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Conferenza stampa – Milan-Torino, Fonseca: “Mercato chiuso” | PM NEWS

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Paulo Fonseca presenta in conferenza stampa a Milanello i temi principali di Milan-Torino, 1^ giornata di Serie A: il nostro LIVE testuale
Stefano Bressi Redattore 

Il Milan è pronto per l'esordio di campionato, stagione 2024-25. I rossoneri giocheranno a San Siro contro il Torino la prima partita di Serie A. Sarà il debutto per Paulo Fonseca, che oggi si è presentato in conferenza stampa toccando diversi temi: il Milan, il Torino, il calciomercato, Fofana e l'importanza del pubblico. Ecco i temi principali nel nostro LIVE testuale, in diretta da Milanello.

Termina qui la conferenza stampa di Fonseca.

Sulle parole di Velasco che sostiene che l'idea per un allenatore è non dover più dire nulla ai giocatori perché sanno già tutto: "Domanda difficile. C'è un momento per tutto. Noi allenatori dobbiamo capire i momenti. Dobbiamo capire quando non abbiamo bisogno di dire niente ai giocatori. Non dipende dalla qualità dei giocatori, ma ciò che è importante per un allenatore è capire cosa pensa un giocatore. Farlo giocare con qualità è la cosa più difficile. Per tutti. L'unica forma per farlo è dire come farlo. Oggi le squadre che vincono sono quelle con giocatori di qualità, ma che lavorano insieme e sono più squadra".

Se il destino l'ha portato al Milan al momento giusto: "Sì. Ora i portoghesi mi odieranno, ma non mi piace il fado. Il fado è melanconico, a me piace l'energia positiva. Arrivo in una squadra come il Milan al momento giusto. L'esperienza a Roma ha aiutato tanto, mi sento pronto adesso".

Sul calore dei tifosi: "Molto importante. È stato emozionante vedere che in questi mesi di vacanza ci sono stati 50mila persone col Monza, non era facile. Domani sarà pieno, è emozionante. A volte non sono solo i risultati. Dobbiamo giocare con ambizione. Lasciano i tifosi orgogliosi. Troppo importante avere i tifosi con noi. Dobbiamo essere noi a prendere le emozioni dei tifosi. Portando sempre a casa soddisfazioni".

PM - Se Pavlovic è pronto e con chi si sposa meglio Fofana: "Pavlovic e Reijnders non sono al meglio per domani. Sono arrivati più tardi degli altri e penso che sarà difficile cominciare con loro. Poi potrebbero entrare in corsa".

Se ha parlato con Kalulu e se uno dei giocatori in uscita può essere Adli: "Non voglio fare nomi. Ho già parlato con i giocatori. Hanno qualità, ma siamo tanti".

Se c'è qualcosa che l'ha stupito: "Sì, hanno lavorato facendo ciò che stiamo chiedendo".

Sulla possibilità di vedere Chukwueze, Pulisic, Rafa Leao e Morata: "Ho provato, ho pensato, ma non so se giocherà domani. Chukwu sta bene, Morata è arrivato adesso. Pulisic sta facendo bene quel ruolo, ma può giocare come esterno. Rafa sta bene. È una possibilità. Jovic ha lavorato bene, poi abbiamo anche Loftus che può giocare trequartista, abbiamo diverse soluzioni. Domani giocheranno i migliori".

Cosa manca ancora alla squadra: "Adesso non manca niente, perché non abbiamo cominciato. Non è tutto positivo... Quando c'è un cambiamento c'è bisogno di tempo. Non voglio dire di cosa abbiamo bisogno di cambiare ancora. Penso che non siamo perfetti, siamo lontani dalla perfezione. Però non voglio suggerire cose agli avversari dicendo cosa non facciamo bene. Stiamo lavorando per migliorare. Sono cose chiare per me".

Sul Torino: "La prima partita è sempre difficile. Loro sono bravissimi. Hanno cambiato allenatore e ne hanno preso uno che conosco bene, sono organizzati difensivamente e hanno qualità. Mi aspetto una partita difficile, ma che vogliamo vincere. L'abbiamo preparata bene, sappiamo che sarà diversa da quelle che abbiamo fatto in questo periodo. Squadre come Real Madrid o Barcellona o City non giocano come il Torino, non gioca aperto. Ci aspettiamo una squadra più difensiva, con meno iniziativa e che aspetti un momento giusto per il contropiede. Mi aspetto di giocare soprattutto nella metà campo offensiva".

Come si colma la distanza col primo posto di 19 punti e se considera chiuso il mercato: "Con l'arrivo di Fofana per me il mercato è chiuso. Dobbiamo far uscire qualcuno, adesso ne abbiamo tanti e non è facile lavorare con tanti giocatori. Poi è chiaro che negli ultimi due anni l'Inter è stata molto forte: ha fatto una finale di Champions League e vinto lo Scudetto, noi vogliamo lottare, come tante altre: Napoli, Atalanta e Juventus possono lottare. Ciò che vogliamo e crediamo è che possiamo entrare in lotta. Sicuramente l'Inter è forte, hanno gli stessi giocatori degli ultimi anni, stesso allenatore... Sono fortissimi, ma crediamo in noi stessi".

In che cosa sarà diverso il suo Milan dagli anni scorsi: "Non mi piace fare paragoni. Voi qui in Italia ci sono tanti analisti tattici, è il vostro lavoro. Non voglio parlare dei dettagli, lavoriamo per cambiare. Qualcuno che lavora nel calcio e capisce di tattica, già oggi si può vedere che è diverso. Penso sia chiaro. Il modo di difendere, di attaccare... È diverso. Non dico sia meglio, è diverso".

Sulla differenza col LOSC e se il Milan è la squadra più forte che ha allenato: "È presto, ma è un gruppo molto forte. Ha ambizione. Non cambio ciò che ho detto all'inizio. Siamo qui per vincere. Siamo qui per lottare. Ogni giorno che lavoro con i miei ragazzi ho più fiducia in questo. Siamo qui per questo".

Su Fofana e la posizione di Ruben: "Non voglio parlare prima, deve fare le visite mediche. Poi possiamo parlarne. Ovviamente, però, non è un segreto: sta arrivando e sono soddisfatto del suo arrivo. Ruben può giocare più basso. Ha le caratteristiche per fare le due posizioni, sia mediano che trequartista".

Da che posizione parte in griglia il Milan quest'anno: "È ovvio che un c'è stato un cambiamento grande. Non dico sia meglio, ma è diverso. La nostra forma di giocare è diversa. Sono passate solo 5 settimane. Non dico che partiamo dal primo posto, ma con fiducia dico che siamo vicini".

Le sensazioni della vigilia dalla squadra: "Le sensazioni sono molto positive dal primo giorno. Oggi anche, sono ancora più positive. I giocatori sono arrivati in tempi diversi e posso dire che siamo pronti per iniziare, con totale fiducia e un sentimento positivo. Con grande ambizione. Vogliamo già giocare questa partita con la nostra identità, mostrandolo ai tifosi. Era difficile da immaginare avere sensazioni più positive dopo 5 settimane. Non mi aspettavo tanto, i giocatori hanno recepito le idee e sono soddisfatto e con sensazioni positive".

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