Milan-Sassuolo, Pioli: “Giocando bene o male, dobbiamo vincere” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza stampa.

Se uno scossone a livello tattico può aiutare o uno stravolgimento sarebbe inutile: "In questo momento dobbiamo fare le cose semplici, lavorando bene con continuità nei 95 minuti. Ogni pallone può essere decisivo. Se approcciamo con questa mentalità avremo buone soluzioni per vincere".

Su Krunic: "Sta bene, è importante. Non so quanto minutaggio potrà avere. Però è un giocatore intelligente, che sa fare bene le due fasi".

Sulla spinta dei tifosi ritrovata: "Importantissima, sono fantastici. Abbiamo bisogno di tutte le energie possibili e siamo contenti".

Il gol di Abraham è stato un fulmine negativo, cosa può essere il fulmine positivo: "Deve essere la consapevolezza del momento che stiamo vivendo e che dobbiamo affrontarla come una sfida. Facile sostenerci quando vinciamo sempre. Ora siamo noi che dobbiamo fare di tutto per uscire. Il fulmine può capitare in qualsiasi momento. Nei minuti iniziali ci sono capitati diversi fulmini addosso. Ora dobbiamo capire quanto può essere importante averli a nostro favore, ma non deve arrivare dal cielo".

Su Bakayoko: "È a disposizione e si allena bene, poi faccio le scelte migliori".

Cosa sta dando di più il tridente Messias, Diaz e Leao: "Fino alla gara con la Roma segnavamo di media due gol a partita, stava funzionando. Ora non più. Siamo stati lenti e di livello poco alto qualitativamente".

Se si è posto un obiettivo o guardano partita per partita: "Partita per partita, è sempre stata la nostra mentalità. Sappiamo che ci sono tante partite importanti, ma per arrivarci bene bisogna preparare bene quella di domani. Serve uscirne anche con partite sporche, poi aumenterà la fiducia e torneremo belli".

Su De Ketelaere: "Sta meglio, è più forte e strappa di più. La sua posizione è da trequartista offensivo. Spesso con De Ketelaere abbiamo giocato con il 4-4-2, cerco sempre di avere una fase difensiva corretta e una offensiva imprevedibile".

PM - Se il 4-4-2 del suo inizio può essere una soluzione: "Non penso sia un problema di posizioni in campo. Però potrebbe essere una soluzione. Quando penserò che sia la soluzione proverò ad adottarla".

Sul problema portiere, come vede Vasquez: "È vero che stanno concretizzando una percentuale altissima, ma è perché concediamo occasioni troppo importanti. Diventa difficile per il portiere. Il collettivo difende meglio, saremo più attenti. Vasquez".

Come stanno Calabria e Fikayo Tomori: "Calabria ha preso una brutta botta, ma poi si è allenato. Ha fatto solo un giorno a parte. Sarà a disposizione. Mentre invece Fikayo Tomori no".

Come sta Theo Hernandez: "Ieri si è allenato in gruppo, non ha manifestato problemi e dovrebbe esserci".

Se i ritiri, viste le risposte, hanno portato a rivalutazioni: "Ho la sensibilità di conoscere i miei giocatori, so come stimolarli. Continuerò a sentire queste cose. Se hanno sbagliato tante scelte, il primo responsabile sono io. Ho cercato di essere più chiaro".

Se aveva detto di dover parlare meno: "No, ho detto che si parla tanto".

Se va un po' in giro "a maniche corte": "No, però ai giocatori ho detto di fare cose più semplici".

Sulle analogie dei primi gol subiti: "Sicuramente temporalmente sono simili, tatticamente molto diversi. Ci abbiamo lavorato perché dobbiamo essere più lucidi".

Cos'è cambiato nel gruppo e sul Sassuolo: "Nel gruppo non è cambiato niente. C'è coesione e disponibilità. Normalmente c'è qualche sorriso in meno. Vogliamo più attenzione, ma nel gruppo tutto funziona. Ci sono meso sorrisi perché è consapevole, sente il rispetto che deve alla società e ai tifosi. È un bene, ma può diventare un bene. Domani abbiamo un'opportunità per dimostrarlo. Rispetto ad altre il Sassuolo alterna aggressività e meno. Sono veloci e tecnici, dobbiamo stare attenti alle ripartenze".

Se si aspetta qualcosa dal mercato: "Abbiamo risorse e qualità per uscire dal momento. La società si è espressa sul mercato, siamo a posto così".

Sugli attaccanti che non stanno segnando: "Le ultime tre partite sono state negative, nel complesso. Possiamo fare tante cose meglio. Sia difensivamente che offensivamente. Il collettivo deve aiutare i singoli, non viceversa".

Un messaggio di speranza ai tifosi e se credono ancora all'obiettivo Scudetto: "I tifosi non hanno bisogno del mio messaggio. Sono obiettivi. Hanno bisogno di vedere le nostre qualità. Cercheremo di soddisfare il loro sostegno. Bella la conferenza di oggi, ma conta solo domani. Quindi i messaggi contano poco. Siamo preparati e vogliamo vincere".

Come si recupera lo spirito: "Potrei dire una cosa banale, ma per chi fa sport di gruppo è normale che l'energia, la positività e lo spirito aumenta con i risultati positivi e cala con quelli negativi. Si recupera lavorando e vincendo. Ora c'è solo una cosa da fare: giocare bene o male, dobbiamo fare risultati postivi. Poi se giochi bene ovviamente hai più possibilità".

Se ci saranno cambi e se c'è possibilità per Rebic: "Tutti devono sentirsi pronti per superare questo momento. È la prima volta che non vinciamo per cinque partite. Tutti devono essere pronti perché possono essere decisivi anche a gara in corso. C'è un allenamento importante oggi, poi deciderò".

Se anche i giocatori pensano che la soluzione sia solo qui dentro: "Nessuno deve pensare che i giocatori non diano il 100% o non pensino di poterne uscire. Ho visto sempre attenzione, volontà di superare il momento. Dobbiamo lavorare come sempre, dobbiamo portare avanti le nostre idee, sapendo che possiamo fare meglio".

Sul momento negativo improvviso, se se ne andrà all'improvviso: "Abbiamo un'opportunità domani. Per superare questo momento dobbiamo essere compatti e voltare pagina. Pensare troppo a ciò che dovevamo fare non ci aiuterà. Sappiamo di poter fare meglio. Siamo contenti di tornare a giocare davanti ai nostri tifosi, che sono stati fonte di ispirazione domenica. Dopo una sconfitta così pesante hanno dimostrato di essere uniti e di sostenerci. Ora tocca a noi".