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Milan-Empoli, Fonseca: “Leao? Ora è meglio averlo in campo” | PM News

Stefano Bressi Redattore 
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, presenta i temi principali di Milan-Empoli, 14^ giornata di Serie A: il LIVE testuale della conferenza

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti nel centro sportivo rossonero di Milanello dove, tra poco, alle ore 14:15, l'allenatore rossonero Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa.

+++ MILAN-EMPOLI, LA CONFERENZA LIVE DI FONSECA +++

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Il tecnico lusitano introdurrà i temi principali di Milan-Empoli di domani sera a 'San Siro', alle ore 18:00, partita valida per la 14^ giornata della Serie A 2024-2025. Seguite qui il nostro LIVE testuale.

30/11/2024 - 18:00
MILAN
EMPOLI

Termina qui la conferenza stampa.

Cosa può dirci domani sulla formazione e se questa pressione costante influenza la squadra: “Sono esperto di momenti di pressione. Dal primo giorno è sempre così. Nessuna novità domani, stessa pressione. I giocatori anche, tutti sappiamo che dobbiamo vincere domani e poi quelle successive. Non sento più pressione delle altre partite. Non sono buono con me stesso. Dico che sono esperto perché la pressione è di più a metà classifica e non siamo stati davanti. Preferirei, ma così è peggio. È diverso. Anche chi è al primo posto però sente pressione, sicuramente diversa per me, ma c’è sempre. Si lavora tanto qui, ma dormo molto bene. Non tante ore, ma bene. Mi piacerebbe dormire di più, ma ho un bambino di un anno. Non posso dire niente per la formazione, ma tra un’ora so che saprete la squadra. Non lo dico io… Magari ci sarà un colpo di teatro e qualcosa di diverso”.

Se sono tranquilli su Bennacer: “Sì, lo stiamo aspettando. Può essere importante per noi”.

PM - Se il tempo sta diventando una giustificazione che sta scadendo: “Parliamone. Spero che saremo davanti a queste squadre. Abbiamo iniziato la stagione con 15 giocatori e dei bambini. Abbiamo iniziato 8 giorni con gli altri prima della prima partita. I più importanti. Hanno fatto l’Europeo. Abbiamo fatto 4/5 allenamenti, poi non abbiamo mai avuto tempo. Piano piano stiamo migliorando, ci alleniamo più con le immagini. Quando si cambia tanto è difficile. Non il Napoli, ma le altre non hanno avuto una prestagione con tutti questi assenti. Sono 4/5 settimane, è molto importante. Altre non giocano la Champions, possono cambiare in settimana. Del Napoli non abbiamo bisogno di parlare, può lavorare tutta la settimana. Poi abbiamo due squadre molto forti con tanti anni di allenamento con grandi allenatori. Possiamo capire che è così, poi se guardiamo il risultato sono il primo a dire che possiamo fare di più”.

Su Fofana diffidato: ”Si riposerà in camera, non posso rischiare di non usarlo. La prossima è la più importante. Mi aspetto una sua partita intelligente. Non mi preoccupa lui ora. Se sbaglia sbaglia, mi aspetto che non sbaglia”.

Se gli allenatori sono troppo sotto pressione: “Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo al Milan o il City. Nessuno sa cosa sia successo con Guardiola, ma stare qui è normale avere pressione sempre e ovunque”.

Cosa si intende per dominare e se si può dominare lasciando spazio davanti: “Penso che con lo Slovan e nelle ultime abbiamo avuto i due momenti. In questa ultima siamo stati più davanti, perché difendevano con 10 giocatori, però abbiamo fatto due gol nello spazio. L’ideale è avere i due momenti, capire che quando recuperiamo abbiamo calciatori che possono uscire veloci. Altrimenti dobbiamo attaccare in modo organizzato. Onestamente, però, segniamo più con lo spazio che con attacchi organizzati, la squadra è così”.

Il primo gol di Bratislava simile all’azione dell’espulsione di Reijnders, come mai sempre lo stesso errore: “Sembra che sia la stessa situazione, perché alla fine abbiamo visto Reijnders correre dietro il giocatore. Però è totalmente diversa. Una situazione è di gioco, questa è da palla ferma in cui abbiamo tre giocatori pronti per questo momento. È la scelta individuale sbagliata. Qualcuno in campo può parlare, anche Maignan dietro, ma poi dipende dalla scelta individuale. Sono cose diverse. Reijnders rientrava e sembra lo stesso, ma è diverso”.

Come mai cambia sempre coppiacentrale e se lo preoccupa la distanza dal primo posto: “Ora ho una coppia più stabile, ma abbiamo tante partite. Non possono giocare sempre gli stessi. Gabbia era appena tornato dall’infortunio. Ora bisognerebbe far giocare gli stessi, ma abbiamo tante partite e dobbiamo gestire. Questa gestione è quasi obbligatoria, siamo felici che non abbiamo quasi mai infortuni. Non mi piace parlarne, ma è molto positivo. Anche per questa gestione. Abbiamo ancora tante partite quest’anno. Mi sarebbe piaciuto avere più punti”.

Qual è stata la prima strategia con Rafa Leao e cosa deve fare il Milan domani: “Non posso dire l’altra strategia. Possiamo dire che in Italia le squadre devono avere due facce offensive. Se affrontiamo Juventus e Slovan è una faccia, ora dobbiamo averne un’altra contro Empoli e Atalanta. Sono due forme diverse di attaccare. Quando affrontiamo l’Empoli ci sono cose più importanti che con la Juventus, ma non posso dirle. Per me è chiaro. Domani sarà molto difficile, sono una buona squadra. Sono la quarta miglior difesa. Sarà difficile”.

Se è d’accordo che Rafa Leao è meglio averlo in campo: “Adesso sì. Gli allenatori hanno diverse strategie. Sono state solo 4 partite fuori, mi sembra però abbia avuto dei risultati. Sono soddisfatto dalla sua reazione, ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa Leao”.

Perché il Milan non vince più nettamente nonostante sia più forte: “Non è facile in Italia essere dominanti contro l’Empoli, con l’Atalanta. Sono le caratteristiche degli avversari. Sappiamo che possiamo fare. A volte non c’è la sicurezza difensiva per continuare a fare. A Bratislava avevamo segnato e potevamo dominare, ma abbiamo sofferto altre situazioni e la squadra ha accusato il colpo. Bisogna cercare equilibrio tra attacco e difesa”.

Se si può rivedere un Milan con due punte: “Sì, ci penso. Dipende dagli avversari”.

Qual è il problema difensivo, testa o tattica: “A volte il problema nascono con le partite. Per esempio, nell’ultima partita con la Juventus avevamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Loro lo capiscono. Abbiamo tanti problemi, però siamo la quinta difesa del campionato. Stessi gol presi dell’Inter, a volte il problema diventa un mostro. Stiamo lavorando per migliorare, a volte non è tattica. A Bratislava non è tattica, è lettura dei momenti individuali, tecnica individuale. Stiamo lavorando e i giocatori lo capiscono. Bisogna lavorare sul problema, non è che abbiamo vinto e va tutto bene”.

Sull’equilibrio che può essere la fase difensiva di Milan-Juventus e quella offensiva di Bratislava: “Sono state partite diverse. A volte poi miglioriamo alcune cose e ne sfuggono altre. Stiamo lavorando. Non è perché si vince che va tutto bene. Abbiamo vinto a Bratislava, ma abbiamo fatto cose difensive davanti a cui non posso chiudere gli occhi. Abbiamo parlato e migliorato”.