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Milan-Bruges, Fonseca: “Credo in Camarda”. Poi svela la formazione | LIVE NEWS

Milan-Bruges Champions League 2024-25 Fonseca conferenza
La conferenza stampa di Paulo Fonseca, allenatore rossonero, alla vigilia di Milan-Bruges di Champions League. Ecco il nostro LIVE testuale
Daniele Triolo Redattore 

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti nel centro sportivo rossonero di Milanello dove, tra poco, alle ore 14:30, l'allenatore rossonero Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa.

+++ MILAN-BRUGES, LA CONFERENZA LIVE DI FONSECA +++

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Il tecnico lusitano introdurrà i temi principali di Milan-Bruges di domani sera, partita valida per la 3^ giornata della prima fase della Champions League 2024-2025. Seguite qui il nostro LIVE testuale.

22/10/2024 - 18:45
MILAN
BRUGES

Finisce qui la conferenza stampa di Fonseca alla vigilia di Milan-Bruges

Sul calcio di oggi: "Nel calcio moderno tutti devono essere box-to-box. Guardate Son, l'esterno del Tottenham. Si pensa sempre a un corridoio centrale, ma in realtà sono tutti così". 

Sul modo di difendere diverso rispetto all'anno passato e sull'errore di posizionamento in occasione dell'espulsione di Reijnders: "Torno a dire che non c'è nessuna critica, è un modo diverso di giocare. Devo dire che è oggi è una squadra corta, con occupazione razionale dello spazio. Non è stato facile cambiare questo. Avevano dei riferimenti individuali. Nel momento del rosso di Tijjani contro l'Udinese c'è stato un cambio tra Terracciano e TJ, programmato, che avrebbe dovuto essere diverso, attirando l'attaccante verso Pavlović. Qual è il problema? Se l'attaccante riceve la palla, con la squadra corta, ci sono altri giocatori. Basta restare corti. Ne abbiamo già parlato, dovranno migliorare". 

Sulla squadra che giocherà domani: "Maignan, Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernández, Fofana, Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic, Leão, Morata". 

Su Strahinja Pavlović: "Non giocherà. E' una realtà diversa, un modo di giocare diverso rispetto a quanto faceva nel RB Salisburgo. Nelle prime partite Pavlović ha fatto cose buone e cose in cui ha bisogno di migliorare in fase difensiva. Abbiamo lavorato in questo periodo, ha avuto una crescita. E' stato più equilibrato rispetto al Pavlović fisico che vuole andare sempre ad anticipare l'uomo. Lo vogliamo più equilibrato. Contro l'Udinese ha fatto meglio, ma ha bisogno di crescere. Non ha fatto una partita senza errori, ma ha fatto bene rispetto alle partite. Cresciuto tanto, ma ha bisogno di migliorare in tanto altro". 

Sul parallelismo con il derby: "No, sarà diverso. Diverso avversario, diverse caratteristiche e competizione". 

Sul Bruges: "L'ho guardato. Squadra con grande qualità offensiva. Contro il Borussia Dortmund ha perso, ma ha creato tanto. Dobbiamo difendere bene perché hanno tanta qualità offensiva, negli esterni. Hanno anche un mediano di qualità. Dovremo essere molto concentrati in fase difensiva, loro sono molto pericolosi". 

Su come fa mantenere alta la tensione: "Non è un problema di oggi. Io come allenatore devo capire quello che devo fare per far migliorare la squadra per atteggiamento, attitudine, voglia. E sto diventando più esigente su questo". 

Sulla posizione in campo di Reijnders: "Vedere Tijjani permanentemente vicino a Youssouf Fofana non ne esalta le caratteristiche. In determinati momenti possiamo vederlo come numero 6, in altri momenti come trequartista. In questa struttura, può fare entrambi. Dipende come stiamo giocando, se stiamo sotto pressione o meno". 

Su Theo e la possibilità che sia capitano: "Non ho ancora deciso, devo pensarci ancora oggi. E' una possibilità. Si è allenato bene in questi giorni, oggi anche. Sta bene. Theo è un calciatore di grande esperienza e sta bene". 

Sul Milan poco 'falloso' ma spesso con tanti giocatori ammoniti: "Come allenatore non posso difendere i miei giocatori che fanno falli (ride, n.d.r.). Devo difendere sempre il gioco del calcio. Siamo troppo santi, dobbiamo essere più diavoli. E' un segnale di aggressività, dobbiamo migliorare. Fare fallo fa parte di un'intelligenza di una squadra. Anche in questo dobbiamo migliorare. E fare i falli che abbiamo bisogno di fare. Senza scendere nella violenza, che non è bello nel calcio. Ma dobbiamo essere intelligenti". 

Su come ha risposto il gruppo in questi giorni: "La squadra si è allenata sempre bene. Adesso è più difficile valutare, non c'è tempo per gli allenamenti. Però mi sembra che la squadra stia bene, ho sensazioni positive. C'è fiducia ed è importante". 

Su Mike Maignan capitano in Milan-Udinese e forse domani: "La mia scelta non ha connessione con quanto accaduto in Nazionale. La mia scelta era decisa da tempo, Mike è uno dei leader del gruppo. Ha avuto ora la possibilità di avere la fascia. E' uno di quei giocatori che volevo aggiungere al gruppo dei leader della squadra". 

Sui punti che possono servire al Milan per passare il turno in Champions League: "Non penso al futuro a lungo termine. Non abbiamo vinto le prime due. Dobbiamo pensare alla prossima, senza fare conti per il futuro e pensare a vincerla. Pensiamo partita per partita". 

Sui trascinatori del gruppo: "Difficile parlare dei singoli, tutti i calciatori hanno lavorato insieme e tanto. Vero, Fofana e Pulisic hanno fatto tanto sabato, ma tutti lo hanno fatto. Anche che chi è entrato sabato. Penso siano stati tutti a un livello molto buono, ma che io insisto a dire che deve essere la normalità di chi gioca nel Milan". 

Sul turnover: "Possiamo parlare di Samuel Chukwueze e Noah Okafor. Calciatori di qualità che hanno bisogno di fiducia. Contro l'Udinese hanno giocato con fiducia, bene. Per un allenatore è positivo averli tutti allo stesso livello, per poi scegliere in base a partita e avversari. Sono soddisfatto perché hanno detto a me e a tutti che erano pronti per giocare e che si può contare su di loro". 

Sulle condizioni di Matteo Gabbia: "Ha provato oggi in allenamento e giocherà domani. È importante adesso avere tutti i giocatori disponibili per fare turnover. Ora ne abbiamo bisogno. Abbiamo 7 partite, abbiamo bisogno di tutti, credo in tutti i giocatori. Tutti possono essere importanti in questo momento". 

Sulla rosa un po' corta in attacco: "Io sono molto soddisfatto dei giocatori che ho. Non è una situazione normale avere Abraham e Jović fuori. Ma abbiamo in più Camarda, in cui crediamo molto. Non penso che in queste posizioni a gennaio avremo bisogno di altri giocatori". 

Su quanto manca per vedere il suo Milan con il calcio dominante: "E' un cambiamento grande. Sento che piano piano arriviamo a cose che saranno importanti. Nei primi 30' contro l'Udinese cose belle e importanti, ma con il rosso di Tijjani è stato difficile. Ma ha portato altre cose. Una squadra si forma non solo con quello che facciamo tatticamente. Anche con lo spirito di gruppo è una crescita importante. Per il futuro voglio che questo atteggiamento sia la normalità. Se lo avremo sempre, potremo costruire le altre cose. Ma questa deve essere la normalità. Così possiamo crescere in altre cose, e stiamo crescendo". 

Su Theo Hernández e Rafael Leão: "Giocheranno dal 1'. Mi aspetto da loro quello che mi aspetto dagli altri, che giochino per vincere. E' una situazione normale, per loro come per tutti gli altri giocatori. Ma domani giocheranno". 

Sulla Champions League del Milan che può iniziare ora: "È quello che vogliamo. Questa è una competizione diversa. Abbiamo iniziato contro due squadre tra le più forti in Europa, in due partite diverse. Contro Leverkusen, nel secondo tempo con qualità e con segnali di crescita. Vogliamo continuare a crescere, il Bruges gioca bene e sarà una partita difficile. Ma dobbiamo vincere se vogliamo continuare in questa competizione. Non è una partita decisiva, ce ne saranno altre, ma è da vincere". 

Inizia la conferenza di Fonseca alla vigilia di Milan-Bruges.

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