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Milan-Atalanta, Pioli: “Maignan domani gioca. Non c’è più la crisi” | PM NEWS

Stefano Pioli allenatore AC Milan conferenza
Pioli, tecnico rossonero, parla in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Atalanta. Il live testuale dell'evento con le dichiarazioni.

Stefano Bressi

Milan-Atalanta, la conferenza di Pioli

26/02/2023 - 20:45
MILAN
ATALANTA

- 25 feb

Termina qui la conferenza stampa.

- 25 feb

La differenza tra Atalanta attuale e dell'andata: "Dipende dai trequartisti. Sono più veloci, ma con posizioni simili. Sappiamo cosa aspettarci, ma non c'è bisogno di abbassare i mediani ora perché abbiamo tre difensori centrali. Loro sono pericolosi coi tiri da fuori".

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Spesso l'Atalanta è stata svolta: "Il momento di difficoltà non c'è più perché conosco la squadra, li vedo e non c'è più. Poi vincere ti aiuta. Non abbiamo vinto quattro partite di fila quest'anno, piccolo obiettivo".

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Sulle poche occasioni sfruttate: "Dobbiamo invertire il trend, nelle ultime partite potevamo chiuderle. Con meno pressione e meno ansia. Dobbiamo essere concreti e determinati. Capiterà anche domani ed essere attenti".

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Se sollevare il Milan da gennaio è impresa simile allo Scudetto: "Mancano 15 partite e la Champions, la storia si fa alla fine. Dobbiamo pensare alla prossima, una alla volta. Mettere in campo la migliore prestazione perché siamo forti. Solo se le prepariamo bene possiamo vincerle tutte".

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Su De Ketelaere sulla destra: "Per come giochiamo adesso no, ma sul centrodestra o centrosinistra come trequartista sì. L'abbiamo studiato tanto e svariava. Le occasioni aumentano ed è importante. Arriverà il gol e me lo immagino fortunoso. Poi andrà meglio".

- 25 feb

Se le posizioni offensive variano in base agli avversari: "Mi baso soprattutto sulle nostre, poi qualcosa può variare. Più alto o più basso per costruire semplicemente".

- 25 feb

Sulla partecipazione dei braccetti difensivi e sullo step successivo: "Controllare di più le partite. Col Monza abbiamo fatto un'ottima partita, nel secondo tempo meno. Non deve succedere. Giocando così i terzi devono andare. Hanno velocità e piede. Leggono bene le situazioni e dobbiamo essere imprevedibili. Attaccare con più giocatori ci può dare imprevedibilità".

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Se con Calabria si può tornare a quattro: "Certo, ma anche con quelli che vanno ora in campo. Si può tutto. Non è il sistema che ci fa vincere".

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Se qualcuno non titolare lo sta mettendo in difficoltà e su Hojlund: "Per me è sempre difficile fare le scelte. Le faccio provando dispiacere, meriterebbero davvero tutti di giocare. Siamo tanti, ma si gioca in 11, massimo 16. Mi rende orgoglioso ciò che vedo e mi rende difficile fare scelte. Si va avanti cercando di mettere in campo ogni volta la formazione migliore. Lo sanno e sono pronti. Hojlund l'avevamo vinto, perché quando abbiamo preparato il Salisburgo avevamo studiato una partita contro di lui allo Sturm Graz, giocatore molto forte. Lui va molto bene in profondità. Ci vorrà attenzione".

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Se servirebbe uno shock a De Ketelaere: "Ho parlato tanto con lui in questi mesi. È giovane e si doveva inserirsi. Si sta inserendo in questo ambiente. Mai come in queste ultime settimane lo vedo convinto e bene mentalmente e fisicamente. Ci ha messo più tempo del previsto, ma sta bene. Non è solo un bravo ragazzo, con quelli andiamo a mangiare la pizza. Lui ci farà vincere le partite".

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Cosa ha avuto Bennacer: "Una piccola lesione, abbiamo provato a recuperarlo prima, ma non sta ancora benissimo. Lo avremo la prossima settimana".

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La panchina più piacevole e una da cancellare delle 799: "L'ho scoperto ieri sera che taglio un bel traguardo. Vorrei arrivare a 1000 da allenatore del Milan, non è facile, ma è il mio obiettivo. Penso che tutte le esperienze, belle e brutte, hanno aiutato a farmi crescere. Poi certamente la partita in cui vinci lo Scudetto è un punto di riferimento, ma spero ce ne siano altre".

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Sul rientro dei senatori al momento ideale: "Chiaro che qualsiasi squadra più giocatori di personalità ha a disposizione più si sente sicura e forte. Molto importante, come quello tecnico e tattico. Soprattutto quello mentale. Domani saremo sotto pressione".

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Se domani potrebbe tornare Ibrahimovic in campo: "Potrebbe. La prima convocazione era per farlo tornare in gruppo. So quanto ha lavorato, sofferto per tornare a disposizione. Ora però è pronto".

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Se il nuovo modulo piace a Rafael Leao o se preferisce il vecchio: "Sarebbe sbagliato per un allenatore intraprendere un modulo con uno dei giocatori più importanti infelice. Lui è felice e da sempre ha ampio margine di libertà. Ha un modo di sentire il gioco tutto suo. Non sempre fa ciò che gli chiedo, ma fa ciò che gli dice l'intuito. Contento e nessuna difficoltà".

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Sul rientro di Maignan anche per l'utilità di ripartire: "È stato il miglior portiere della scorsa stagione. Ci dà tanto. Molto comunicativo ed è importante. Domani sarà l'unico che avrà tempo per cominciare la nostra costruzione. Sa variare e fare le scelte giuste. È un portiere, non gioca da cinque mesi. Sta bene mentalmente e fisicamente, ma anche lui dovrà ritrovare il ritmo giusto. Però siamo molto contenti".

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Se anche stavolta Milan-Atalanta sarà la partita della verità e cosa si aspetta: "Sempre una partita molto importante, adesso lo è perché la classifica è corta. Per squadre che vogliono andare in Champions League, possiamo allungare. Mi aspetto una partita combattuta. Loro sono fisici, vanno sui duelli. Noi stiamo bene di testa e gambe. Vogliamo a essere padroni della partita. Solidi in fase difensiva e provare a essere pericolosi davanti".

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Come ha vissuto questi mesi Maignan: "Tatarusanu ha fatto il proprio dovere, all'inizio non giocava da tanto e ha fatto fatica. Maignan un leone in gabbia. Dava consigli, ma ora ha la possibilità di farlo in campo. Molto motivato, ci darà un grande apporto".

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Sui rientranti e suMaignan: "Ibrahimovic sempre meglio, settimana quasi al completo con noi. Calabria e Bennacer non convocati, ma ci sono per la prossima. Florenzi sta meglio, anche lui convocato per Firenze e Maignan sta meglio, domani giocherà".

- 25 feb

Se domani è una partita a chi fa prima male: "Chi riesce a far male prima non lo so, ma loro sono una grande squadra per organizzazione di gioco e tecnica. Hanno fisicità. Poi noi abbiamo le nostre caratteristiche. Sarà una partita aperta, come sempre quando li affrontiamo".

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello, dove è da poco, terminata la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Atalanta, partita della 24^ giornata della Serie A 2022-2023. Ecco tutte le pillole della conferenza di Pioli con la nostra diretta testuale, per non perdervi neanche una dichiarazione del mister rossonero! Intanto questa è la probabile formazione di domani.

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