fiducioso".
Se ha chiesto un giocatore più esperto e se Morata gli piacerebbe: "Non voglio parlare di nomi, sappiamo chiaramente chi è il giocatore che vogliamo. Sappiamo che vogliamo grande qualità per questa posizione. Abbiamo perso Giroud e quando cambiamo, cambiamo per migliorare. Per noi è importante l'attaccante. Deve portare tanto. Sappiamo le caratteristiche. Stiamo lavorando".
L'importanza dei terzini e se ha sentito Theo Hernandez: "Theo è importantissimo per noi. Penso di giocare in modo diverso. Devo capire le caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Se abbiamo uno molto forte offensivamente come Theo non posso perderlo, ma magari a destra possiamo giocare con un terzino bloccato. O viceversa in altre partite. Dipende dalla strategia di ogni partita. Ciò che penso che è positivo è che abbiamo più soluzioni per le varie strutture che vogliamo".
Cosa pensa di Florenzi, uno dei giocatori che ha giocato con lui e che prospettiva ha: "Al momento è un giocatore della squadra. Conto su tutti e lui è uno di questi".
Chi conosce di persona dei giocatori del Milan: "Ho affrontato tanti di loro. Non ho un rapporto personale con nessuno, ma li conosco tutti".
Il Milan è arrivato secondo. Come si fa meglio: "Vincere. Sono qui per vincere. Chi arriva al Milan lo fa per vincere. Nessun problema. È la verità e non possiamo scappare".
Quanto tempo ci vorrà e se il Derby arriva troppo presto: "La prima partita contro il Torino mi aspetto già di vedere le mie idee. Il processo ha bisogno di tempo. Dobbiamo sapere che oggi non ci saranno tanti. Non saremo perfetti alla prima o al Derby, ma penso che già si potrà iniziare a vedere una squadra diversa".
Come vuole convincere i tifosi: "Ho una voglia molto grande di cominciare per convincere i tifosi. Voglio far credere ai tifosi che saremo una squadra ambiziosa e che giocherà per vincere. So la responsabilità che ho. Sono io che devo convincere i tifosi. Sono convinto che i tifosi saranno con noi in ogni momento".
L'anno scorso tanti gol segnati e tanti presi, come si rimedia e se la priorità è difensore o attacco: "Ho studiato la squadra, non voglio fare paragoni. Devo guardare a ciò che devo imparare. Se vogliamo vincere dobbiamo migliorare l'equilibrio. Questa questione difensiva l'ho studiata e dobbiamo migliorare. È in relazione con la forma di difendere. Voglio costruire una squadra più aggressiva, che difende più lontana dalla porta. Così voglio migliorare la difesa. Abbiamo buoni difensori, non penso sia un problema individuale. Dobbiamo migliorare individualmente e la priorità è l'attaccante al momento".
Un punto sul mercato e sull'attaccante, specificatamente su Zirkzee: "La fretta è nemica della perfezione. Abbiamo situazioni puntuali e sappiamo cosa vogliamo. Al momento giusto avremo i giocatori".
Su Rafa Leao: "È importante e decisivo. Mi aspetto un giocatore motivato. È giovane e ha la possibilità di imparare tutti i giorni. Voglio farlo imparare, ma senza dimenticare di aiutare tutta la squadra".
Sei derby persi, se il gap è colmabile e cosa promette: "Prometto di lottare in ogni partita per vincere, con l'Inter non sarà diverso. Sono forti, ma noi dobbiamo giocare con coraggio, senza paura di niente e con l'ambizione di vincere. Non sarà diverso con loro".
Che caratteristiche deve avere il 9: "Sappiamo tutti che abbiamo bisogno di un attaccante. Stiamo provando a portare l'attaccante giusto, con le caratteristiche giuste. Se vogliamo essere una squadra che gioca negli ultimi 30 metri, dobbiamo avere un giocatore forte in questo. Sappiamo che giocatore vogliamo, aspettiamo di averlo qui a breve".
Com'è il Milan nella sua testa e sulla spilla dell'Ucraina che ha addosso: "Il Milan è offensivo e dobbiamo essere dominanti per vincere. Questo voglio costruire. Una squadra coraggiosa, dominante, reattiva. Non dobbiamo lasciare pensare e giocare gli avversari. Voglio vincere, ma la qualità del gioco per me è importante. Voglio costruire una squadra che lasci i tifosi orgogliosi. È importante avere una squadra con identità forte. La spilla è una questione personale. Abbiamo la responsabilità di non dimenticare ciò che in Ucraina sta succedendo".
Se è la sua esperienza più importante e sul fatto che l'ultimo allenatore straniero a vincere è stato Mourinho nel 2010: "Io sono diverso da lui, ma voglio essere il prossimo. Sono orgoglioso che un portoghese abbia vinto in Italia, voglio vincere nel Milan: ho ambizione e sento la responsabilità. Voglio vincere".
A che punto è la squadra nella costruzione e se il Milan può vincere così: "Sono qui perché credo molto nei giocatori che abbiamo. Penso che non è una novità che abbiamo bisogno di giocatori. Non molto, perché abbiamo tanta qualità. Però abbiamo un paio di posizioni in cui servono rinforzi per rinforzare la squadra".
Se è un momento della carriera o del suo destino: "Sono qui con ambizione. So che l'allenatore che arriva qui deve vincere. Ho visto tante volte Baresi e gli altri, tanti giocatori che hanno fatto la storia. Ho la consapevolezza che è una grande responsabilità, ma anche un grande orgoglio. Il Milan è universale. So la responsabilità che ho nelle mie mani, ma ho grande fiducia di far vincere il Milan e continuare questa bella storia".
"Buongiorno a tutti. Prima di tutto devo ringraziare per come sono stato accolto. Poi voglio ringraziare la società per la fiducia in me e nel mio lavoro. Devo dire che sono molto motivato ed emozionato. Fiducioso di fare un grande lavoro. Arrivo in una squadra che vuole vincere. Ho visto il museo e ho ambizione di far parte di questa storia. Zlatan mi ha mostrato lo spazio per i nuovi trofei, voglio far parte di questa storia. Sono pronto per iniziare questa avventura. Non vedo l'ora di cominciare".
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