Frosinone-Milan, Pioli: “Le voci non mi danno fastidio” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza stampa.

Se serve porsi lo Scudetto come obiettivo per restare motivati: "Il nostro obiettivo deve essere vincere tutte le partite".

Se c'è una mancanza di veleno in alcune situazioni di pericolo e se la squadra è troppo ottimista: "Ci può stare. È una buona lettura. Dobbiamo avere le antenne più dritte in alcuni momenti".

Cosa fare per ricompattarsi quando ripartono: "Essere bravi a ricompattarci immediatamente o aggredire immediatamente. Col Bologna il primo gol abbiamo corso in ritardo indietro".

Cos'hanno di diverso Adli e Bennacer: "Bennacer ha soprattutto un uno vs uno superiore in entrambe le fasi di gioco. Però Adli sta lavorando bene e migliora i numeri in fase difensiva che, visto il passato da trequartista, non era facile. Possono giocare insieme".

Cosa manca a questa squadra per essere stabilmente nelle prime d'Europa: "Quest'anno è mancata concretezza e fortuna... In generale per stare sempre lì ti devi abituare. Noi ci stiamo provando".

Cosa vuol dire che il Milan corre male indietro e se è vero: "Ho abituato la squadra e abbiamo uno stile in cui preferiamo correre in avanti. Se fermi una costruzione dal basso dell'avversario, riesci a impedirgli di farli arrivare nella loro metà campo. Costruire dal basso ci dà più possibilità. State parlando molto di tattica, io parlo di mentalità e strategia. Se andate a rivedere il rigore preso col Bologna, tutta la squadra era sotto palla e non c'era bisogno di correre. Bastava comunicare e prendere posizioni migliori. Eravamo 6 vs 3, bisogna migliorare quelle situazioni. A volte abbiamo difeso bassi, ma poi dipende dal risultato il giudizio".

Sulla disparità di giudizio rispetto all'anno dello Scudetto: "Le due davanti stanno facendo un percorso nettamente migliore a oggi. A me dà fastidio non aver vinto sabato scorso perché potevamo vincere e perché abbiamo subito un rigore evitabile con attenzione globale. Poi le aspettative sono cambiate, è giusto che i giudizi cambino. Aspettiamo la fine per capire che cosa avremo ottenuto. Conosciamo il nostro modo di stare in campo e le nostre qualità e se non riusciamo a esprimerci, dobbiamo lavorare meglio come abbiamo fatto".

Se ha scelto tra Simic e Terracciano in lista UEFA e se è convinto che le scelte tattiche siano un beneficio: "Simic non sarà in lista, ma il dubbio non può essere con Terracciano. Con queste caratteristiche, penso sia giusto così".

PM - Che differenze si aspetta dall'andata: "Una vittoria netta nel risultato, ma non così semplice. Propongono un calcio offensivo e aggressivo. Tra le mura amiche alzano il livello di intensità. Le difficoltà ci saranno, ma avremo le possibilità di affrontarle bene".

Sul difensore: "Io parlavo di questa sessione, la prossima è un'altra. Preferiamo puntare su Simic perché non abbiamo trovato soluzioni. A centrocampo col rientro di Bennacer anticipato cerchiamo di dare fiducia a Zeroli".

Se con questa rosa punta alla Champions e alla finale di Europa League: "Sono convinto di avere un gruppo forte".

Se quello difensivo è un problema di uomini o impianto: "Non è un problema di uomini. La fase difensiva è questione di determinazione, intensità e comunicazione. Al di là che le caratteristiche sono diverse dell'anno scorso. L'anno scorso ho finito con Brahim Diaz a destra e tre centrocampisti, ora sono caratteristiche diverse. Però creiamo di più e subiamo meno dell'anno scorso. Bisogna fare meglio ed è questione di caratteristiche, ma la squadra di quest'anno deve provare a fare più gol degli avversari".

Sulle parole di Capello e Braida: "Dico che non si può andare troppo indietro. Calhanoglu non gioca con noi da anni e abbiamo vinto uno Scudetto senza, Franck ha fatto un'altra scelta. Mi piace la squadra che ho. Viviamo un momento positivo, pareggiare le partite ci dà delusione per le aspettative. Abbiamo segnato 5 gol in più dell'anno scorso e subiti 5 in meno, ma possiamo fare tante cose meglio. Non siamo da metà classifica, vogliamo essere ambiziosi, fare più punti del girone d'andata e poi tireremo le somme".

Sul mancato arrivo di un nuovo difensore e l'addio addirittura di Pellegrino: "Non è arrivato un nuovo difensore perché le opportunità non rispondevano alle nostre e mie esigenze. Cercavamo un difensore di livello e pronto. Quindi non di un altro campionato o che dovesse imparare la lingua. Non si è creata la possibilità. Pellegrino ha bisogno di giocare. In questo momento con noi avrebbe fatto fatica".

Se è stata decisa la conferma della gerarchia rigoristi: "Io ho deciso e domani comunicherò".

Se teme un contraccolpo o si aspetta una reazione d'orgoglio: "Abbiamo rivisto le situazioni, siamo più consapevoli di cosa dobbiamo fare per vincere. Siamo in un momento positivo, giochiamo e creiamo. Dobbiamo difendere meglio. Volevamo vincere, ma dobbiamo pensare di farlo domani".

Se gli dà fastidio si parli della panchina dell'anno prossimo: "Non mi dà nessun fastidio. Un po' mi annoia, ma adesso nel calcio moderno... In settimana due miei illustri colleghi hanno annunciato il loro abbandono. Noi e i giocatori vogliamo dimostrare il nostro valore. Poi il futuro non mi preoccupa o infastidisce. Siamo concentrati sul presente e vogliamo rendere la stagione positiva".

Come sta Bennacer: "Conosciamo tutti le sue qualità, ci può dare tanto. Ha avuto un leggero infortunio, non si era allenato nelle ultime due settimane. Ha ripreso ieri, ma sta bene anche se non ha tanto minutaggio".

Se l'occasione fa l'uomo ladro: "Domenica c'è Inter-Juventus, ma domani c'è Frosinone-Milan, dobbiamo mettere tutta la concentrazione possibile. Stanno facendo un ottimo lavoro con Di Francesco, servirà una prestazione di livello".

Sulla preoccupazione per il contraccolpo dopo la partita col Bologna: "La cena era già programmata da prima, sono sempre bei momenti per stare insieme. Gli incontri avuti, le riunioni, il lavoro video e ciò che ho visto sul campo mi ha fatto capire che la squadra è consapevole del momento e che la stagione è lunga e ci può dare soddisfazioni".