Milan-Sassuolo, Pioli: “Settimana di lavoro. Sul mercato…” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza stampa.

Cosa trasformerebbe da negativo in positivo del 2023: "Non è necessario dirlo..."

Sul calo nei secondi tempi: "Se andiamo troppo indietro sì, se parliamo di Salerno diventa difficile. Ci sono stati tanti episodi nel secondo tempo. Sarebbe cambiato tutto se Calabria avesse fatto gol all'ultimo... Se continuiamo a parlarci di avere continuità nella partita ci riferiamo a questo. Ogni episodio può cambiare l'andamento".

Sulle vittorie del Sassuolo con Inter e Juventus: "È una caratteristica della squadra, non solo quest'anno. Sono motivati e hanno qualità".

"Il tempo e la pazienza", se si possono mettere in campo: "Dobbiamo vincere, abbiamo bisogno di punti e di tante cose. Non possiamo migliorare e rimediare solo domani. La stagione è ancora lunga. Il girone di ritorno, abbiamo tante partite per fare bene. Mi piace avere tempo e pazienza, ma è altrettanto vero che dobbiamo dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Poi incappiamo in giornate non positive, dobbiamo trovare continuità il prima possibile".

Disse che "vincere, pareggiare o perdere è la stessa cosa", manca qualcosa: "Non è questo il caso. Una delle caratteristiche più importanti, anche se si parla di tattica e organizzazione, è saper parlarsi in campo. Possiamo crescere tanto".

Che Sassuolo si aspetta: "Abbiamo riguardato tanto, abbiamo avuto una settimana pulita. Costruiscono tanto, fanno tanti gol, ma subiscono tanto. Dobbiamo stare attenti agli esterni e ai centrocampisti che si inseriscono".

Se c'è una partita che ha rotto l'incantesimo: "Forse c'erano aspettative diverse. Cinque stagioni fa il terzo posto sarebbe stato positivo, ora è molto negativo ovviamente. Chi ha creato quell'ambiente? I tifosi e il gioco i risultati. I tifosi ci sono, i risultati devono migliorare".

Su Giroud che non segna da quattro mesi: "Ricerca ossessiva no, ma essendo un centravanti sente la mancanza del gol. Di solito prima o poi ci si sblocca".

Sul perché ci sono tanti gol subiti: "Perché non siamo stati compatti. A volte chi sta sotto non accorcia bene, a volte chi è davanti non rientra velocemente. Il calcio è fatto di rincorsa e tempi".

Sulla possibilità di avere Bennacer e Chukwueze il 2 gennaio: "So che ci stiamo provando".

Sull'alternanza di prestazioni: "Non abbiamo avuto continuità, è il nostro difetto di quest'anno. È difficile la spiegazione. I giocatori nuovi sono forti e ragazzi fantastici, che si sono calati subito nel nostro spirito di gioco. Poi è normale che ci voglia del tempo per adattarsi rispetto agli altri campionati. Non credo sia il più bello il nostro campionato, ma sicuramente il più complicato. A livello tattico, di aspettative e pressioni. Chi arriva da un campionato diverso ha bisogno di tempo. Siamo discontinui però nella partita e non va bene, non ci permette di fare risultati. Siamo concentrati su questo. La poca continuità la paghi con i risultati negativi".

Se alcuni leader devono fare di più: "Non si può dire perché è sbagliato parlare di società, allenatore e giocatori come entità suddivisa. Noi siamo un gruppo di lavoro insieme. Cerchiamo di migliorare, sappiamo che non stiamo rendendo, ma stiamo insieme e lavoriamo insieme. Leao arriva da un infortunio, voi pensate sia normale star fuori un mese, ma non è così. Rafa soprattutto, che ha bisogno di strappi. Theo sta dando una disponibilità a giocare in ruolo non suo, ma tutti possiamo far meglio".

Se con questi infortuni c'è il pericolo che qualcuno non faccia lo scatto in più per paura e quali sono le cose positive viste nella squadra e quelle negative: "Dovreste vedere come si allenano i giocatori. Anche se poi non conta ciò che dico e come si allenano, bisogna dimostrarlo sul campo. I giocatori vogliono stare insieme e sono un gruppo compatto. Le cose positive è che creiamo tanto, ma dobbiamo sfruttarle meglio; negative che concediamo tanto".

Se si è relazionato con Ibrahimovic: "Mi ha chiesto come andava la squadra, lo facciamo sempre da quando è tornato".

La sua settimana e se sente sia decisiva e se ha sentito Cardinale: "No, non l'ho sentito. L'ho visto un mese fa qui l'ultima volta. Poi mi relaziono sempre con i dirigenti qui. L'ho vissuta lavorando, molto lavorando. Festeggiando il Natale con la famiglia, ma non penso al mio futuro. Penso sia sbagliato pensare al futuro in questo momento, ma non solo mio. Dobbiamo pensare al presente del Milan, dobbiamo vincere e ne abbiamo bisogno tutti".

Su Ibrahimovic a Miami: "Dovete chiedere a lui, ma da ciò che so aveva già preso questo impegno, prima del ritorno. Non penso sia questo il problema. Non vedo niente di particolare".

Di cosa ha paura: "Io non ho paura. Vorrei che la squadra esprimesse il proprio potenziale. Dobbiamo avere distanze migliori. Dobbiamo essere più compatti".

Se domani è un'ultima spiaggia: "Non deve essere l'ultima spiaggia. Noi dobbiamo sempre uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. Abbiamo fatto errori, anche se i giocatori si impegnano e sono generosi. Però siamo altalenanti e non vinciamo partite che vogliamo vincere".

Sul ritorno di Gabbia e sui bei ricordi col Sassuolo, ma sul tabù Sassuolo in casa: "Non parlo di Gabbia, il mercato non è iniziato. Però la società si è detto disponibile per coprire le difficoltà che abbiamo, poi dipenderà dalle situazioni di mercato. Indimenticabile lo Scudetto col Sassuolo, ma dobbiamo ricordare anche le sconfitte in casa".

Che settimana è stata: "Una settimana di lavoro. Siamo concentrati per migliorare il nostro presente. Abbiamo lavorato con attenzione e cura per mettere in campo una prestazione convincente e vincente".

Sul pienone a San Siro: "Facile commentare, abbiamo una tifoseria incredibile. Si contraddistingue soprattutto nei momenti delicati, ci sono sempre. Dobbiamo salvaguardare il patrimonio. Dobbiamo meritarci questa tifoseria e questo ambiente".